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PER PUTIN IL MONDO LIBERO HA GIA’ COMMINATO QUANTO CONTEMPLA LA LEGGE MARZIALE  MENTRE I SUOI SCHIAVI   NON POSSONO PURTROPPO PENSARE A CIO’ PER PAURA DI ESSERE INCARCERATI ED UCCISI

 

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So di scoprire l’acqua calda, tuttavia stare nel vago o, peggio, non avere il coraggio di dire pane al pane e vino al vino, connota una situazione dalla quale il mondo non potrà andare oltre per molto tempo, pena la distruzione totale.

D’accordo, tutti lo sanno, tuttavia il  “repetita iuvant”, almeno lo spero, in una pubblica opinione mondiale che sembra essersi adagiata in una sorta di rassegnazione rispetto ad eventi incontrollabili,  con spargi sangue di esseri umani innocenti,  ad opera di un dittatore-delinquente  spinto da una fanatica pazzia imperiale,  richiede qualcosa di più rispetto all’attesa quotidiana degli eventi stessi,  ripetendo le stesse cose, come sta facendo lo scrivente.

Oggi la guerra sta prendendo una brutta piega, forse quella che nessuno di noi vorrebbe, per cui una soluzione va presa, anche con qualche rinuncia da parte dell’Ucraina o dell’Occidente in generale, e ciò partendo da una riflessione ponderata  come quella che segue.

Oggi il mondo non concepisce più la costrizione e vuole essere libero e sa che l’unica strada per arrivarci è la pazienza dei “forti”: un letterato francese, già due secoli fa, diceva che la pazienza costa molto amaro ma, alla fine, produce dolci frutti.

Ebbene, sulla base di questo assunto, di certo le nuove generazioni, soprattutto quelle russe che frequentano le università libere dell’Occidente, avranno nel frattempo sedimentato i principi della libertà che non potranno non essere importati “per contagio benefico”  nei lori paesi soggiogati dalla dittatura, mentre i tiranni nel frattempo saranno andati all’altro mondo…sulla base di un disegno divino che, passatemi la boutade, spero nell’interesse degli uomini liberi quanto a tempistica.

E questo dovrà sicuramente avvenire in quanto è nell’ordine delle cose.  E tutto ciò, avverrà anche senza che ci siano le pene comminate dai Tribunali internazionali per i crimini di guerra…  di cui personalmente, malgrado tutto, non ne condivido la pena di morte, anche se la terra non ha mai ospitato un delinquente come Putin.

Richiamandomi agli studenti russi che, come detto dianzi, frequentano le università libere, vorrei ricordare che, già negli anni 50, mi è capitato qualche volta di accompagnare al Teatro La Scala di Milano, ma anche altrove,  alcuni dirigenti dell’unica banca di stato russa di allora che erano venuti a far visita alla Direzione Centrale della mia Banca di Milano:   se non storpio il nome per il tanto tempo passato da allora, si trattava di dirigenti della Unione delle Banche  Russe Socialiste  Sovietiche, di Mosca, i quali, già da allora mi dicevano con… comprensibile “prudenza” che si viveva meglio da noi rispetto a Mosca…  ergo… questa è la strada che sarà percorsa dagli uomini del domani…

Ora, anche il leader della Germania, teme un’escalation della situazione e, molto verosimilmente, pure Scholz pensa che l’unica strada da seguire sia quella della succitata pazienza che porta frutti dolci. Se non si farà così, la guerra non finirà mai !

La tempistica della pazienza  non sarà breve, anzi sarà costosa anche in funzione di distruzioni e di morti, ma è l’unica a cui l’uomo aspira, stante il fatto che la libertà non si può esportare in “tempo reale” come qualcuno credeva qualche anno fa.  Forse l’hanno capito anche le ambasciate russe di Roma, a cui ho scritto via pec in termini non certo affettuosi e carini, peraltro senza avere una risposta. Insomma, anche loro, se la sono…incartata, come si usa dire in gergo volgare…

Ed infine, questo sì lo voglio dire dato che sono contro leggi marziali  anche se, in questo specifico caso, esse si attaglierebbero benissimo al delinquente Putin,  si cerchi di  sperare in uno scossone mondiale inimmaginabile che, da un momento all’altro, possa rimettere in sesto il mondo.  Del resto, sta prendendo avvio un’era nuova di cui  ancora non si conosce niente e tutti noi, per il momento, potremmo forzatamente dichiararci “soddisfatti” (si fa per dire) pensando che  signor Putin ha già sulle spalle una condanna mondiale a vita comminata dal mondo libero, condanna che dovrà essere da lui espiata, giorno dopo giorno, pensando a quello che ha fatto.  E ciò, fino al suo ultimo respiro, posto che quelli del Kgb abbiano natura umana…

Sarà anche una forzata consolazione, ma di qualche aiuto.

Arnaldo De Porti

Belluno-Feltre

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