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Giornata mondiale della libertà di stampa e tutela animali e ambiente.

 

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“Le associazioni animaliste e ambientaliste: l’informazione della stampa per i diritti animali e la tutela dell’ambiente c’è. Manca l’informazione dei media televisivi.”

Il 3 maggio di ogni anno in tutto il mondo si celebra la  Giornata mondiale della libertà di stampa, anche nota come Giornata mondiale della stampa, per evidenziare l’importanza della libertà di stampa e ricordare ai governi il loro dovere di sostenere e far rispettare la libertà di parola sancita dall’Articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 e celebrare l’anniversario della Dichiarazione di Windhoek, un documento sull’importanza fondamentale dei principi in difesa della libertà di stampa, del pluralismo e dell’indipendenza dei media. Un tema che sta molto a cuore anche alle associazioni animaliste che si battono per far sentire la “voce degli animali” e il loro grido di aiuto, sensibilizzando l’opinione pubblica anche grazie alla libertà di stampa. “Se questa è l’era dell’informazione per i diritti animali, lo dobbiamo anche alla libertà di stampa e di parola, cosa che vorremmo accadesse anche nei maggiori canali televisivi. Quando si parla di diritti animali l’informazione è importantissima, e ringraziamo la stampa e i quotidiani che stanno pubblicando la realtà dello sfruttamento animale esercitando il diritto di libertà di stampa e il dovere di libertà di informazione. Chiediamo che a questa libertà e dovere di informazione si aggiungano anche i media tv, poichè a oggi mancano ancora programmi televisivi sulla realtà degli allevamenti e mattatoi, e sul veganesimo che è l’unico modo per far cessare la sofferenza e la schiavitù animale”, dicono le associazioni.

La verità è un diritto del popolo, e deve essere mostrata. Quello che succede agli animali negli allevamenti e nei mattatoi deve essere mostrato pubblicamente, le persone hanno diritto a essere informate e a sapere che il loro “cibo” arriva dalla sofferenza, per poter fare una scelta consapevole. La produzione industriale di carne e latte non è più sostenibile, l’emergenza climatica e il massacro di creature impongono pertanto che sia fatta una vera informazione. Chiediamo a tutti i maggiori canali tv, in primis quindi Rai e Mediaset ma anche tutti gli altri, di inserire nella loro programmazione una rubrica quotidiana che parli degli allevamenti intensivi e dei mattatoi, una rubrica che mostri quello che succede in questi luoghi, e che vada in onda ogni giorno. È necessario mostrare le investigazioni animaliste all’interno di allevamenti e mattatoi, informare sul veganesimo per far sapere alle persone che possono scegliere di non contribuire a tutto questo. Vogliamo più programmi di informazione seria e vera, come ad esempio le importanti puntate di “Indovina chi viene a cena”. Libertà di stampa significa garanzia di informazione autentica, ed è soltanto diffondendo la realtà che si potrà arrivare alla consapevolezza e alla verità, per poter aiutare gli altri ma anche noi stessi. Salvare gli animali significa salvare anche il pianeta, ed è ora che tutti facciano la propria parte in questo, compresi i media televisivi. Non è più il momento di girarsi dall’altra parte, è il momento di mostrare la verità.

L’informazione è un diritto e nello stesso tempo un dovere, le persone hanno il diritto di sapere perchè la verità rende liberi, e la consapevolezza potrà portarci a liberare gli altri, liberando così anche noi stessi.

Gli animali sono esseri senzienti, riconosciuti come tali ora anche nella nostra Costituzione, che vengono imprigionati, sfruttati e uccisi, e finchè ci saranno ingiustizie e schiavitù, nessuno sarà mai davvero libero. L’articolo 9 della Costituzione,  dopo la recente riforma, riporta: gli animali sono esseri senzienti e la Repubblica ne promuove e garantisce la vita, la salute e un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche etologiche. Come associazioni animaliste ma soprattutto come cittadini con un cuore e una coscienza, dichiariamo che nessuna esistenza è compatibile con la gabbia di un allevamento e l’uccisione in un mattatoio.

“Se vogliamo essere liberi, dobbiamo liberare anche gli altri”.

Le associazioni Meta Parma, Avi Parma, Salviamo i macachi di Parma.

 

Referente Ruggiero Katia

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