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Il romanzo “Non solo un’alba” (CTL Editore) della scrittrice ravennate Chiara Cruciani è candidato al Premio Campiello.

«È stato emozionante rivivere la storia di nonna Luisa, immaginare i dialoghi dell’epoca, i luoghi e immedesimarmi al cento per cento con lei è stata un’esperienza indescrivibile. Ho amato scrivere ogni singola pagina di questo libro perché è stato come catapultarmi nel passato, nella vita di una donna che ho imparato a conoscere attraverso la mia penna. La protagonista che parla in prima persona è proprio Luisa, la mia nonna materna che purtroppo è venuta a mancare quando ero solo una bambina e non ho mai potuto sentire questo racconto con la sua voce ma ho pensato che fosse una storia da condividere. Luisa è una donna forte, moderna e intraprendente che deve affrontare grandi prove di coraggio e diversi ostacoli durante la sua vita.

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Questa storia è assolutamente autentica. Abbiamo perso, purtroppo, la capacità di ascoltare, di guardarci negli occhi e di condividere le nostre storie, se non dietro lo schermo di un cellulare.

Questo libro vuole essere un modo per tornare ai tempi in cui ci si sedeva a tavola e i nonni ci raccontavano storie di guerra, di amori e di sentimenti autentici. Quell’amore fatto di attese, di sguardi e di parole sussurrate davanti ad un tramonto (o un’alba).

Questo racconto è un inno alla vita e alla speranza, quella che non ci deve mai abbandonare. Luisa ci mostra come è possibile affrontare le difficoltà sempre a testa alta», commenta l’autrice.

Sinossi

Il racconto della vita di una giovane donna, il cui destino è stato condizionato dalla pandemia di Spagnola che ha trasformato la sua gioventù in un baluardo di emancipazione femminile.

La voce narrante, intrigante e coinvolgente, narra le esperienze realmente vissute dalla protagonista e si rincorrono in un turbinio di emozioni e grandi prove di coraggio. La pandemia di quest’anno 2020 ha risvegliato nell’autrice Chiara Cruciani la memoria di un periodo storico simile a quello odierno. Le difficoltà nell’affrontare la guerra, la perdita della libertà personale, i lutti e la ritrovata solidarietà tra gli esseri umani, fanno di questo racconto un esaltante inno alla vita e alla speranza. Tratto da una storia vera.

L’autrice

Chiara Cruciani vive a Ravenna. È nata a Lugo (RA) il 5 giugno 1991. Si è laureata in Infermieristica qualche anno fa e attualmente lavora in sala operatoria in qualità di strumentista. Ha la passione sfrenata per i viaggi, la buona lettura e ovviamente la scrittura.

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