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Noi ce la siamo cavata
Alle battute finali la postproduzione del documentario che, a trent’anni dall’uscita del film, riporta sullo schermo gli ex alunni di Paolo Villaggio.

Con l’ultimo contributo di Lina Wertmüller

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Roma, 7 giugno – Alle battute finali Noi ce la siamo cavata, il documentario prodotto da Mediterraneo Cinematografica e Terranera, diretto da Giuseppe Marco Albano, scritto con l’attore Adriano Pantaleo e lo scrittore e sceneggiatore Andrej Longo, prossimamente distribuito da Lo Scrittoio.

A trent’anni di distanza dall’uscita di Io speriamo che me la cavo – cult cinematografico della Maestra del cinema Lina Wertmüller, tratto dall’omonimo best seller di Marcello D’Orta – l’attore oggi trentottenne Adriano Pantaleo, che nel film interpretò Vincenzino, uno dei piccoli protagonisti, ha intrapreso un viaggio on the road alla ricerca dei suoi ex compagni della terza B della scuola elementare di Corzano, e allora piccoli attori. Il racconto delle loro vite e i ricordi legati al film sono diventati l’occasione per scoprire se “anche loro se la sono cavata” e per raccontare i cambiamenti di Napoli e del Sud.

L’idea di Noi ce la siamo cavata è nata nel 2020 a Pantaleo e Albano con la consegna dell’Oscar alla carriera a Lina Wertmüller e l’avvicinarsi del trentennale dell’uscita del film. Wertmüller è rimasta da subito entusiasta del progetto e proprio al documentario ha concesso l’ultimo contributo poco prima della sua scomparsa nel dicembre 2021.

Il documentario vede anche la partecipazione di alcuni dei grandi attori che presero parte al film insieme a Paolo Villaggio: Isa Danieli, Gigio Morra e Paolo Bonacelli, ma anche alcuni dei protagonisti del dietro le quinte, come il produttore Ciro Ippolito, lo stesso sceneggiatore Andrej Longo e la casting director Maria Rosaria Caracciolo.

 

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