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Con ‘L’avventura di crescere’ la scuola diventa il luogo della prevenzione primaria della salute
La Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza e studenti a confronto sui temi della salute adolescenziale

Roma – Dai disturbi dell’alimentazione alle malattie sessualmente trasmissibili, dalla protezione della fertilità, maschile e femminile, alle dipendenze da alcool, droga e fumo, dalle malattie della pubertà fino allo sport in adolescenza. Senza dimenticare i disagi relazionali, il bullismo, l’identità di genere, il rapporto con il proprio corpo e le malattie della tiroide. È lungo questi argomenti che si è sviluppato il progetto ‘L’avventura di crescere’, vero e proprio esperimento organizzato dall’associazione ‘Aurora Sorrentina’, in collaborazione con il comune di Sorrento, la Società italiana di medicina dell’adolescenza (Sima) e il Liceo Scientifico Statale ‘Gaetano Salvemini’ di Sorrento.
Coordinato per la parte medica dal dottor Carlo Alfaro e per la parte relativa agli studenti dalle professoresse Emanuela Rajola e Annarita Iaccarino, il progetto si è articolato nell’arco dell’intero anno scolastico ed è stato strutturato in tre fasi.
“Una prima fase di 24 ore di formazione a distanza con i medici della Sima- ha spiegato alla Dire la professoressa Patrizia Fiorentino, dirigente scolastico del Liceo scientifico statale Salvemini- nel periodo compreso tra febbraio e marzo 2022. Attraverso le lezioni online i medici hanno formato gli
studenti delle classi coinvolte sui temi della salute adolescenziale, dispensando informazioni, materiali e spunti di riflessione e discussione. La seconda fase è consistita in 18 ore laboratoriali, svolte in aula presso il nostro liceo, creando una sorta di laboratorio sociale in cui gli studenti sono stati parte attiva dei processi e delle attività. La terza fase, dieci ore, è quella relativa alla realizzazione dell’evento, in programma il prossimo 28 maggio presso il teatro Tasso di Sorrento”.
Il progetto ‘L’avventura di crescere’ ha messo al centro la scuola come luogo di prevenzione primaria del benessere e della salute. “La nostra partecipazione a questa iniziativa- ha proseguito Fiorentino- si è sostanziata in un percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento, Pcto, svolto da circa 50 studenti di tre classi, la terza di scienze applicate e due classi del linguistico”.

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“Con i ragazzi coinvolti nel progetto- ha aggiunto il presidente della Società italiana di medicina dell’adolescenza, Armando Grossi– abbiamo voluto toccare un po’ tutto l’universo di quello che normalmente viene a presentarsi in un ambulatorio di adolescentologia ed endocrinologia adolescenziale”.
Molto interessante la sessione dedicata al tema dello sport e dell’attività fisica, “vista- ha precisato Grossi- anche come una sorta di condizione di riscatto sociale, assieme poi a tutto l’alert su quello che riguarda l’abuso delle sostanze stimolanti e dopanti nel corso dell’attività sportiva”.
Tutto quello che i ragazzi hanno imparato lo restituiranno ai propri coetanei il prossimo 28 maggio. “Sabato prossimo- ha ricordato la professoressa Fiorentino- l’atto conclusivo del progetto vedrà i nostri studenti educatori dei loro pari. Si troveranno davanti una platea di studenti, docenti, genitori e medici, con i quali dovranno mettere in atto tutte le competenze acquisite in questo percorso. I ragazzi sono entusiasti, perchè il ‘viaggio’ è stato organizzato utilizzando non solo la ‘peer education‘ ma anche altre metodologie attive che hanno dato spazio ai loro interessi e ai loro vissuti, rendendoli parte attiva del processo”.
Gli studenti hanno apprezzato gli interventi con gli esperti, a volte rimanendo anche stupiti di alcune informazioni ricevute e delle quali non avevano alcuna contezza, come ad esempio il numero di birre dopo le quali si può risultare positivi all’alcol test.
“Molto sentito dai ragazzi, che vivono chiaramente un momento molto delicato della loro crescita, perchè parliamo di adolescenti- ha inoltre affermato Fiorentino- sono stati proprio i temi legati ai disturbi alimentari, al rapporto con il proprio corpo e all’influenza dei social, argomenti attuali che hanno toccato molti giovani nel profondo, giovani che hanno però ricevuto grande supporto da parte di esperti e docenti”.
Davvero proficuo è stato poi il feedback che si è avuto in classe, con gli insegnanti curricolari. “Non abbiamo lasciato questo progetto completamente disgiunto dalle nostre attività- ha tenuto a precisare Fiorentino- ma abbiamo portato queste tematiche anche in classe insieme ai docenti. Gli argomenti presentati dagli esperti sono stati approfonditi e, partendo da questi spunti di riflessione, i ragazzi hanno potuto aprirsi e raccontarsi in un ambiente più familiare”.
La dottoressa Fiorentino ha inoltre dichiarato che “i ragazzi hanno deciso di predisporre un questionario in forma anonima da presentare ai nostri studenti del triennio, proprio con l’intento di raccogliere informazioni su conoscenze e abitudini dei giovani del Salvemini sulle tematiche trattate durante il percorso del Pcto. L’analisi dei dati è stata effettuata dagli alunni e i risultati saranno divulgati il 28 maggio durante l’evento”.
Per la Società italiana di medicina dell’adolescenza è estremamente importante svolgere attività simili con il pieno coinvolgimento delle scuole, secondo un modello di intervento da diffondere capillarmente.
La Sima guarda, intanto, già al futuro. “Stiamo mettendo in campo un Master in medicina dell’adolescenza- ha reso noto il presidente Grossi- rivolto a medici e psicologi che in qualche modo possano essere interessati a simili argomenti. Il Master è organizzato sotto l’egida della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi dell’Aquila. Entro le prossime tre settimane è previsto un incontro con i colleghi dell’ateneo abruzzese per mettere nero su bianco il piano organizzativo”, ha concluso.

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