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LAVORO: SALA (ZUCCARI), RDC E’ UNA BUFFONATA DA ABOLIRE.

RICORDIAMOCI TUTTI CHE SONO LE IMPRESE A DARE LAVORO

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<<Premetto che in un’azienda come la mia il reddito di cittadinanza non ha nessuna influenza su una nuova assunzione. noi siamo un’azienda ad alta scolarizzazione, con uno stipendio medio che va dai €2000 in su. dubito che ci sia qualcuno che possa ritenere più appetibile i 6-700 euro al mese del reddito di cittadinanza.  Trovo però il reddito di cittadinanza personalmente una politica assurda per molte ragioni. RdC si è trasformato quasi immediatamente in un sostegno sociale stabile: ci sono persone che lo percepiscono da 30-40 mesi e non hanno mai fatto un colloquio di lavoro, non hanno mai incontrato uno di questi fantomatici Navigator, non sono mai andati in un ufficio di collocamento, e nonostante tutto ciò continuano a percepirlo. Quindi il RdC è diventato una forma di sostegno sociale ed ultimamente addirittura uno strumento di leva di consenso politico, per tutti questi motivi trovo il Reddito di Cittadinanza sia veramente una buffonata all’italiana.  Lo abolirei del tutto, anzi per quanto mi riguarda non avrebbe nemmeno dovuto nascere. Spalmerei invece il costo del RdC in maniera intelligente su tutto il tessuto produttivo del Paese, traducendolo in: facilitazioni d’ingresso in azienda; in riduzione del cuneo fiscale, in incentivi ai premi aziendali. Insomma aiutare l’Italia a tornare ad essere un Paese che si distingue dagli altri sotto il profilo della creatività, della qualità. Il fatto che oggi in Italia dobbiamo ricordarci reciprocamente di una ovvietà, e cioè che sono le imprese a dare lavoro. Questo ci fa capire quanto oggi, anche a causa del RdC, siamo lontani dalla realtà.>> lo dichiara Stefano Sala (CEO & Founder di Zuccari, l’azienda di Trento che dal 1993 si occupa di benessere in farmacia ed erboristeria attraverso integratori naturali e cosmeceutici) commentando le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la conferenza  stampa sulla manovra economica del governo.

 

ENERGIA: SALA (ZUCCARI), PMI PENALIZZATE DAL CARO BOLLETTA PIU’ DELLE ENERGIVORE

<<Secondo me esistono due tipi di imprese: le imprese energivore cioè quelle che hanno bisogno di tanta energia e quindi sono immediatamente colpite da questo grande aumento del costo dell’energia; ed imprese “ener-labili” cioè tutte quelle imprese che sono soggette a un danno incommensurabile a causa dell’incremento del costo dell’energia. Infatti un’azienda come la mia, che non produce piastrelle piuttosto che acciaio, ha un consumo relativo di energia. Anche se la nostra bolletta energetica triplicasse, sicuramente dovremmo fare di tutto per contenere questo aumento, ma sarebbe un problema gestibile. Oggi invece per aziende come la nostra il vero problema è che ogni singolo nostro consumatore subisce questo incremento del costo dell’energia; e lo toglie in maniera quasi equivalente dal consumo dei prodotti che noi realizziamo.  Inoltre, poiché noi non produciamo beni di prima necessità come pane o prosciutto cotto, gli integratori che noi produciamo sono i primi ad essere potenzialmente esclusi dal paniere d’acquisto di un consumatore che si viene a trovare in ristrettezze economiche. Una conseguenza diretta del caro del costo dell’energia è che il nostro consumatore-tipo ribalta simmetricamente tale rincaro, trasformandolo in un minor acquisto dei prodotti che noi gli offriamo. Quindi noi siamo molto più soggetti all’incremento del costo di energia di quanto si possa pensare, ma in maniera indiretta, perché equivale al rincaro che subiscono i nostri consumatori.>> afferma Stefano Sala, CEO & Founder di Zuccari, l’azienda di Trento che dal 1993 si occupa di benessere in farmacia ed erboristeria attraverso integratori naturali e cosmeceutici.

 

CARO ENERGIA: SALA (ZUCCARI), IMPOVERIMENTO POPOLAZIONE MONDIALE IN FAVORE DI POCHE MULTINAZIONALI

<<È impossibile fare una stima degli aumenti dei costi energetici che abbiamo sostenuto. Però è certo che quello che a me fa paura è quello che c’è dietro questi processi, perché si tratta di un graduale impoverimento della popolazione a tutto vantaggio di pochi ma grandissimi gruppi internazionali e agglomerati multinazionali. Tale impoverimento si ripercuoterà su tutti i settori in maniera fortissima, tale da mettere in discussione addirittura lo stesso concetto di proprietà privata. il mio timore è che questa valanga si ripercuoterà sulla popolazione in maniera tale che gradualmente cadrà purtroppo anche l’ultimo baluardo: il possesso delle cose, e non solo l’acquisto dei prodotti.>> afferma Stefano Sala, CEO & Founder di Zuccari, l’azienda di Trento che dal 1993 si occupa di benessere in farmacia ed erboristeria attraverso integratori naturali e cosmeceutici. 

 

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