MiCA: trapelato il testo finale!
Lanciato nel 2018 dopo il boom degli asset digitali, il disegno di legge MiCA potrebbe essere vicino al completamento. Se sembra che la versione finale sia trapelata, è piena di insegnamenti. In particolare per quanto riguarda le stablecoin, ma soprattutto le NFT. Se qualche mese fa la legge specificava che questi token non rientravano nel suo campo di applicazione, la situazione sembra essere cambiata.
Le stablecoin statunitensi sono state risparmiate!
Le prime versioni del progetto MiCA potrebbero aver gettato nel panico il mercato delle criptovalute. Infatti, nelle sue prime versioni, era previsto di limitare lo scambio di stablecoin a un volume giornaliero di 200 milioni di dollari. Si tratta di un’eresia, considerando i volumi coinvolti e l’uso corrente. In confronto, il volume di Tether (USDT) scambiato nelle ultime 24 ore è di oltre 68 miliardi di dollari. Con una simile restrizione, la soglia giornaliera sarebbe stata raggiunta in soli 5 minuti.
Alla fine, la restrizione di 200 milioni di dollari rimane in vigore solo per le monete stabili denominate in euro. Se il progetto era inizialmente inteso a rendere più competitive le monete stabili europee, è probabile che esso uccida questi progetti.
In ogni caso, CZ, il CEO della piattaforma Binance, sembra già considerare la notizia come fatta. E su Twitter si rallegra dei progressi del disegno di legge MiCA:
Buone notizie dall’Europa. L’ultima bozza del MiCA ha eliminato le precedenti restrizioni sulle valute stabili diverse dall’euro. La liquidità è la migliore protezione per gli utenti.
Alcuni potrebbero vedere in questo un po’ di ironia o un bacio mortale all’ecosistema europeo delle stablecoin.
Un cambio di rotta sugli NFT?
Mentre la bozza di regolamento si è concentrata a lungo sulle monete stabili e ha risparmiato gli NFT, sembra che il testo finale del MiCA sarà molto diverso.
Tuttavia, all’inizio di quest’anno, sembrava che la non inclusione delle NFT in questa legge fosse stata definitivamente decisa. Come dichiarato in un comunicato stampa pubblicato qualche mese fa. Questo comunicato stampa fa eco a un accordo provvisorio raggiunto tra la Presidenza del Consiglio europeo e il Parlamento europeo:
Il MiCA potrebbe quindi fare marcia indietro sull’argomento e finire per regolamentare gli NFT alla fine. Mentre il disegno di legge sembra ancora considerare un NFT come non fungibile, la posizione sembra essere diversa per le collezioni che riguardano gliNFT. Come i CryptoPunks o il Bored Ape Yacht Club. In realtà, la sfumatura starebbe in un parametro: il grado di fungibilità del bene.
L’emissione di cripto-asset come token non fungibili da scambiare su Biticodes in una grande serie o collezione dovrebbe essere considerata un indicatore della loro fungibilità.
Nel senso del MiCA, ci sarebbero quindi gettoni fungibili non fungibili. Difficile da seguire. Sebbene la distinzione tra fungibili e non fungibili possa sembrare banale, non lo è affatto. Classificando alcuni NFT come fungibili, essi potrebbero essere considerati come attività finanziarie. E rientrano nel regolamento MiCA. Se la misura dovesse entrare in vigore, potrebbe avere un impatto sulle riscossioni, ma anche sui collezionisti. I collezionisti potrebbero essere considerati come investitori, in proporzione al numero di NFT che possiedono, in un progetto più ampio (la collezione).
La tutela dei consumatori si afferma come priorità assoluta
Su questo punto, il testo non sembra discostarsi dalla sua linea d’azione iniziale. In particolare, il desiderio di rafforzare la protezione dei consumatori. Pertanto, il disegno di legge richiede ancora una volta agli operatori di mercato, come le borse valori o i fornitori di asset digitali, di rispettare rigorose pratiche di protezione dei consumatori.
L’idea è quella di rendere questi attori responsabili delle perdite subite dai consumatori.
