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La gestione del payroll:

meglio se esternalizzato, per la maggior parte dei paesi europei, Italia inclusa

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Milano, 7 aprile 2022 – Il payroll in outsourcing è in aumento in tutta Europa. Questo è quanto emerge da una ricerca condotta da SD Worx, uno dei principali fornitori europei di servizi di gestione delle risorse umane e delle paghe. Secondo lo studio “The Future of Work and People” che ha coinvolto più di 2700 responsabili HR e 5000 dipendenti in tutta Europa, oggi ben 6 aziende europee su 10 affidano o considerano l’idea di affidarsi ad un partner esterno per la cura delle proprie paghe. In Italia, per esempio, esternalizzare la gestione del payroll è al primo posto nella classifica dei servizi che le aziende del nostro Paese preferiscono gestire in outsourcing.

 

 

 

Quasi il 60%

delle aziende europee esternalizza il payroll in qualche misura, o pensa di farlo

 

 

Mentre l’interesse generale di esternalizzare tutte le attività HR non è cambiata molto dall’inizio del 2020, l’outsourcing del payroll sta diventando sempre più interessante per le aziende, soprattutto in Italia e in Svizzera. Nel 2020 il 17% delle aziende italiane e il 6% di quelle svizzere avrebbe voluto esternalizzare tutto il processo payroll, e nel 2021 le percentuali sono cresciute al 26% in Italia e il 20% in Svizzera.

 

Se diamo un occhio più approfondito ai dati, notiamo che soprattutto il numero medio di aziende europee che per lo più esternalizzano interamente il loro payroll (o considerano di farlo) è aumentato significativamente, dal 16% nel 2020 al 21% nel 2021; in particolare è aumentato (oltre che in Italia e Svizzera) anche in Belgio, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito, rispetto allo scorso anno.

Differenze minori si vedono in Germania, con solo un cambiamento dello 0,5%, e in Irlanda, con un calo dell’1%.

 

A riprova di questo aumentato interesse, lo studio di SD Worx rivela come il payroll sia salito dalla posizione numero 8 alla numero 3 nella lista delle aree HR più adatte all’outsourcing. Una spiegazione molto diretta è che i responsabili delle risorse umane preferiscono affidare questo compito a un partner di fiducia, a causa della complessità della legislazione da un lato, e per garantire la continuità del business, dall’altro.

 

Come mostrano i dati qui riportati, il Belgio si posiziona al primo posto per l’outsourcing del payroll, ma l’Italia registra un tasso di crescita molto elevato dal 2020 al 2021 conquistando il terzo posto per numero di aziende che esternalizzano il payroll o desiderano farlo.

 

Aziende che (vorrebbero) esternalizzare per lo più o interamente il payroll:

2020      2021

Belgio:                        26.1%    31.1%

Francia:                      21.6%    27.4%

Italia:                           16.5%    25.9%

Paesi Bassi:                16.8%    22.4%

Paesi Nordici.                           21.6% (nessun dato per il 2020)

Austria                         16.4%    21.2%

Svizzera:                      5.9%     19.7%

Irlanda:                       18.8%    17.6%

Regno Unito:              13.6%    16.9%

Spagna:                      11.9 %    16.5%

Polonia:                      13.4%    14.9%

Germania:                  13.1%    13.6%

 

 

Come si spiega la crescente diffusione dell’outsourcing del payroll anche in Italia?

 

Ci sono molteplici fattori che intervengono”, dichiara Federico Fedele, Direttore Generale di SD Worx Italy. “Prima di tutto, l’outsourcing del payroll libera tempo prezioso all’HR e lo rende disponibile a gestire progetti più tattici o strategici, come la cura del benessere del dipendente, l’acquisizione dei talenti, la formazione e lo sviluppo. In secondo luogo, un payroll esternalizzato offre tranquillità in tempi frenetici come quello che stiamo vivendo. Le innovazioni tecnologiche e i servizi basati sul cloud garantiscono dati sicuri e di facile accesso, mentre il partner si occupa della conformità con le nuove regole e normative. Non va neanche sottovalutata la possibilità per le aziende di fare coincidere questo progetto con l’armonizzazione di situazioni pregresse oppure il ridisegno di accordi ormai obsoleti.

Infine, c’è anche un fattore umano: l’esternalizzazione di alcuni (o tutti) i compiti più noiosi e soggetti a errori del payroll migliora lo spirito di squadra all’interno di un dipartimento che da anni è sempre sotto una costante pressione per tenere testa ai cambiamenti”.

 

 

Per richieste stampa:

TEAM LEWIS per SD Worx Italy

Elisa Rattotti

Mail: SDWorxItaly@teamlewis.com

Tel. +39 02 36531375

Cell. + 39 338 2011033

 

 

A proposito di SD Worx

Nell’odierno mondo del lavoro, le persone vogliono essere ispirate da quello che fanno ed essere libere di concentrarsi su ciò che conta. Le aziende hanno bisogno di una forza lavoro dinamica e motivata, sostenuta da una tecnologia intelligente. In qualità di fornitore europeo leader nel campo delle soluzioni per la gestione del personale, SD Worx trasforma le risorse umane in una fonte di valore per l’attività dei suoi clienti e per i loro dipendenti. SD Worx fornisce soluzioni per la gestione del personale lungo l’intero percorso lavorativo dei dipendenti, a partire dalla retribuzione fino ad arrivare alla capacità di attirare, premiare e sviluppare i talenti che contribuiscono al successo di un’azienda.

SD Worx potenzia le prestazioni grazie a quattro risorse principali: tecnologia, outsourcing, competenze e analisi guidate dai dati.

Più di 76.000 piccole e grandi aziende in tutto il mondo si affidano a SD Worx per i suoi oltre 75 anni di esperienza. SD Worx offre soluzioni per la gestione del personale in 150 Paesi, calcola gli stipendi di circa 5 milioni di dipendenti e si colloca tra le prime cinque società del settore al mondo.

Gli oltre 5.300 dipendenti di SD

Worx operano in diciotto Paesi: Belgio (sede centrale), Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Mauritius, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito.

Nel 2020, SD Worx ha realizzato un fatturato consolidato di oltre 825 milioni di euro (proforma).

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A proposito della ricerca

Lo studio “The Future of Work and People in Europe 2021” è stato condotto da SD Worx lo scorso giugno 2021. SD Worx ha coinvolto quasi 3.000 aziende in 12 paesi/regioni europei (Belgio, Paesi Bassi, Francia, Italia, Spagna, Irlanda, Germania, Austria, Svizzera, Polonia, Regno Unito e Paesi nordici). Le aziende intervistate comprendevano sia piccole imprese (meno di 100 dipendenti) sia grandi imprese (più di 1.000 dipendenti) e rappresentavano tutti e 4 i settori economici,

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