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Nel 2020 fu inaugurato a Rabat, l’” ufficio africano dei Migranti” . Una struttura fortemente voluta da Sua Maestà Mohammed VI , in una ottica pan africana . L’osservatorio si propone di affrontare la migrazione in Africa in modo sereno e razionale, in particolare in termini di volume, cause e relativo aspetto evolutivo infatti come osservato dal Ministro degli Affari Esteri , Signor Bourita la migrazione “resta in molti casi una semplice percezione, perché basta diffondere certe immagini sui media e sui social network per creare stereotipi e luoghi comuni”
L’Osservatorio fungerà da leva nell’ambito di una rete composta da centri di ricerca ed esperti, al fine di creare una dinamica di ricerca scientifica e sociale sul tema della migrazione, ha affermato, chiedendo L’Africa per sbarazzarsi di ogni complesso di inferiorità, per affrontare i suoi problemi per controllare i suoi problemi e per difenderli a testa alta.
Infatti, in un ottica moderna di gestione del fenomeno migratorio risulta errato attribuire tutto il peso della migrazione ai paesi di transito, poiché la migrazione è una responsabilità che ricade sia sui paesi di origine che su quelli di destinazione, ha sottolineato, sottolineando che i paesi di transito non possono svolgere il ruolo di gendarme al servizio dei luoghi di origine o di arrivo , perché questo è inaccettabile e non corrisponde né ai principi e alla filosofia del Marocco né alla visione di Sua Maestà il Re sulla questione delle migrazioni.
Il Marocco nel suo complesso svolge un azione di alto profilo, anche in rapporto ai paesi vicini nella protezione dei migranti. Uno sforzo sociale che vede , nella tradizione marocchina coinvolte tutte i livelli della comunità marocchina , basti ricordare come lo stesso Papa Francesco , visitando il centro Caritas di Rabat, dove ha incontrato i migranti abbia voluto sottolineare che in quel luogo ricordato che ” Ho voluto offrire quattro verbi – accogliere, proteggere, promuovere e integrare – affinché coloro che vogliono aiutare a rendere più concreta e reale questa alleanza possano con saggezza coinvolgersi piuttosto che tacere, soccorrere piuttosto che isolare, edificare piuttosto che abbandonare.”
L’osservatorio sulle migrazioni si inserisce in una grande visione strategica e di umanità caratteristica dell’azione di Sua Maestà ed in linea con lo sguardo di tutti i suoi predecessori nei confronti dei Migranti. Il Marocco, nel corso della sua millenaria storia è stata un terra accogliente per coloro che nel passato fuggivano da persecuzione nelle loro terre. L’Osservatorio sulle migrazioni è una grande opportunità per il continente africano ma , allo stesso tempo anche per l’Europa.
L’Osservatorio sulle migrazioni potrebbe divenire per l’Europa un punto di riferimento dove promuovere una emigrazione responsabile , dove in accordo con il Marocco svolgere attività di formazione di coloro che decidono di lasciare la propria terra per cercare fortuna altrove. Potrebbe divenire un punto dove domanda ed offerta di lavoro si possono incrociare e dove gli stessi migranti possano già espletare le pratiche burocratiche per una migrazione regolare e responsabile. Ora più che mai spetta all’Europa sostenere il Marocco sempre di più.

E come sottolineato dal Primo ministro spagnolo ” ‘Il Marocco è un partner strategico per la Spagna, non solo in termini di controllo dell’immigrazione clandestina (…). Il Marocco è importante anche per la Spagna nella lotta al terrorismo”, ha affermato Sanchez in un’intervista al quotidiano spagnolo ”La Vanguardia”, pubblicata lunedì. Rilevando che ”anche il Marocco sta combattendo e soffre per le azioni violente dei migranti”, il capo del governo spagnolo ha indicato che ”i principali colpevoli della tragedia avvenuta e della deplorevole perdita di vite umane sono le mafie internazionali che organizzare gli attacchi violenti”.

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Questo dimostra che il tema di una immigrazione legale rimane un asse fondamentale per la Spagna e per il Marocco. La speculazione politica sia interna al continente africano da parte di una minoranza di nazioni o estere non hanno senso. Dobbiamo lavorare assime al Marocco come sta facendo la Spagna . L’ Italia ad esempio dovrebbe proporre un accordo trilaterale con Spagna e Marocco per la promozione di una immigrazione legale e resposabile all’interno di una svolta mediterranea del nostro Paese che tenga conto non solo di interessi economici ma anche sociali e culturali

Marco Baratto

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