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L’artista Paolo Maggis

tra Spagna e Italia

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INDIGO

PAOLO MAGGIS & VANESSA PEY

opening mostra: giovedì 17 novembre 2022

L&B GALLERY, Barcellona

 

INNESTI22

mostra collettiva prorogata fino sabato 17 dicembre 2022

GASC | Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei, Milano

 

REPONYNPHOMANIA

PAOLO MAGGIS / OCTUPUSS

uscita del singolo venerdì 18 novembre 2022
FOTO Paolo Maggis Intimacy 3, 2022, 81x65cm
Diversi gli appuntamenti a novembre con l’arte di Paolo Maggis che da anni vive e lavora tra Spagna e Italia. Artista poliedrico utilizza immagini tratte da diversi media – cinema, tv, internet – sfruttando la loro violenza istantanea e la confusione dei loro messaggi, con un linguaggio veloce, potente, che assale l’osservatore attraverso strati di colore pastoso che si sovrappongono sulle grandi tele.

 

A Barcellona, città in cui l’artista vive, presenta dal 17 al 19 novembre 2022 le sue opere in dialogo con quelle della video artista spagnola Vanessa Pey presso la galleria L&B Gallery. La mostra INDIGO vuole testimoniare un dialogo tra due ricerche artistiche che, seppur utilizzano media distinti ed apparentemente antagonisti, riescono a dialogare e trovare il loro comune denominatore nel colore e nel corpo. Corpo che, liberato dal realismo descrittivo, diviene territorio di poesia ed espressività a favore di una esperienza sensoriale e subcosciente. I dettagli riconoscibili inchiodano le ombre, le linee e gli spazi spesso al limite dell’astrazione, ad una realtà trasfigurata. Questo progetto corona la relazione creativa tra due artisti che da anni collaborano. Nel passato Vanessa Pey ha realizzato i videoclip In a breath e Tell me what del progetto musicale tHE cRAVING rOOTS di Paolo Maggis oltre alle immagini dell’album Indigo uscito il 31 settembre del 2022 prodotto da Flavio Ferri e con la partecipazione di artisti quali Luca Capasso, Sergio Carnevale, Toni Mateo e lo stesso Flavio Ferri.

 

Opening della mostra giovedì 17 novembre dalle ore 19.00. Per l’occasione il pubblico potrà assistere alla performance musicale tHE cRAVING rOOTS.
 

In Italia, a Milano, Paolo Maggis è presente con alcuni suoi lavori alla GASC Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei di Milano in occasione della mostra collettiva INNESTI22. La mostra, organizzata dalla raccolta museale e da Isorropia Homegallery, a cura di Luigi Codemo, è allestita all’interno del percorso museale nelle sale di Villa Clerici e presenta oltre le opere dell’artista anche lavori di Alessandro Boezio, Marco Circhirillo, Ilaria Miotto, e Silvia Paci. La scelta delle opere, alcune realizzate site specific, ha l’obiettivo di far risuonare le molte sfaccettature del sacro che caratterizzano l’intera collezione della GASC. Nella fedeltà alla propria ricerca artistica e senza il bisogno di emulare l’iconografia della tradizione religiosa cristiana, le opere dei cinque artisti si innestano nel percorso museale facendo emergere ed echeggiare i grandi temi antropologici e biblici del corpo, del pudore e dell’intimità, della memoria e dell’origine, dell’unità e della molteplicità, delle tentazioni e dell’estasi.

 

L’esposizione dato il grande successo di pubblico è stata prorogata fino a sabato 17 dicembre 2022.
Opening INNESTI22 Villa Clerici, Milano
Sempre a novembre Paolo Maggis realizza la copertina del nuovo singolo della band milanese OctopussREPONYNPHOMANIA, in uscita il prossimo 18 novembre 2022 in tutti gli store digitali.

L’artista aveva già creato per la band la copertina del singolo Lemon Kiss, uscito lo scorso anno. Una grande amicizia e stima reciproca unisce infatti Paolo Maggis e gli Octopuss. Una amicizia che risale ai primi anni del liceo e che li ha visti spesso lavorare insieme spinti da una comune passione per l’arte e la musica.

 

Paolo Maggis è un artista italiano che lavora prevalentemente nell’ambito della pittura. Nasce a Milano il 29 dicembre 1978. Cresce a Vimercate, provincia di Milano per poi trasferirsi nel capoluogo lombardo nell’anno 2000. Tra il 1996 e il 2000 studia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera frequentando il corso di pittura con il professore ed artista Beppe De Valle. Terminati gli studi inizia la sua carriera espositiva e nel 2005 si trasferisce a Berlino (Germania) sino agli inizi del 2008 anno in cui si sposta a Barcellona (Spagna) dove tutt’ora vive e lavora. Maggis partecipa a varie fiere e mostre collettive (in Italia e all’estero) e presenta la sua prima personale di pittura nel 2000 presso lo Spazio Obraz di Milano.

Su Paolo Maggis sono stati pubblicati diversi cataloghi: Paolo Maggis- Monito(r) pubblicazione Skira; Paolo Maggis, Cacho a Cacho e In Nodum Coacti pubblicazione Silvana Editoriale. Nel settembre 2011 viene presentato presso le sale del Pan di Napoli il nuovo libro Paolo Maggis pubblicazione Carlo Cambi Editore sui primi dieci anni di lavoro dell’artista in occasione della mostra omonima. Nel 2012 viene presentato sempre il nuovo libro BIONERS – Paolo Maggis, Bigas Luna a cura di Roberta Bosco. Nel 2013 lo stesso editore pubblica il libro Earth/Stars che racchiude al suo interno le immagini del ciclo omonimo. Del 2019 Zel Editore pubblica Close-Up che racchiude le opere dipinte a partire dal 2015 che trasformano l’immagine in un circuito astratto di elementi che si allontanano dalla forma a volte per perdersi ed altre per ricostruirla.

Fondamentale per lo sviluppo del suo lavoro l’amicizia con l’artista e cineasta Bigas Luna.

Paolo Maggis inoltre ha scritto di arte e cultura per vari blog e giornali, nel gennaio 2018 viene pubblicato da Samuele Editore il suo libro di poesie Il nome di Dio ed attualmente scrive a quattro mani con Davide Rondoni la rubrica Arte e libertà. Ora per il magazine di letteratura Satisfiction.

Finalmente nel 2020, a causa delle limitazioni di movimento e l’impossibilità di lavorare imposte dai lockdown, Paolo Maggis inizia a registrare in casa i suoi brani dando origine così a tHE cRAVING rOOTS, un progetto musicale ed artistico che ha come finalità la partecipazione di chiunque voglia entrarne a far parte ed il cui primo album Indigo é stato pubblicato lo scorso 31 settembre.

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