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Il capogruppo consiliare dell’Italia dei Diritti e presidente del movimento stesso Antonello De Pierro critica aspramente l’atteggiamento del sindaco Marco Bernardi e della sua giunta per non aver intrapreso alcuna iniziativa commemorativa per la festa della liberazione
Roma 02 maggio 2022: Era il 25 aprile del 1945 quando il CLNAI ( Comitato di Liberazione Alta Italia ) proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti e  quel giorno fu preso come simbolo della liberazione dell’Italia e dell’inizio di una nuova era che portò fino al referendum del 2 giugno del 1946 e da quel dì fino ai giorni nostri il Bel Paese ricorda quella data commemorando coloro che per la libertà hanno sacrificato la propria vita. Tutti i comuni italiani celebrano questo giorno di festa nazionale ma quest’anno all’appello ne è mancato uno: Roccagiovine. Infatti nel comune della Valle dell’Aniene nulla è stato fatto per commemorare quella data cosa che ha fatto infuriare i cittadini ed indignare il capogruppo consigliare del movimento Italia dei Diritti Antonello De Pierro.” Da quando sono consigliere di questo splendido comune ne ho viste tante – esordisce così il Presidente del movimento Italia dei Diritti Antonello De Pierro – fin dal giorno dell’insediamento del consiglio comunale ormai quattro anni or sono quando il sindaco Marco Bernardi si apprestava a giurare senza avere davanti a se la Costituzione Italiana, e nel corso del mandato consiliare più volte ho dovuto contestare l’operato del sindaco e della giunta per il loro modo di amministrare questo comune, ma adesso si è proprio toccato il fondo. Il 25 aprile è una data importante per il nostro Paese, una festività nazionale che celebra la liberazione dell’italia dal nazifascismo ed è un dovere sacrosanto di ogni amministrazione commemorare questa giornata con iniziative atte a rendere omaggio ai caduti per la libertà e a tutti coloro che hanno lottato e combattuto per regalarci quanto di più sacro esiste a questo mondo, quella libertà che purtroppo ancora oggi in alcuni paesi viene negata. Eppure – prosegue De Pierro – a Roccagiovine Sindaco e giunta non hanno ritenuto necessario celebrare questa giornata se è vero come è vero che nessuna iniziativa è stata intrapresa per festeggiare il giorno della liberazione; neanche una corona di fiori al monumento ai caduti, un semplice gesto che avrebbe comunque reso omaggio a tutti i martiri della Patria. Mi sento quindi in dovere – chiude il capogruppo consiliare IdD – di censurare il comportamento della maggioranza consiliare di Roccagiovine e chiedo loro di scusarsi con la cittadinanza per il comportamento tenuto durante la festa della liberazione e di deporre una corona d’alloro, seppur in ritardo, al monumento ai caduti”. Carlo Spinelli segretario provinciale romano dell’IdD e responsabile nazionale per la Politica Interna del movimento concorda con il presidente De Pierro e aggiunge:” il comportamento tenuto dalla giunta comunale di Roccagiovine è un’offesa all’Italia intera ed ai caduti per la Patria e non c’è motivazione alcuna che li possa giustificare, se il sindaco è impossibilitato a presenziare ad una cerimonia commemorativa il vice sindaco può farne le veci od in alternativa un assessore, non è possibile – conclude Spinelli – che nessuno si sia reso disponibile ad un breve discorso di commemorazione e a deporre una corona di fiori al monumento ai caduti, è una vergogna della quale Sindaco e giunta comunale di Roccagiovine si sono macchiati e che resterà indelebile nella memoria dei cittadini di questo comune della Valle Aniene”.

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