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MICHAIL. GORBACIOV  IERI SERA MI HA DATO LO SPUNTO PER RICORDARE CHE…

Qualche giorno fa ho scritto, in maniera molto e molto provocatoria, che in Italia ci vorrebbe un congelamento della democrazia per un paio di settimane e, aggiungevo che, per dare avvio ad un governo stabile, sarebbe stata necessaria la  presenza di Putin al posto dei primi ministri che si sono succeduti sino ad oggi, Draghi compreso.

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Tanti, leggendo il pezzo, si sono fermati alla prima… osteria, come si usa dire dalle mie parti, senza pertanto interpretare appieno il mio pensiero che, lungi anni luce da qualsiasi forma dittatoriale, anche alla Putin, voleva esprimere la necessità che i somari della democrazia finissero una buona volta per tutte di emulare la famiglia degli equidi, animali che, tra l’altro, scusandomi con loro per l’indegno accostamento,  si distinguono dall’attuale classe politica in quanto lavorano, faticano ed osservano gli input di chi li guida. Naturalmente, trascorso il predetto breve periodo sotto il “bastone” di Putin, si sarebbe dovuto mettere tutto in un ipotetico microonde per scongelare la situazione, nella quasi assoluta certezza che la lezione sarebbe servita.

Questa notte, sfruttando l’insonnia che è spesso compagna degli anziani,  riflettevo su M. Gorbaciov, dopo aver assistito ad una bella trasmissione su La7 nella quale si è parlato di Unione Sovietica. “Cosa c’entra questo”, qualcuno giustamente si chiederà. Ecco subito la correlazione, nella quale c’entra anche l’Ucraina.

Sono infatti pienamente convinto che non ci sarebbero stati i somari che vediamo, Putin,  Bresnev, Antropov, Cernenko ma anche e soprattutto Krusciov,   la prospettiva socio-politica  lungimirante di Gorbaciov, attraverso la perestroika, alias riforma politico-economica dell’allora Unione Sovietica e della Glasnost, alias, trasparenza dell’informazione a livello internazionale, molto sicuramente oggi non saremo alle prese con il conflitto ucraino, e l’attuale nostra Europa comprenderebbe in toto anche la Russia come stato appartenente all’UE.

Questa realtà purtroppo non è stata materializzata come era nelle intenzioni di Gorbaciov a causa di tanti somari, alcuni deceduti quasi automaticamente di anno in anno alle soglie di una sorta di pazzia senile, incapaci anche di alzare una mano e di stare in piedi, spesso ubriachi di vodka, fino ad arrivare ad un giovanotto esponente del Kgb, l’attuale Putin, il quale, drogato da manie espansionistiche e gratificato dal potere, risente ancora, eccome !, del clima  delle ex Unione  Repubbliche socialiste sovietiche, di cui il caso Ucraina costituisce l’ultimo tragico evento.

Sono in tanti a non ricordare perché non sia stato possibile, da parte di Gorbaciov, di continuare. La risposta è semplice ed immediata, oltre che vituperabile: i potenti di allora, non volendo gli effetti che ci sarebbero stati in funzione della Perestroika e di Glasnost, realtà entrambe che in qualche modo li avrebbero spodestati dai loro privilegi correlati a tanta illegalità a danno della povera gente, hanno preferito invece, in maniera subdola ed arbitraria,  defenestrare Gorbaciov adducendo falsamente una sua forte precarietà di salute.   Precarietà che, guarda caso,  lo vede oggi ancora in vita a 91 anni !

Questo è il mondo, ma di certo, esso non potrà più continuare sulla scia di tre-quattro somari che non hanno ancora capito che la vita è altra cosa.

Arnaldo De Porti

Belluno Feltre

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