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Associazione Napoli-Baku

 

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‘Lettera alle Istituzioni italiane dell’ Associazione Napoli-Baku con la dichiarazione della Diaspora Azerbaigiana in merito agli attacchi di sabotaggio su larga scala commessi dall’esercito armeno il 12 settembre 2022

Noi, membri della comunità azerbaigiana che vive e opera in Italia, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per un altro colpo inferto da Yerevan ai colloqui di pace tra Azerbaigian e Armenia. Chiediamo che la comunità internazionale intensifichi la pressione sull’Armenia per impedire la sua politica aggressiva.

Portiamo alla vostra attenzione che nelle ultime ore del 12 settembre 2022, unità delle Forze armate armene hanno effettuato attività minatorie delle aree delle unità dell’Esercito azerbaigiano e nelle vie di rifornimento, e verso alcune posizioni dell’Esercito dell’Azerbaigian in direzione dei distretti di Dashkasan, Kalbajar e Lachin, colpiti da vari tipi di armi, compresi mortai, che hanno provocato vittime tra il personale militare azerbaigiano e alle infrastrutture militari.

Ci dispiace informarvi che questa non è stata la prima risposta provocatoria dell’Armenia al processo di pacificazione avviato. L’Armenia blocca il processo di risoluzione con varie scuse, mostrando una posizione distruttiva durante i colloqui di pace condotti con gli sforzi della comunità internazionale, non rispondendo all’Agenda di pace, e non ritirando le sue forze armate dal territorio dell’Azerbaigian a dispetto della Trilaterale Dichiarazione e agli accordi raggiunti, continuando a minare le terre azerbaigiane, inclusa la città di Lachin, proponendo nuove condizioni per quanto riguarda l’apertura delle vie di comunicazioni. I fatti summenzionati provano ancora una volta che l’Armenia non è interessata al processo di pace ed è invece pronta a sabotarlo.

Ricordiamo, che dalla fine della guerra centinaia di persone sono rimaste vittime di mine e altri ordigni esplosivi piazzati dalla parte armena e decine di loro hanno perso la vita.

Noi azerbaigiani d’Italia ribadiamo che le contromisure prese dall’Azerbaigian in risposta alla provocazione delle forze armate armene sono azioni localizzate mirate a obiettivi militari. Lo scopo di queste azioni è prevenire le minacce ai confini dell’Azerbaigian, garantire la sicurezza dei lavoratori civili coinvolti nei lavori delle infrastrutture nei territori dei distretti di Kalbajar, e Lachin e porre fine all’aggressione armena.

Le informazioni diffuse dall’Armenia sul presunto attacco alla popolazione civile, agli oggetti e alle infrastrutture da parte dell’Esercito azerbaigiano, sono false e crediamo fermamente che questo non sia altro che altra disinformazione diffusa dalla parte armena.

La leadership militare e politica dell’Armenia si assume tutta la responsabilità della provocazione, del conflitto e delle perdite.

Noi azerbaigiani d’Italia dichiariamo fermamente che queste azioni intraprese dall’Armenia sono del tutto incoerenti con il processo di normalizzazione e pace. Nonostante gli attacchi aggressivi dell’Armenia, lo stato azerbaigiano sta effettuando lavori di ricostruzione e costruzione su larga scala nei territori liberati. Ciò dimostra ancora una volta che l’Armenia ostacola il processo di pace in tutti i modi.

Chiediamo ancora una volta alle Organizzazioni e alle Istituzioni internazionali di adottare misure pratiche per prevenire tali attacchi, intensificando allo stesso tempo gli sforzi per esortare l’Armenia a mettere da parte le sue idee revansciste per raggiungere la pace.’

Associazione Napoli-Baku

 

 

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