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In libreria la prima edizione italiana di un testo classico di Ayn Rand:

Capitalismo: l’ideale sconosciuto

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COMUNICATO STAMPA

Esce oggi in tutte le librerie Capitalismo: l’ideale sconosciuto di Ayn Rand, tradotto per la prima volta in Italia da Liberilibri – la traduzione è a cura di Nicola Iannello – e arricchito da tre preziosi contributi di Alan Greenspan, noto economista americano già presidente della Federal Reserve, e da uno scritto di Robert Hessen, storico dell’economia, professore presso la Graduate School of Business della Stanford University e ricercatore senior presso l’Hoover Institution di Stanford.

Il testo, uscito nel 1966, si presenta oggi, a distanza di oltre cinquant’anni dalla sua pubblicazione, con la forza di un classico sempre attuale. Come scrive l’Autrice nell’Introduzione, non è un trattato di economia ma «una collezione di saggi sugli aspetti morali del capitalismo».

Ayn Rand, creatrice del movimento filosofico dell’oggettivismo e divenuta la più grande sacerdotessa della figura eroica dell’imprenditore-creatore, riunisce nella presente raccolta le sue riflessioni sull’importanza impareggiabile di questo modello economico, ma anche sociale e morale, per lo sviluppo del genere umano.

Il pensiero randiano, adamantino e durissimo, consente al lettore di osservare la realtà da una prospettiva del tutto diversa: con una scrittura che non ammette compromessi, in queste pagine Ayn Rand si oppone in maniera radicale, con pregnanza filosofica e dimostrativa, a tutto il contemporaneo anti-capitalismo che inonda i media, la politica e la nostra società sotto ogni aspetto. Quella stessa società che ha raggiunto un grado altissimo di benessere e libertà proprio grazie a quel tanto vituperato sistema economico, il capitalismo.

Nel primo capitolo intitolato “Cos’è il capitalismo?” la Rand chiarisce subito: «La questione fondamentale è unicamente: l’uomo è libero? Nella storia dell’umanità, il capitalismo è l’unico sistema che risponde: sì. Il capitalismo è il sistema sociale basato sul riconoscimento dei diritti individuali, compresi i diritti di proprietà, in cui tutta la proprietà è posseduta privatamente

Il volume è il decimo titolo della collana “Hic sunt leones”, realizzata con la partecipazione dell’Istituto Bruno Leoni di Torino.

 

Ayn Rand (San Pietroburgo 1905-New York 1982) in Italia è nota quasi esclusivamente come autrice di romanzi. Nata nella Russia zarista, appena ventunenne fuggì da sola negli Stati Uniti inseguendo l’aspirazione a diventare scrittrice. I primi romanzi, We the Living (1936) e Anthem (1938), passarono inosservati; la fama arrivò con The Fountainhead (1943). La carica libertaria di queste opere attirò nell’orbita randiana molti giovani intellettuali avversi alla mentalità statalista dell’America post-rooseveltiana. La consacrazione del suo ruolo di punto di riferimento per i sostenitori della libertà e del capitalismo arrivò nel 1957 con Atlas Shrugged.

Della sua produzione saggistica ricordiamo: For the New Intellectual (1961), The New Left: The Anti-Industrial Revolution (1971), Introduction to Objectivist Epistemology (1979).

 

Di Ayn Rand, Liberilibri ha già pubblicato La virtù dell’egoismo (1999, 2019 edizione “inesauribili”), Antifona (2003, 2018), e la pièce La notte del 16 gennaio (2005).

 

Ayn Rand, Capitalismo: l’ideale sconosciuto, con scritti di Alan Greenspan e Robert Hessen, traduzione di Nicola Iannello, Liberilibri 2022, collana Hic sunt leones, pagg. 216, euro 22.00, ISBN 979-12-80447-04-3

 

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