Advertisement

La stampa da oggi notizia, in riferimento al “Caso Shalabayeva”, che sono stati tutti assolti gli imputati accusati di sequestro di persona per le presunte irregolarità sul rimpatrio di Alma Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, espulsa verso il Kazakhstan nel 2013 insieme alla figlia Alua e poi entrambe tornate in Italia. La Corte d’appello di Perugia ha assolto con formula piena «perché il fatto non sussiste» tra gli altri gli ex capi della squadra mobile e dell’ufficio immigrazione della questura di Roma, Renato Cortese e Maurizio Importa, imputati per sequestro di persona. Non fu, dunque, sequestro di persona. Sono veramente contenta dell’esito del giudizio di appello nel caso Shalabayeva. La fine di un incubo per dei fedeli servitori dello Stato la cui correttezza , personalmente mai messa in dubbio, anzi ampiamente sottolineata nella interrogazione firmata unitamente ai miei colleghi deputati D’Uva, Licatini, Penna ed Aiello, oggi è stata acclarata con la sentenza della Corte d’Appello di Perugia. Io sto con Renato Cortese e con tutti i suoi colleghi. Io sto con la Polizia di Stato.

 

Advertisement

Elisabetta Barbuto (M5S Camera)

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedentePro Vita & Famiglia: esclusa dall’audizione in Senato, nuova campagna di affissioni per dire “sì” alla vita
Articolo successivoBRT-Bartolini: nuove assunzioni di diplomati e laureati L’azienda ricerca Impiegati per le filiali in tutta Italia

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui