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Storie per vivere

Fondazione Benedetta D’Intino porta a Bookcity il tema della narrazione come cura ed espressione di sé

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Storie per vivere. La narrazione come cura ed espressione di sé, si intitola così l’incontro a partecipazione libera e gratuita che la rivista Comunicare, semestrale scientifico della Fondazione Benedetta D’Intino – da trent’anni anni impegnata a promuovere una cultura sul diritto alla comunicazione e al sostegno psicologico per bambini e ragazzi – organizza a Milano nell’ambito della rassegna Bookcity, sabato 19 novembre alle ore 12.00 presso la Sala Liberty del Circolo Filologico Milanese (via Clerici 10).

 

Ad affrontare il tema del potere terapeutico ed espressivo della narrazione saranno alcuni autorevoli esponenti del mondo scientifico e letterario già autori della rivista Comunicare, che unisce all’esperienza clinica dei professionisti del Centro Benedetta D’Intino – punto di riferimento nel campo della disabilità comunicativa grave e del disagio psicologico di bambini e ragazzi – testimonianze dirette e riflessioni di più ampio respiro.

 

All’incontro, infatti, parteciperanno Vittorio Lingiardi, psichiatra, psicoanalista, poeta; Donatella Di Pietrantonio, autrice de L’Arminuta, Borgo Sud e altri romanzi di successo internazionale; Aurelia Rivarola, neuropsichiatra infantile e direttrice di Comunicare; Arcangelo Signorello, poeta e scrittore affetto da grave disabilità motoria e della comunicazione; Ilaria Dufour, psicologa psicoterapeuta e collaboratrice della rivista.

 

In occasione dell’evento si terrà anche la premiazione del concorso giornalistico biennale “Benedetta D’Intino” organizzato dalla Fondazione per promuovere l’attenzione sui temi della disabilità e dei diritti dei più fragili. Per questa undicesima edizione, in particolare, il Premio ha acceso i riflettori sulla mancanza di comunicazione in diversi contesti: dalla disabilità, all’emergenza sanitaria, all’isolamento.

 

A essere premiate per le categorie articoli giornalistici e servizi audio e video saranno, rispettivamente, Benedetta Sangirardi con Se non parla non arrenderti, pubblicato sul settimanale F (Cairo editore) e Micaela Faggiani con Parlare con il cuore attraverso il metalinguaggio. La storia di Gioia, pubblicato sul magazine Fuori La Voce. Una menzione speciale andrà, inoltre, a Monica Triglia, per Covid, la foto-simbolo ha salvato mia madre, pubblicato sul quotidiano Avvenire.

La partecipazione è libera fino a esaurimento posti. Per info: infofbdi@benedettadintino.it

 

Fondazione Benedetta D’Intino nasce nel 1992 per volontà delle famiglie Mondadori, D’Intino e Formenton in ricordo della piccola Benedetta. È un ente no-profit che si si occupa di bambini con grave disabilità comunicativa e con disagio psicologico, sostenendo le loro famiglie. Opera attraverso l’omonimo Centro clinico che assiste circa 400 bambini l’anno offrendo loro il supporto di professionisti con una formazione specifica e una lunga esperienza nel trattamento di problemi psicologici e disabilità. Al suo interno è presente anche una Biblioteca Speciale per bambini con disabilità motoria e di comunicazione.

La Fondazione è stata la prima in Italia a istituire una Scuola di Formazione in Comunicazione Aumentativa Alternativa che, in circa trent’anni, ha formato oltre 1.000 operatori della riabilitazione e dell’educazione. Nel 2022 la Scuola è diventata Master di primo livello in Comunicazione Aumentativa Alternativa in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

benedettadintino.it

 

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