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Napoli, funicolare di Chiaia: calato il silenzio a due settimane dalla chiusura

Chiuse anche le scale mobili. Nessun potenziamento per la funicolare Centrale

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             ” Da due settimane i treni della funicolare di Chiaia, che ogni giorno trasportava 15mila passeggeri, la maggior parte dei quali lavoratori e studenti, mentre le porte delle stazioni restano sbarrate senza che dalle vetrate si osservi alcuna attività che lasci presupporre che ci siano operai al lavoro. Insomma tutto è fermo e sulla vicenda è calato un assordante silenzio mentre un altro duro colpo è stato  inferto a un trasporto pubblico che a Napoli notoriamente fa acqua da tutte le parti. I contraccolpi si sono subito manifestati anche per la totale insufficienza dei mezzi sostitutivi messi in campo dall’ANM. Il traffico al Vomero ogni giorno va letteralmente in tilt con strade e piazze bloccate, in particolare nelle ore di punta , all’ingresso e all’uscita delle scuole. In particolare lungo le arterie che si dipartono da piazza degli Artisti per raggiungere le altre zone della collina ma anche nel quadrilatero via Cimarosa, via Bernini, via Stanzione, via Annella di Massimo “. A segnalare i problemi che si sono manifestati fin dal primo giorno di fermo dell’impianto a fune è Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, da lustri impegnato a segnalare le vicende e purtroppo le continue problematiche che da tempo stanno caratterizzando la vita dei quattro impianti a fune cittadini.

 

            ” Nessuna notizia trapela sulla nuova gara d’appalto per individuare la ditta che dovrà eseguire i lavori, dopo che le due gare precedenti sono andate deserte, dal momento che l’importo disponibile di circa 7 milioni, non è stato ritenendo congruo, al punto che l’unica ditta che ha partecipato all’ultima gara ha presentato un’offerta in aumento – puntualizza Capodanno -. Intanto crescono le preoccupazioni sul fatto che il fermo possa durare solo sei mesi “.

 

            ” Ad aumentare i disagi dei cittadini – aggiunge Capodanno – contribuisce anche il fermo della scala mobile posta in via Cimarosa, “impianto chiuso per manutenzione”, come recita un cartello posto all’ingresso senza che però, anche in questo caso, che si vedano operai al lavoro né che si venga indicata la durata di questi lavori “.

 

            ” Così come nessuna notizia si ha sui mezzi sostitutivi su gomma, ancora da predisporre, per le tantissime persone che abitano nella vasta area che va da via Luigia Sanfelice fino al primo tratto di via Palizzi, passando per via Toma, tagliati fuori da ogni collegamento con la chiusura della stazione Palazzolo della funicolare di Chiaia – sottolinea Capodanno -. Così come a tutt’oggi non hanno ottenuto risposte le richieste di modificare il percorso della navetta sostitutiva “NC”, che, dopo aver percorso il tratto basso di via Cimarosa, svolta su via Luca Giordano, senza raggiungere la stazione superiore della funicolare di Chiaia, escludendo dunque dal servizio tutta l’area che gravita intorno a piazza Vanvitelli, già “orfana” della circolare V1, soppressa inopinatamente, pur essendo l’unica linea su gomma che raggiungeva la zona di San Martino “.

 

            ” Infine – conclude Capodanno – alla vigilia del terzo fine settimana senza l’impianto di via Cimarosa,  non risultano ancora potenziate le corse delle funicolare Centrale. Si pensava infatti che, con il personale dell’ANM che prestava servizio presso la funicolare di Chiaia, si potesse ripristinare l’orario vigente prima della pandemia, con il prolungamento degli orari di funzionamento dell’impianto di piazza Fuga fino alle 24:00, e, nei giorni di venerdì e sabato, fino alle due di notte, come richiesto da tempo dai cittadini, anche con una petizione on line, che ha superato le 3.000 firme. Invece nulla è cambiato. Di conseguenza, la funicolare Centrale continua a effettuare l’ultima corsa alle 22:00 senza alcun potenziamento “.

 

 

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