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 I PRIMI FRUTTI DEL PROGETTO

“I GIOVANI IL TERZO SETTORE: LE COMPETENZE CIVICHE E TRASVERSALI PER UN FUTURO PIÙ COESO”

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Gli operatori volontari del Servizio Civile Universale hanno fatto richiesta di attestazione delle competenze

 

L’uscita dalla pandemia ci scopre più fragili nel riprendere la vita di relazione diretta, la tentazione dell’online è forte, la partecipazione sociale e la coesione delle comunità vanno a picco.

 

In questa situazione, è ancora più importante accompagnare i giovani a saper essere cittadini, obiettivo del progetto “I giovani, il Terzo Settore: le competenze civiche e trasversali per un futuro più coeso” finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di cui ASC Aps è capofila.

 

Dopo un percorso di tre mesi, 146 operatori volontari del Servizio Civile Universale, dei 200 che avevano deciso di partecipare, hanno fatto richiesta di attestazione delle competenze individuate in uno specifico referenziale, elaborato con il concorso di esperti dell’Università Roma Tre, dell’Università Cattolica di  Milano, di INAPP, di Social Hub, della Fondazione Emit Feltrinelli, del Forum del Terzo Settore, di Assifero, della Cnesc, dell’Associazione giovanile Mai dire Mai e di Fastweb.

 

Il percorso è stato accompagnato da 38 esperti nella individuazione e messa in trasparenza delle competenze, e ha permesso ai giovani di far emergere le conoscenze, supportate da evidenze, di cui sono portatori e che sono state generate o potenziate dall’esperienza del servizio civile.

Il percorso li ha portati a avanzare una domanda di attestazione che comprende sia profili già presenti nell’Atlante Lavoro e nei repertori regionali, sia profili legati alle competenze del referenziale del progetto che agisce nell’area Personale e Emotiva, di Cittadinanza, Digitale, della Comunicazione, Metodologica e Organizzativa.

 

Con questo progetto, per quanto di propria competenza, ASC Aps si pone l’obiettivo di dare concreta attuazione a quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 13 del 2013 che si prefigge, nell’ambito dell’educazione non formale e informale, la valorizzazione dell’apporto dell’esperienza del servizio civile al percorso di vita dei giovani.

 

Pensiamo che l’abbinamento di profili già certificabili e di profili per i quali serve una scelta delle istituzioni affinchè lo divengano, sia una innovazione molto rilevante, che fa fare passi avanti ad uno stallo oggi esistente, anche dentro le istituzioni che hanno competenze su questa materia, nell’attuazione dell’obiettivo del SCU di valorizzare le competenze dei giovani che lo svolgono.

 

Il progetto di cui ASC Aps è titolare, condiviso con i partner prima richiamati, si prefigge anche di dare attuazione a quanto previsto nel PNRR, quando si prevede di “promuovere l’acquisizione di competenze chiave per l’apprendimento permanente (soft skills, competenze personali, sociali, competenze di cittadinanza attiva) in linea con la Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2018 (2018/C/189/01).”

 

Adesso queste domande saranno oggetto di esame da parte della Commissione di Validazione per rilasciare ad ogni giovane uno specifico attestato.

 

Quale sarà il valore di questo attestato?

La risposta è in mano ad alcune istituzioni (Ministero del Lavoro, Regioni, Dipartimento Politiche Giovanili e Servizio Civile Universale) che hanno l’opportunità, assieme agli enti di servizio civile, di superare in positivo il pasticcio che è stato realizzato dal Dipartimento stesso con le disposizioni del 25 Gennaio 2022, lavorando quindi nei prossimi mesi per creare il necessario quadro istituzionale, di contenuti e procedure, di risorse economiche aggiuntive al fondo nazionale del servizio civile.

 

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