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Giuseppe Prete invia una sua nota al G7:

“Si faccia tutto il possibile per evitare la degenerazione bellica al confine russo-ucraino”.

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Il cancelliere europeo dell’associazione mondiale World Organization of Ambassadors (WOA) degli ambasciatori per la Pace e referente per i Balcani occidentali: Albania, Kosovo, Nord Macedonia, Bosnia e Serbia, alto dirigente bancario, confida che a prevalere – e prima dell’irreparabile – sia la diplomazia condotta sul filo dei negoziati energetici e commerciali che continuano a essere condotti in parallelo alle prove di forza militare.
È necessario favorire e accelerare un cammino che passi dal principio di annessione a quello di integrazione, e l’Europa deve uscire dalla trappola della sindrome dello schiacciamento nel gioco belligerante tra super potenze esterne, mentre potrebbe sviluppare appieno gli strumenti della geopolitica per svolgere un ruolo di ponte e di cerniera nei confronti della Russia e dell’Africa, uscendo dall’angolo cui viene di fatto relegata dalle conflittualità in atto tra est e ovest del mondo.

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