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ALLARME VAIOLO DELLE SCIMMIE. GLI ANIMALISTI: COLPA DELL’UOMO.

 

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“Con il diffondersi dell’allarme vaiolo delle scimmie, le associazioni animaliste chiedono l’interruzione degli esperimenti sui macachi rinchiusi nei laboratori delle Università di Parma e Ferrara. Troppo rischioso anche per gli umani continuare a sfruttare le altre specie.”

Si diffonde l’allarme per alcuni casi di vaiolo delle scimmie in Italia e in Europa, e le associazioni emiliane Avi Parma e Meta Parma, da lungo tempo in piazza contro la sperimentazione sulle scimmie, tornano a farsi sentire e a chiedere l’interruzione degli esperimenti.

“Questo è l’ennesimo allarme di virus e zoonosi causati dallo sfruttamento animale e dal rapporto sbagliato di prevaricazione che si sta avendo con la natura e con gli animali. Non si può pensare di continuare su questa strada, è evidente che è arrivato il momento di risolvere il problema e smettere di sfruttare le altre specie animali e di voler modificare la natura, che invece dobbiamo imparare a rispettare. Nei laboratori di sperimentazione fanno ricerche di ogni tipo sugli animali, e alcuni addirittura fanno esperimenti anche sulle scimmie, come a Parma e a Ferrara. In Italia non è legale allevare scimmie per la sperimentazione, ma è concesso farle arrivare dall’estero, e infatti i macachi rinchiusi negli stabulari di Parma sono nati in Cina e ora si trovano rinchiusi in un laboratorio italiano”, dicono le associazioni.

 

“Ricordiamo inoltre che allo stesso modo sempre in Italia continua la sperimentazione sui cani, e si è scoperto che nei laboratori del centro sperimentale Aptuit di Verona ci sono 20 beagles arrivati dalla Francia per essere usati per gli esperimenti. La ricerca etica, senza animali, si rende ancora più importante alla luce di quanto sta accadendo con la diffusione di tutte queste zoonosi, ora abbiamo addirittura il vaiolo delle scimmie. Dopo una massiccia sperimentazione di vaccini vari sugli animali, ecco che arrivano altri virus, e i vaccini inizialmente sono stati sperimentati su oltre 20.000 scimmie, numeri purtroppo poi aumentati perchè non hanno mai smesso di sperimentare sugli animali. Dopo il covid arrivato dalla Cina, dicono dai pipistrelli (lì mangiano anche i pipistrelli), dopo l’influenza aviaria negli allevamenti di polli, dopo la brucellosi e tubercolosi negli allevamenti di bufale, dopo la peste suina, ora abbiamo anche il vaiolo delle scimmie. È segno che è ora di smettere di sfruttare e uccidere gli animali, se vogliamo uscire da tutto questo. Gli animali non sono oggetti con cui giocare, sono esseri senzienti di altra specie, usarli per la sperimentazione e allevarli e trasformarli in cibo sta portando virus e zoonosi, oltre a distruggere il pianeta su cui viviamo. Chiediamo che le scimmie rinchiuse nei laboratori di sperimentazione vengano liberate e date in affidamento ai rifugi delle grandi associazioni animaliste, dove potranno vivere al sicuro per il resto della loro vita, senza subire più alcun danno. Vista l’emergenza vaiolo delle scimmie, ci sembra alquanto inappropriato e rischioso continuare a lasciar fare esperimenti su di loro, perciò chiediamo ancora una volta la liberazione di Alan e Larry, due dei macachi stabulati a Parma. Nei rifugi sarebbero al sicuro, e nessuno andrebbe più a superare quel limite che la natura stessa ormai ci impone: il rispetto della vita animale, così come dobbiamo rispettare anche quella umana.

Tanti scienziati, tra cui i medici e professionisti della Limav “Lega Internazionale Medici per l’Abolizione della Vivisezione”, stanno spingendo per la ricerca senza animali, mentre altri continuano invece a sperimentare su ogni tipo di animale e in ogni modo, anche con modificazioni genetiche. Mandiamo ancora l’ennesimo appello, affinchè l’umanità ci ascolti: fermiamo lo sfruttamento animale. Smettiamola di rinchiudere gli animali negli allevamenti, di mandarli al mattatoio, di farli a pezzi e trasformarli in cibo, di rinchiuderli nei laboratori di sperimentazione e studiarci sopra. Il sistema basato sullo sfruttamento animale ha fallito, e il suo fallimento è ormai sotto gli occhi di tutti. C’è solo una strada da percorrere ora, ed è la strada del bene, del rispetto di ogni vita e del pianeta stesso. Siamo tutti figli dello stesso cielo, animali compresi. Teniamocelo stretto questo cielo e lasciamolo guardare anche agli altri, apriamo le gabbie degli innocenti, aiutiamo gli indifesi, e riprendiamoci la nostra stessa vita. Animali liberi e uomini liberi!”

Le associazioni Avi Parma, Meta Parma, Salviamo i macachi di Parma. Referente Ruggiero Katia

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