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«Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, torni indietro e ascolti gli Ordini dei medici e i sindacati di categoria. Sarebbe un errore clamoroso affittare da un’agenzia straniera 497 medici cubani da utilizzare negli ospedali calabresi». Lo afferma, in una nota, il deputato di Impegno Civico Giuseppe d’Ippolito, che spiega: «L’operazione presenta criticità molto serie: la mancata conoscenza della lingua italiana da parte dei professionisti cubani; l’obbligo di riconoscere il loro titolo di studio; la dubbia legittimità dell’accordo stipulato, finita l’emergenza sanitaria e alla luce del quadro normativo europeo e nazionale; la necessità di stretto tutoraggio da parte dei medici in servizio nei nostri ospedali. La sicurezza delle cure, di cui nello specifico non siamo certi, dovrebbe essere la preoccupazione principale di tutti». «Tra l’altro – prosegue il parlamentare di Impegno Civico – con questa soluzione tampone, che rischia di protrarsi oltremodo nel tempo, si mortificano gli specializzandi dell’Università di Catanzaro, che invece dovrebbero avere la possibilità di ampliare il loro bagaglio formativo e di entrare nel Servizio sanitario della Calabria. Mi auguro che, anche in Consiglio regionale, purtroppo ancora assurdamente chiuso, prevalga il buon senso e venga bloccata questa operazione fuori luogo, la quale certifica soltanto la volontà politica, che a Roma ho contrastato in grande solitudine, di non risolvere il problema delle assunzioni del personale sanitario. Accesso libero ai corsi di laurea in Medicina e risorse adeguate per potenziare gli organici di medici, infermieri e Oss devono essere priorità – conclude D’Ippolito – del prossimo governo e del futuro Parlamento».

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