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All’interno dell’annuale Summer Quantum Physics and Psychology, giunto al suo quinto appuntamento, si propone questo seminario-convegno sul tema del vuoto.
 
Il “vuoto”… cosa associamo a questa parola che, di per sé, rimanda ad un’assenza? Lo stesso pensarla ci pone di fronte ad un paradosso. Che pure ci tocca e talvolta ci turba anche profondamente come la negazione di ogni forma di esistenza e quindi di vita.
 
Dalla fisica sappiamo che, di per sé, non esiste e che, al massimo, possiamo parlare di un vuoto “relativo” di materia negli spazi interstellari, non occupato da ammassi di materia-energia. Le ricerche recenti ci dicono tuttavia che la maggior parte della materia cosmica è di materia-energia “oscura” delle quale possiamo desumere solo indirettamente l’esistenza ma che, dell’esistenza stessa, rappresenta come la premessa, il background per quando inconoscibile direttamente e quindi sconosciuto. Il centro stesso della nostra galassia, la Via Lattea, sarebbe abitato da un enorme buco nero, chiamato Sagittarius, in grado di annichilire strepitosi ammassi di materia se solo entrassero nella sua orbita gravitazionale.
 
Realtà esterna-fisica, ed interna-psichica, ancora una volta e forse in modo singolarmente speculare, si rispecchiano sul tema del vuoto che evoca anche in noi quell’horror vacui capace di inghiottirci come un attacco di panico, agorafobico, abbandonico o in un delirio di annichilimento … sempre in agguato se ci viene a mancare un grouding adeguato a sostenere la ontologica incertezza dell’esser-ci. A meno che un’eroica scelta di un “surrender” alla ineluttabilità del vuoto stesso, come esplorato nella millenaria pratica meditativa dell’Oriente nelle sue varie forme, non ci consenta di immergerci in spazi coscienziali di pura essenza anche se poveri di “oggetti della coscienza”.
 
Su queste “dimensioni” tratte da discipline lontane ma convergenti come fisica, metafisica, filosofia, psicologia, mistica, mitologia e… quotidiana esperienza dell’essere-al-mondo ci confronteremo quest’anno alternando presentazioni teoriche a pratiche meditative ed esperienze di vita e di professione secondo questo programma:

VENERDÌ 26 – Apertura dei lavori
– ore 10,00:
 Riccardo Zerbetto: Prajapati, Chaos e il vuoto fertile: da S. Friedlaender a F. Perls

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Prima sessione: Fisica quantistica, stati di coscienza e pratica meditativa
– ore 11,00: Coordina e introduce Bruno Neri (ingegnere informatico): il vuoto, il nulla e la morte nella tradizione del buddhismo tibetano
– a seguire: Condivisione e laboratorio esperienziale sul tema con un contributo tra gli altri di Paolo d’Arpini, filosofo e scrittore su: Buddhismo zen e spiritualità laica e di Elena Vlacos su esperienze clinico-meditative in tema di Mindfullnes

Seconda sessione: Vuoto cosmico, tra materia oscura e buchi neri
– ore 15,00: Giuseppe Vitiello (fisico quantistico): Spazio-Tempo curvo, il vuoto e la sua geometria
– a seguire: Vari contributi, condivisione e laboratorio esperienziale sul tema. Tra gi altri: Lorenzo Merlo su Vuoto Quantico in mente-materia-energia
– ore 20,00: Pausa cena
– a seguire: Tango olistico come percorso esperienziale-corporeo di esplorazione della polarità attivo-recettivo

SABATO 27
Terza sessione: 
Il vuoto tra filosofia e musica: suoni, silenzi, parole e vibrazioni
– ore 8,30: Sessione di meditazione Vipassana
– ore 10,00: Francesco Pappagall: L’articolazione del vuoto: pratiche di ascolto obliquo dal kirana gharana all‘Hemi-Sync
– ore 11,00: Vari contributi, condivisione e laboratorio esperienziale sul tema. Tra gli altri: Massimo Habib su Gli antecedenti dalla “Indifferenza creativa” di S. Friedlaender al “vuoto fertile” in Gestalt e Giacomo De Luca: Vuoto e forma all’interno del Madhyamaka

Quarta sessione: Per una rilettura della psicopatologia alla luce del vuoto esistenziale
– ore 15,00: Riccardo Zerbetto: Quella privazione originaria (Penia per Platone) generatrice di Eros e … Pathos
– a seguire: Vari contributi, condivisione e laboratorio esperienziale sul tema. Tra gli altri:
Tania Re su Panico psichedelico e dissoluzione dell’ego
Sara Daas su Pratica di anapana: il respiro come strumento di assorbimento profondo
Gabriele Penazzi su Neurofenomenologia delle pratiche di decostruzione del senso dell’io
Disha Daniela Santabbondio su Almaas e la teoria dei buchi neri
– ore 20,00:  Pausa cena
– a seguire: Sleeping Concert” con Francesco Pappagallo (musicista e filosofo)

DOMENICA 28 – Giornata conclusiva del convegno
– ore 8,30: meditazione interpersonale di Claudio Naranjo
– a seguire: Io e il vuoto:Condivisione sulla personale esperienza tra horror vacui e “accudimento” del vuoto creativo coordinato da Paolo d’Arpini.

Podere Noceto – Monteroni d’Arbia (Siena)

Coordinamento scientifico-organizzativo:   Riccardo Zerbetto

Segreteria organizzativa: Rocco Trevis Merlo rocco.trevis@gmail.com

Destinatari: psicologi, psicoterapeuti, psichiatri ed anche coloro che operano nello spazio della relazione di aiuto. Persone interessate al tema.

Modalità di svolgimento: in presenza ed online

 

Segreteria iscrizioni: 338.13.934.23 – formazione@puntopiu.eu (Link: Il vuoto e le sue dimensioni – Convegni di psicologia (psyeventi.it)).

 

 

Fonte: https://bioregionalismo-treia.blogspot.com/2022/08/il-vuoto-e-le-sue-dimensioni-dal-26-al.html

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