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In merito alla grave questione del licenziamento dei 40 lavoratori della società di trasporto a lunga percorrenza Simet Spa di Rossano intervengo per puntualizzare, con fatti e non a chiacchiere, il mio impegno. Sin da subito sono stata coinvolta e mi sono resa parte attiva nella questione dei suddetti licenziamenti e già nel mese di marzo avevo sollevato la grave vicenda sia in aula al Senato – con un intervento di fine seduta – sia segnalandola al Governo e ai Ministri di competenza. A tutte le istituzioni sollecitavo d’intervenire con urgenza per porre in essere tutte le misure e assicurare che si scongiurasse il pericolo che anche un solo lavoratore fosse lasciato a casa e pagasse così l’altissimo prezzo della grave crisi che stiamo vivendo.

Ma il mio impegno per i lavoratori Simet non si è fermato a marzo.

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Proprio al decreto “Aiuti 2” arrivato in Senato la scorsa settimana (martedì 13 settembre) e poi alla Camera pochi giorni dopo, avevo presentato – tra gli altri – un emendamento con cui chiedevo, al fine di fronteggiare i maggiori oneri di getione delle imprese di trasporti che operano in regime di libero mercato dovuti all’aumento esponenziale del costo dei carburanti, lo stanziamento di due milioni di euro per aiutare le suddette imprese a superare questa fase di crisi profonda.

Mentre ero in aula al Senato ad illustrare l’emendamento nel tentativo di coinvolgere tutte le altre forze politiche e sensibilizzarle al problema (nonostante ci fosse già stato il parere negativo del Governo) mi era giunta notizia della notifica delle lettere di licenziamento. Purtroppo, in quella sede, nessuna forza politica ha sostenuto il mio emendamento e, come si può verificare dalle fasi di voto, solo i colleghi del mio gruppo (CAL) hanno votato a favore dello stanziamento dei fondi totalizzando 9 voti a favore e oltre 300 contro.

Tutto questo avviene nonostante la Simet abbia ricevuto già dei sostegni dallo Stato. Sarebbe interessante capire come sono stati utilizzati i fondi da questa società che per tanti anni ha dato sì servizi ma ha ricevuto anche tanto in termini di risposta e di utenza. Quella stessa utenza che oggi continua ad essere vasta e tale da non giustificare questi licenziamenti.

Si tratta dell’ennesimo caso in cui il Governo dei migliori doveva dare un sostegno e un aiuto alle famiglie più fragili, vittime di questa gravissima crisi, ma si è solo dimostrato che a nessuna delle forze politiche italiane in Parlamento interessa realmente delle difficoltà dei cittadini, delle famiglie e dei lavoratori. Ragion per cui è poco credibile che oggi si cerchi di fare campagna elettorale sulla pelle dei lavoratori in difficoltà.

Ancora una volta ribadisco che la mia battaglia al fianco di questi lavoratori andrà sempre e comunque avanti in tutte le sedi competenti affinché nessuno di loro resti a casa e le loro famiglie restino senza sostentamento.

 

Sen.ce Rosa Silvana Abate

Gruppo Cal

 

Corigliano-Rossano 22 settembre 2022

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