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Migranti: Save the Children, sgomento per la morte di 6 persone su un barcone giunto a Pozzallo. I bambini ancora una volta vittime dell’indifferenza

L’Organizzazione chiede alle istituzioni italiane ed europee l’attivazione di un sistema strutturato e coordinato di ricerca e soccorso in mare e di canali legali e sicuri di accesso all’Europa

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“Accogliamo con profondo sgomento questa nuova tragedia che vede ancora una volta i bambini vittime dell’indifferenza. Chi scappa da conflitti, violenze e povertà estreme non può continuare a perdere la vita nel Mediterraneo. Rinnoviamo ancora una volta l’appello alle istituzioni italiane e dei Paesi europei per la creazione di un sistema strutturato e coordinato di ricerca e soccorso in mare e per l’attivazione di canali sicuri e legali di accesso. Inoltre, è necessario garantire che le navi che operano nel Mar Mediterraneo, anche mercantili o di organizzazioni non governative, non incontrino alcun ostacolo quando soccorrono e sbarcano le persone in difficoltà”. Lo dichiara Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, commentando la notizia della morte di 6 persone, tra cui bambini, adolescenti e donne, su un barcone giunto a Pozzallo.

Save the Children, nell’ambito del suo impegno in frontiera a sostegno dei bambini con le famiglie e dei minori soli che arrivano via mare, in collaborazione con Unicef, è presente all’hotspot di Pozzallo per l’assistenza e la protezione dei sopravvissuti.

 

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