MAJOR TAYLOR. IL NEGRO VOLANTE
La storia del primo ciclista di colore, tra sport e razzismo
di Alberto Molinari
con la prefazione di Stefano Pivato
“La ricostruzione della vicenda di Major Taylor ci dice che il rapporto fra sport e razzismo nasce dalle parti di Indianapolis pochi anni dopo la fine della Guerra civile e in sella a una bicicletta”
Dalla prefazione di Stefano Pivato
La biografia del primo atleta di colore nella storia del ciclismo, tra pregiudizi, invidie e tanto coraggio
PAGINE: 128
PREZZO: 14,50 euro
ISBN: 9788865494165
COLLANA: Parole di Sport
Dalla prefazione di Stefano Pivato: «Generalmente si è soliti datare alla Olimpiade di Berlino del 1936 e alle imprese di Jesse Owens la storia del rapporto fra sport e razzismo. Oppure si è soliti richiamare le imprese di Cassius Clay fra gli anni Sessanta e Settanta come momento di riscatto per la popolazione nera e musulmana. O, ancora, è luogo comune richiamare i pugni alzati di John Carlos e Tommy Smith alle Olimpiadi di Città del Messico del 1968. In realtà la ricostruzione della vicenda di Major Taylor ci dice che il rapporto fra sport e razzismo nasce dalle parti di Indianapolis pochi anni dopo la fine della Guerra civile e in sella a una bicicletta.»
Marshall “Major” Taylor nasce nel 1878 a Indianapolis da genitori figli di schiavi. Per una serie di circostanze casuali, da ragazzo è uno dei pochi afroamericani che possiede una bicicletta. A 18 anni passa tra i professionisti e si specializza nelle corse di velocità su pista dove si impone sui migliori corridori del circuito americano. Salutato dalla stampa come “diamante negro”, “meteora negra”, “il negro volante”, è il primo ciclista di colore ed è costretto ad affrontare il razzismo. L’invidia e i pregiudizi razziali inducono una parte delle istituzioni ciclistiche e dei corridori bianchi a fare di tutto per compro mettere la sua carriera. Negli Stati del Sud gli organizzatori delle gare gli impediscono di correre e i proprietari degli alberghi e dei ristoranti si rifiutano di ospitarlo. Taylor, con determinazione e coraggio, continua comunque a collezionare vittorie negli Stati Uni ti e in Europa affermandosi come il ciclista più veloce del mondo. La lotta contro le barriere del pregiudizio purtroppo è ancora attuale, e la storia di Major Taylor merita di essere ascoltata.
Alberto Molinari svolge attività di ricerca nell’ambito della storia contemporanea. È collaboratore dell’Istituto storico di Modena e della Rete degli Istituti storici dell’Emilia Romagna ed è membro della Società italiana di Storia dello Sport. Tra le pubblicazioni recenti: con Gioacchino Toni, Storie di sport e politica. Una stagione di conflitti 1968-1978 (Mimesis, 2018), con William Gambetta e Federico Morgagni, Il Sessantotto lungo la via Emilia, (Bradypus editore, 2018) e vari contributi su diversi aspetti della storia dello sport apparsi su riviste specializzate negli studi storici.