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IL PUNTO   n. 886 del 18 novembre  2022

di MARCO ZACCHERA

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Per scrivermi o contattarmi:  marco.zacchera@libero.it

Numeri arretrati de IL PUNTO e altre news:   www.marcozacchera.it

 

SOMMARIO: MISS OTTO MILIARDI – MIGRANTI – IL REGALO DI TRUMP – SANZIONI A’ LA CARTE – IL DRAMMA DI MASSIMO GIORDANO – MONTESANO E LE IPOCRISIE RAI

 

BENVENUTA, MISS 8.000.000.000 !

Nei giorni scorsi siamo arrivati ad otto miliardi di esseri umani su questa terra. Quando frequentavo le elementari il maestro ci raccontava che eravamo due miliardi.

L’ottomiliardesima inquilina del mondo (voglio pensare sia una bimba) è probabilmente africana o indiana, aree con il più alto indice demografico e dovrebbe morire – se fortunata – all’inizio del prossimo secolo, quando secondo le proiezioni saranno (non “saremo”!) di meno perché sarà iniziata una fase di discesa demografica.  Intanto oggi la terra è comunque in grado di sfamare tutti, anzi, quasi un terzo del cibo viene buttato mentre due miliardi di terrestri soffrono di gravi problemi alimentari e alcune centinaia di milioni sono letteralmente alla fame. Quello che è insostenibile è il cattivo uso delle risorse, a cominciare da quelle naturali.

Questo anche perché l’1% della popolazione del globo ha la maggioranza delle ricchezze del pianeta e il 20% (noi) consuma l’80% delle risorse.

Una terra sconquassata per colpa dell’animale-uomo, ovvero per colpa nostra. Ci pensassimo un attimo forse avremmo un po’ più di cervello nell’organizzarci la vita e capiremmo che solo un po’ di pace reciproca ci permetterebbe (tutti) di vivere meglio.

 

MIGRANTI

Il “trattato del Quirinale”, misterioso e molto demagogico patto di Draghi sui rapporti Italia-Francia recita all’articolo 4: “le Parti s’impegnano a sostenere una politica migratoria e d’asilo europea e politiche d’integrazione basate sui principi di responsabilità e di solidarietà condivise tra gli Stati membri”.

Come pubblicato sul “Punto” della scorsa settimana, l’Italia – dati aggiornati al 16 novembre, ore 8 –  ha accolto nel 2022 ben 93.502 persone dal “fronte sud” (dei quali solo il 16% sbarcati da navi ONG) ma l’Europa – che a giugno si era impegnata di “ridistribuirne” 8000 – dall’Italia ne ha ricollocati solo 112, 38 in Francia e 74 in Germania. Un po’ pochini…

Va bene che Macron è in minoranza in parlamento e deve far viso feroce o la Le Pen gli soffia i voti, ma anche la demagogia ha un limite e la silente Europa dovrebbe decidere con un po’ di grinta che cosa fare: è scandaloso che la Germania plauda alle navi ONG che battono la sua stessa bandiera ma poi non accolga nessuno degli sbarcati a Lampedusa e dintorni e si arroghi anche il diritto di criticarci. Che il governo italiano alzi un po’ la voce: per una volta siamo dalla parte della ragione.

 

IL REGALO DI TRUMP

Donald Trump torna in campo e annuncia la sua candidatura presidenziale per il 2024. Il miglior regalo possibile per i democratici che con Trump candidato rischiano di vincere un’altra volta le elezioni, magari anche riproponendo il sempre più spento Joe Biden. Mi auguro –  sono un convinto “repubblicano” – che in qualche modo si riuscirà ad arginare la candidatura dell’impresentabile Trump e che gli iscritti al GOP riescano a trovare nomi più credibili (e vincenti), magari cominciando dal governatore della Florida Ron DeSantis.

 

SANZIONI

Alcuni lettori mi accusano di essere diventato troppo “filo-russo” ma credo sia una sciocchezza: cerco di vedfere i fatti con obiettività, percepisco una informazione troppo sbilanciata e a volte preconcetta e piuttosto mi sento da sempre “filo-europeo” denunciando come ci stiamo facendo economicamente danneggiare dagli USA, anche se va dato atto a Biden di aver subito detto che i razzi ucraini caduti “per errore” in Polonia non fossero russi.

Sulla sempre più equivoca posizione di Zelensky ne riparleremo, rimaniamo un attivo sulla questione “sanzioni”.

Per esempio proprio il Wall Street Journal dava notizia di un “buco” nelle sanzioni americane che permette al petrolio russo di arrivare tranquillamente negli Stati Uniti dopo essere stato raffinato fuori dalla Russia. Nel caso specifico la raffineria era quella di Priolo e il petrolio russo arriva sotto forma di benzina sulla costa est americana. Questo perché le raffinerie di quell’area degli States producono la metà della benzina rispetto al 2018 e vi è crisi di approvvigionamento dell’area. La benzina insomma serve, va quindi importata e allora – con una “furbata” – gli USA fanno finta che non sia proveniente da petrolio russo.

L’Europa è in una posizione molto peggiore di quella americana perché non ha molte risorse petrolifere e non ce le avrà mai per una questione fisica e geologica.

Noi europei che siamo così fieramente contro la Russia e applichiamo (o dovremmo applicare) alla lettera  le “sanzioni” rischiamo però di saltare sotto il peso della crisi (e dei prezzi) visto che sostituire la Russia come fonte energetica si dimostra costoso e complicato. In questo gli Stati Uniti – che dipendono da Mosca infinitamente meno di noi – sono un esempio di realismo, ma soprattutto di assoluto menefreghismo sui “principi” quando fa loro comodo. Perché da noi queste cose non si dicono (e non si discutono apertamente)?

 

IL CALVARIO DI MASSIMO GIORDANO

Assolto con formula piena. È finita con l’esclusione di qualsiasi addebito la vicenda giudiziaria dell’ex assessore regionale e già sindaco di Novara (per 10 anni) avv. Massimo Giordano, già esponente di punta della Lega in Piemonte. La sentenza della Corte d’Appello di Torino ha visto confermata l’assoluzione in primo grado e respinto l’appello inutilmente proposto dalla Procura, dopo che Giordano era già stato assolto in primo grado.

Una vicenda assurda e surreale durata dieci anni iniziata sulle “voci” che Giordano avrebbe favorito come amministratore il gestore di un bar (!) e poi allargate (ad arte?) ad altre vicende che nulla c’entravano e che mi sono sembrate più che altro una scusa per tenere comunque aperto un procedimento che si è concluso con una doppia assoluzione, MA DOPO DIECI ANNI DI CALVARIO.

Un procedimento iniziato con perquisizioni in piena notte della Guardia di Finanza in casa e negli uffici dell’esponente leghista a sirene spiegate, titoli enormi sui giornali, servizi in Tv anche sulle reti nazionali, dimissioni inevitabili, rovina economica e politica E ALLA FINE… NULLA!

Chi risarcirà mai Massimo Giordano per il danno subito, le spese giudiziarie e di difesa che ha dovuto sostenere, la vergogna di cui è stato ingiustamente oggetto? Parliamo di assoluzioni con formula piena perché i fatti non sussistono: non dubbi, ma certezze e a questo punto perché il PM ha interposto appello dopo la prima assoluzione se era già venuta con formula piena? Giordano ha intanto perso il padre, gli è morta la moglie, si è vista rovinata la vita personale, professionale e politica: chi mai appunto lo risarcirà?

Possibile chi ha montato l’inchiesta e soprattutto l’ha voluta proseguire anche se non vi erano evidentemente indizi sufficienti non debba pagare nulla, in termini economici ma almeno di carriera? E quanti altri “casi Giordano” avvengono in Italia?

Perché nessuno mi toglie dalla testa che vi sia stata una evidente volontà persecutoria per distruggere l’immagine dell’esponente politico leghista allora più in vista in Piemonte, riconfermato sindaco a Novara dopo il primo mandato già al primo turno e con il 61% dei voti. Uno che oggi probabilmente sarebbe al governo, visto come era stato apprezzato a Novara e in Regione, ingiustamente distrutto.

Responsabilizzare anche la pubblica accusa mi sembrerebbe un dovere in un paese civile.

 

MONTESANO: L’IPOCRISIA SUBLIME

Stop alla partecipazione di Enrico Montesano a “Ballando con le stelle”: è la decisione della Rai, che definisce “inaccettabile” che l’attore abbia indossato durante una prova della trasmissione una maglietta con i simboli della Decima Mas e “Chiede scusa a tutti i telespettatori” (che peraltro non hanno visto nulla perché appunto era una sessione di prove). “E’ inammissibile – tuona la Rai – che un concorrente di un programma televisivo del servizio pubblico indossi una maglietta con un motto e un simbolo che rievocano una delle pagine più buie della nostra storia. Chiediamo scusa a tutti i telespettatori e, in particolare, a coloro che hanno pagato e sofferto in prima persona a causa del nazifascismo a cui proprio quella simbologia fa riferimento.”

Ricordato che il motto “Memento Audere Sempre” era semmai quello dei Mas che parteciparono con D’Annunzio alla “Beffa di Buccari” nella prima guerra Mondiale e che la X Mas – prima di diventare una forza armata della RSI – compì imprese eroiche contro gli inglesi durante la seconda, è evidente che in Rai non conoscono la Storia.

Trovo però inaudito che un cittadino italiano venga sanzionato per una maglietta, peraltro neppure mostrata in trasmissione. Se Montesano fosse venuto con la maglietta dell’URSS, di Mao o di Stalin o Che Guevara allora andava bene? E chi indossa una felpa con il nome di una università mai frequentata in vita sua è forse accusato di falso o di plagio? Fino a prova contraria esisterebbe una Costituzione sulla libertà di pensiero e poi comunque Montesano ha chiarito bene che ha in casa centinaia di magliette e non era certo lì per fare propaganda “fascista”, ammesso che qualcuno ancora sappia cosa sia stata la Xa Mas.  Oltretutto proprio Montesano è stato consigliere comunale di Roma per il PDS (ora PD) e addirittura per tre anni eurodeputato proprio per gli ex comunisti!

Questa è quindi pura discriminazione politica, con la demagogia interpretata nel senso più idiota e semmai conferma la solita partigianeria del pseudo servizio pubblico RAI (che ad esempio non è stata indipendente nei giudizi sulle recenti elezioni USA ma spudoratamente schierata con i democratici in tutti i commenti). Mi auguro che Montesano tenga duro e con i suoi avvocati faccia causa alla Rai per indebita revoca del contratto: ha tutta la mia solidarietà, solo che poi a pagare dovrebbero essere “in proprio” i discriminatori, non la collettività che è obbligata a pagare il canone.

 

Buona settimana a tutti!

MARCO ZACCHERA

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