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Napoli: a San Martino una vergognosa “notte prima degli esami”

Capodanno: “Un’indagine per accertare eventuali responsabilità”

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            “Quando accaduto al Vomero ieri sera nell’area di San Martino – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero -, con una folla di studenti che si sono dati appuntamento nel piazzale, peraltro in concomitanza con il concerto di Malika Ayane, programmato a Castel Sant’Elmo nell’ambito dell’Ecofest Napoli, che vedeva, tra gli altri, la presenza del sindaco e di diversi assessori, è di una gravita inaudita. Rappresenta l’ennesima testimonianza dello stato di degrado e d’abbandono che affligge da tempo il popoloso quartiere collinare, anche per quanto riguarda la carenza di servizi pubblici essenziali e la sicurezza “.

 

            ” Era del tutto prevedibile e peraltro previsto – sottolinea Capodanno – che, ritenendo a torto che l’emergenza Covid fosse del tutto superata, senza considerare invece che gli ultimi dati danno un nuovo picco di positività intorno al 25%, sarebbe stato ripristinato il rituale del brindisi degli studenti da tenersi nella sera precedente l’inizio delle prove scritte per l’esame di maturità “.

 

            ” Occorreva dunque – puntualizza Capodanno –  predisporre un idoneo quanto massiccio piano coordinato di servizi e di vigilanza, a partire da quelli per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, ma anche per il traffico e per l’igiene urbana immaginando, come di fatto è avvenuto, che diverse migliaia di giovani invadessero il piazzale, festeggiando stappando bottiglie ma anche sparando fuochi di artificio, che avrebbero potuto causare conseguenze più gravi. Un tappeto umano che arrivava fino a via Tito Angelini, di giovani stipati uno accanto al’altro, al punto da non riuscire neppure a muovere un passo. Con un traffico veicolare impazzito che da San Martino si è esteso man mano fino a piazza Vanvitelli e oltre, bloccando per ore centinaia di autovetture, mentre i motocicli sfrecciavano sui marciapiedi, rischiano d’investire i passanti “.

 

            ” La scena poi che si è presenta alla fine dei festeggiamenti – aggiunge Capodanno – è stata allucinante, con la trasformazione del piazzale in un vero e proprio campo di battaglia, con un tappeto di bottiglie vuote, di bicchieri e di rifiuti di ogni genere sparsi su tutta l’area, con contenitori ribaltati e immondizia dappertutto, in uno dei siti di Napoli,  frequentato quotidianamente da numerosi turisti, non solo per ammirare i tesori custoditi  nel museo e nella certosa di San Martino ma anche per godere di uno dei più bei panorami del capoluogo partenopeo. Il quale però continua a versare in condizioni di estrema precarietà per la presenza, oramai datata, di un transennamento di parte della balaustra del belvedere e del puntellamento, oramai ultradecennale, del muro di contenimento di Castel Sant’Elmo “.

 

            ” Una vicenda, quella di ieri sera – conclude Capodanno -, che chiama in causa Prefetto, Questore e Sindaco di Napoli, che, in previsione dei tradizionali festeggiamenti nel piazzale di San Martino da parte dei giovani nella sera antecedente l’inizio degli esami di maturità, ma anche per il concerto svoltosi contestualmente in Castel Sant’Elmo, avrebbero dovuto concertare la predisposizione di un idoneo e articolato piano per garantire la sicurezza, l’ordine pubblico e la viabilità, ma anche un incremento dei servizi pubblici essenziali per evitare le scene indecorose, indegne di una società civile, che si sono registrate nell’area interessata dopo la vergognosa “notte prima degli esami” dei maturandi napoletani, foto e video che stanno circolando su internet e sui social network e che di certo non fanno bene alla Città, anche sul piano turistico. Una vicenda sulla quale è auspicabile che la Magistratura apra un’indagine per accertare eventuali responsabilità, anche in relazione ai notevoli disagi patiti dai residenti, per le conseguenze causate sia al traffico che all’igiene urbana e al danno d’immagine del capoluogo partenopeo “.

 

 

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