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Ucraina: Save the Children, oltre la metà dei minori ha dovuto interrompere l’istruzione a causa dei blackout per i ripetuti attacchi alle centrali elettriche da ottobre

Lo rivela un recente sondaggio dell’Organizzazione, che chiede alle parti in guerra di rispettare i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, e di garantire che i civili e le strutture civili, in particolare quelle che hanno un impatto sui bambini come case, scuole e ospedali, siano protetti dagli attacchi.

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Un genitore su due in Ucraina ha affermato che l’istruzione dei propri figli ha sofferto dopo che i ripetuti attacchi alle centrali elettriche in ottobre hanno lasciato più di 4,5 milioni di famiglie senza elettricità. Lo rileva un sondaggio di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare la vita delle bambine e dei bambini e garantire loro un futuro. L’accesso dei minori all’istruzione è destinato a peggiorare drasticamente man mano che i combattimenti continuano intorno ai centri urbani e alle aree densamente popolate come Kiev. I continui attacchi alle infrastrutture energetiche nel mese di novembre hanno lasciato circa 10 milioni di famiglie in tutto il Paese senza elettricità.

Save the Children ha condotto un sondaggio[1] coinvolgendo oltre 1.600 genitori in tutta l’Ucraina per scoprire se le interruzioni improvvise di corrente[2] abbiano avuto un effetto sull’istruzione dei loro bambini. La metà di loro ha riferito che tra il 10 e il 21 ottobre i figli hanno perso le lezioni online o non hanno potuto fare i compiti a causa dell’assenza di elettricità, della connessione internet o perché avevano bisogno di rifugiarsi in un posto sicuro.

“È impegnativo, ma mio figlio fa tutti i compiti da solo. Ha un talento per l’apprendimento, ma è difficile leggere, scrivere e completare le attività tramite smartphone” ha detto la mamma di uno studente in Ucraina che ha partecipato al sondaggio.

Secondo il Ministero dell’Istruzione e della Scienza dell’Ucraina, al 22 ottobre si stimava che 2,6 milioni di studenti seguissero le lezioni da casa. Mentre alcune scuole sono state in grado di riaprire dal primo settembre, molte mancano di rifugi d’emergenza, sono state danneggiate o distrutte o rimangono sotto la possibile minaccia di attacchi. Di conseguenza, l’istruzione online è essenziale affinché i minori continuino il loro apprendimento.

“Perdo 3 o 4 lezioni a settimana. La rete mobile è pessima. Guardo da sola i libri di testo e studio con un tutor. Ci sono alcuni argomenti che, però, hai davvero bisogno che qualcuno ti spieghi” ha affermato Khrystyna*, 14 anni di Poltava.

“Nella nostra città le interruzioni di corrente sono abbastanza frequenti. E ogni volta che accadono, perdo alcune lezioni. La connessione mobile di internet non è sempre sufficientemente buona per connettersi alle lezioni online. Esamino da sola il materiale, ma è difficile perché mi manca molto parlare di persona con gli insegnanti. Senza le loro spiegazioni non riesco davvero a capire tutto” ha aggiunto Viktoriia*, 16 anni, di Boryspil vicino a Kyiv.

I docenti hanno riferito che i blackout stanno influenzando anche la motivazione dei minori a imparare.

“Gli insegnanti fanno del loro meglio. Alleghiamo video lezioni, creiamo presentazioni, inviamo lezioni a chi non è riuscito a connettersi a internet. Ma stiamo vivendo un momento difficile, e lo è anche per i bambini e i ragazzi. Manca loro la motivazione. Quindi, i genitori devono intervenire, controllare e motivare. Una volta ripristinata l’elettricità, gli studenti non vogliono imparare, vogliono giocare. Poi torna il blackout e non si fanno i compiti” ha detto Mariia*, un’insegnante di matematica della regione di Kiev.

In Ucraina Save the Children sta aiutando a ricostruire le scuole danneggiate e ha creato una rete di centri di apprendimento digitale per aiutare i minori ad accedere all’istruzione. L’Organizzazione distribuisce anche kit educativi che contengono penne, matite colorate, blocchi per appunti e materiale didattico, in modo che bambini e ragazzi non perdano l’apprendimento fondamentale.

“La guerra ha inferto un colpo devastante all’istruzione dei minori in Ucraina. Migliaia di scuole sono state danneggiate da bombardamenti e attacchi missilistici e centinaia sono state completamente distrutte. Un piccolo numero di studenti che sono ancora in grado di frequentare la scuola di persona è costretto a nascondersi nei rifugi a giorni alterni. Le interruzioni di corrente e i continui blackout stanno derubando milioni di bambini del loro apprendimento a distanza. I continui combattimenti intorno ai centri urbani peggioreranno ulteriormente la situazione. Va da sé quanto sia cruciale l’istruzione per i più piccoli. La conoscenza è importante, ma la scuola offre anche l’opportunità di entrare in contatto con i propri coetanei e di sostenersi a vicenda in un momento molto difficile. Rischiamo che un’intera generazione di bambini perda l’apprendimento, lo sviluppo e la gioia che l’istruzione fornisce” ha dichiarato Sonia Khush, Direttore di Save the Children in Ucraina.

L’Organizzazione chiede alle parti in guerra di rispettare i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, compresi quelli sulla proporzionalità e la discriminazione nel prendere di mira e portare a termine le operazioni, e di garantire che i civili e le strutture civili, in particolare quelle che hanno un impatto sui bambini come case, scuole e ospedali, siano protetti dagli attacchi.

Save the Children opera in Ucraina dal 2014, fornendo aiuti umanitari ai bambini e alle loro famiglie. Sostiene anche le famiglie di rifugiati in tutta Europa e aiuta i minori ad accedere all’istruzione e ad altri servizi essenziali.

*Il nome è stato cambiato per proteggere l’identità.

 

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