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FELTRE. L’ARIA  SEMBRA VOLER CAMBIARE. E CIO’,  NON IN TERMINI DI SFORAMENTO DELLE… POLVERI SOTTILI, MA DI RIGENERAZIONE POLITICA PER MANO FEMMINILE…

Non ho mai nascosto ai miei lettori di essere ancorato, malgrado i diversi lustri trascorsi, ad una politica degasperiana, dei don Sturzo ecc., sia pur in chiave adattata a questo tempo, tanto da dover confermare anche oggi la mia inclinazione verso sinistra piuttosto che a destra (sempre che esistano ancora le ideologie) aggiungendo altresì di aver  appoggiato fino ad ora l’attuale amministrazione di Feltre.  Ma un giorno, a Cortina d’Ampezzo (mi pare presso l’Istituto delle Suore Orsoline), Giulio Andreotti mi disse che, se uno vince le elezioni e poi governa in maniera sindacabile (Andreotti fece  l’esempio di Nerone che, dopo essere salito al potere,  bruciò Roma), è necessario rivedere qualcosa.

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A questo proposito, in due miei articoli apparsi rispettivamente il 3 e 10 giugno scorsi su “Politicamentecorretto” e sul Gazzettino di Venezia come lettere, ho manifestato qualche perplessità sull’amministrazione feltrina che, pur essendo dalla mia parte, sembra muoversi male e, tra l’altro, in dispregio anche ai più elementari principi di etica civica, come hanno detto anche le controparti politiche in questa fase elettorale amministrativa,  compreso il sottoscritto, che non ha lesinato critiche, anche via PEC, all’attuale amministrazione.

Vuolsi il caso che l’attuale assessore, aspirante sindaco,  ing. Adis Zatta,  nel corso delle recenti elezioni, sia stato superato, sia pur di poco, dalla controparte, la prof.ssa Viviana Fusaro, tanto da dover andare al ballottaggio per 2-3 punti di differenza ( Viviana Fusaro 47, 28 %  e  Adis Zatta 45,00% ).

Oggi, 15 giugno 2022,  sulla stampa locale, l’assessore, aspirante sindaco,  dice di essere certo di farcela al ballottaggio e critica la controparte, Viviana Fusaro, dicendo che “se fosse stata così forte avrebbe vinto al primo turno” oltre a citarmi sulla stampa dicendo che, malgrado le mie critiche sul mancato accesso in sicurezza alla statale 50 da Via Tevere, i voti li avrebbe presi lo stesso  (ma non per superare subito da parte sua  la Fusaro, devo aggiungere io… abbastanza perplesso sull’affermazione piuttosto sui generis… che potrebbe essere ribaltata tout court su di lui).

La  succitata mancanza di etica si evince tutta anche in questo caso in quanto polemiche di questo tipo, da parte di un aspirante sindaco, nascondono una polemica revanscistica “ingenua” di basso profilo che non si addice certo ad una persona che aspira ad essere primo cittadino.

Potrà anche accadere che, in sede di ballottaggio, la situazione si capovolga, ma non per questo si deve parlare a questo modo in quanto non siamo alla scuola della santa infanzia  dove si gioca con i soldatini o le figurine… si tratta  invece di governare una città importante !!!

La controparte, più composta,  Viviana Fusaro,  afferma  “saliremo al colle della città”   senza dire esplicitamente, come attenuante,  di non aver fatto una campagna elettorale vistosa  come gli altri, ma in forma molto relativa, anche per la scomparsa della Mamma proprio in questi giorni (ma questo lo aggiungo io perché va detto), per cui ci sarebbe da ipotizzare che, molto verosimilmente, la Fusaro sarebbe passata già al primo turno, a quanto ho sentito dire in giro.

Staremo a vedere cosa succederà il 26 giugno prossimo, giornata che potrebbe prestarsi a forti sorprese per entrambi i contendenti alla sedia di primo cittadino in quanto questa data è anche sinonimo di inizio vacanze, di stanchezze varie per ciò che sta succedendo, ma anche perché molti, stanchi della politica,  si crederanno già paghi del primo voto, mentre al ballottaggio – si sa –  si riparte da zero.

Una cosa è certa, anzi certissima: l’esito di queste elezioni per Feltre ha detto una cosa importante: bisogna cambiare. E la cosa riveste  ancor più valore in quanto, praticamente, la Fusaro è una neofita in questo caso rispetto ad un Zatta che fa politica attiva già da dieci anni nell’attuale amministrazione feltrina.

Esattamente come è avvenuto a Belluno, città capoluogo, nel quale l’attuale sindaco Jacopo Massaro è stato costretto per legge dopo due legislature a cedere il governo della città a Oscar De Pellegrin, neofita assoluto della politica,  paralimpico conosciuto in tutto il mondo per le sue tante imprese sportive durante le quali ha avuto un incidente  38 anni fa, evento che purtroppo lo ha costretto alla sedia a rotelle,  senza nulla togliere a Jacopo Massaro che, almeno a mio giudizio,  per quel po’ che possa valere, ha  tutta la mia massima considerazione quanto a serietà ed intelligenza.

Arnaldo De Porti

Belluno-Feltre

 

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