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Napoli: a 90 anni dalla nascita il ricordo di Alighiero Noschese

Il grande artista attende ancora che Napoli gli dedichi una strada

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Proposta la creazione del “largo Alighiero Noschese” al Vomero

 

 

Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della circoscrizione Vomero, che già nel 1980, l’anno seguente alla tragica scomparsa del grande artista, promosse a Napoli il “Premio Alighiero Noschese”, il quale, nella prima edizione, fu assegnato a personaggi come Roberto Murolo e  il trio “La smorfia”, con Troisi, Arena e De Caro agli inizi della loro carriera, e che in occasione del 40esimo anniversario dalla morte del più grande imitatore di tutti i tempi, l’indimenticato e indimenticabile Alighiero Noschese, scomparso prematuramente il 3 dicembre 1979, aveva inoltrato all’assessore con delega alla toponomastica del Comune di Napoli, un’apposita istanza perché finalmente a uno dei personaggi dello spettacolo più amati dagli italiani, nato in via Palizzi, nel quartiere del Vomero, il 25 novembre 1932, fosse intitolata una strada del capoluogo partenopeo, inj occasione dei novant’anni della nascita del grande artista, torna a parlare dell’emblematica vicenda.

 

            ” Dopo la mia richiesta – ricorda Capodanno – la commissione toponomastica del Comune di Napoli, nel corso di una riunione svoltasi a dicembre del 2020, approvò la proposta d’intitolare una strada ad Alighiero Noschese, da individuarsi preferibilmente nella zona collinare della Città. Da allora sono trascorsi quasi due anni ma del completamento del’iter, con l’individuazione della strada e l’apposizione delle lapidi con l’intitolazione, non si è saputo più nulla. Al riguardo c’è una soluzione a portata di mano, proprio al Vomero, con l’intitolazione dello slargo pedonale, realizzato dinanzi alla stazione superiore della funicolare di Chiaia, all’incrocio tra via Luigia Sanfelice, via Cimarosa e via Bernini, peraltro a pochi passi da via Palizzi, dove Alighiero Noschese venne al mondo, con l’istituzione del toponimo “Largo Alighiero Noschese” “. 

 

         “ Un’intitolazione  – afferma Capodanno – per la quale mi batto da anni e che, per la verità, avrebbe dovuto trovare attuazione da tempo a Napoli, così come già avvenuto in altre città, come Roma e S. Giorgio a Cremano. Proprio in quest’ultima località anni addietro è stata anche inaugurata l’opera “Ricominciamo da qui”, quale omaggio sia ad Alighiero Noschese che a Massimo Troisi, con un titolo palesemente ispirato dal primo film diretto dallo stesso Troisi “Ricomincio da tre”, uscito nel 1981, ambientato proprio a San Giorgio a Cremano “.

 

            ” E’ auspicabile  – conclude Capodanno – che anche la città che gli diede i natali, in occasione della ricorrenza dei 90 anni dalla nascita e seppure dopo oltre 40 dalla  morte, ricordi il “Fregoli delle voci”, con una strada o una piazza a lui dedicata completando così, in tempi rapidi, le procedure amministrative successive all’approvazione datata della commissione toponomastica cittadina. Quando ciò accadrà, per Alighiero Noschese, come per altri artisti che hanno dato lustro a Napoli, contribuendola a farla conoscere in tutto il mondo, varrà, ancora una volta, il noto detto: “Meglio tardi che mai” “.

 

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