Guerra Russia-Ucraina: i giochi sono fatti?
Continua una guerra sanguinosa e logorante
di Fabio Sortino
Il titolo sembrerebbe provocatorio. In realtà la guerra non è per niente risolta. Da una parte c’è il mostro sanguinario Putin che ha aggredito l’Ucraina dopo otto anni di guerra di logoramento nel Donbass. Perché in realtà il conflitto non è iniziato il 24 febbraio del 2022 ma nel 2014 con la guerra civile tra russofili e Ucraini. Putin, al di là del massacro di Bucha e tanti altri efferati atti sanguinosi, non è giustificabile, ma se si riflette, si possono comprendere le sue ragioni. Il presidente della federazione Russa si è sentito accerchiato dalla Nato e di conseguenza dall’Occidente e dagli Stati Uniti. Perché possiamo dire che col sangue innocente degli Ucraini si sta combattendo una guerra per procura tra Stati Uniti e Russia. L’Europa, anziché fare da mediatrice si è appiattita sulle posizioni cobelligeranti dell’America. Si sono fornite armi all’Ucraina con responsabilità dal Presidente ucraino Zelenski, che si è atteggiato a eroe sulla pelle del suo popolo. Il mainstream dei media racconta di successi ucraini, di possibilità di vittoria, mentre noi vediamo distruzione e morte sul territorio. La quasi certa entrata di Svezia e Finlandia, paesi per tradizione neutrali, nella Nato, non fa che aizzare ancora maggiormente Putin così come il linguaggio verbale violento di Biden che si vuole rifare una verginità in campo internazionale dato che i sondaggi lo vedono calare a picco. Lo stesso discorso si può fare per Boris Johnson, leader della Gran Bretagna. C’è la sensazione che nessuno voglia la fine di questa atroce guerra, con timidi tentativi di meditazione. Mentre Mariupol viene martirizzata, mentre l’intera Ucraina muore sotto i colpi del despota Putin si spera in un’utopica vittoria ucraina. Ma di quale vittoria si tratterebbe? Noi assistiamo a palazzi distrutti, all’inferno dell’Azvostal, a morte, bombardamenti. Ma siamo realisti: di fronte ad un popolo distrutto e ad un paese ridotto in macerie, di quale vittoria parliamo, di quella dell’Eurovision Song contest. Mentre la gente viene massacrata, si assiste ad una propaganda odiosa almeno quanto quella della terribile televisione Russa. È vero, siamo di fronte ad un’autocrazia sanguinaria che sta distruggendo un intero popolo. Si tratta di un genocidio. Ma di fronte ad un nemico più forte non resta che la resa e la mediazione. Cosa che in realtà sta cercando di fare Papa Francesco, inascoltato da tutti. Senza contare che con le sanzioni alla Russia e armando l’Ucraina si aizza il mostro sanguinario, si provoca una crisi mondiale che indebolisce sì la Russia, ma anche l’Europa e si affama l’Africa. Zelenski si atteggia a novello Churchill rendendosi complice di un genocidio, di cui la responsabilità non è solo di Putin. Biden aizza, si esprime in maniera insensata almeno per un capo di Stato del più potente paese del mondo, che non ha la coscienza a posto avendo perpetrato negli anni scorsi massacri non inferiori a quelli compiuti dalla Russia in Ucraina. In guerra non vince nessuno, si perde tutti soprattutto il martoriato popolo ucraino. Anzi un paese che sta vincendo c’è: è la Cina che sta a guardare le altre due grandi potenze indebolirsi e l’Europa stare a guardare. Se qualche illuminato non capirà che bisogna mediare e non armarsi la guerra, si protrarrà per mesi o per anni con conseguenze inimmaginabili e con il rischio di una terza guerra mondiale nucleare. La NATO, si dice ha una funzione difensiva. Ma andatelo a spiegare a Putin. La NATO ha finito il suo mandato con la caduta della cortina di ferro. Ripetiamo, di fronte al più forte bisogna arrendersi. Poi ci sarà, speriamo, una seconda Norimberga per i responsabili. Ma intanto fermiamo questo massacro. Come al solito l’Europa non essendo unita e non avendo un esercito comune, è assolutamente inerme e si appiattisce sugli Stati Uniti, con Draghi che si reca a Washington a fare lo stuoino di Biden. È facile fare il tifo per gli eroi Ucraini davanti alla televisione, ma nessuno pensa ai bambini morti, alle donne stuprate, come si pensa di fermare Putin? Dicendo che è un malato e un pazzo? Intanto le sue mire imperialistiche sono difficili se non impossibili da fermare. Possibile che non si pensi ad una mediazioni di fronte a stragi e cadaveri gettati per terra. È una guerra atroce non è uno show. Si faccia qualcosa.