Diritti umani calpestati in dittatura e in democrazia
“Guardate cosa succede in Cina”, scrive Nicola Porro su Twitter, e riporta un articolo di Matteo Milanesi, del quale trascrivo qualche riga. ” È questo ciò che è diventato il Covid-19 in Cina: uno strumento di governo capace di sedare qualsiasi resistenza popolare contro il regime comunista di Xi Jinping. Forse, più specificatamente, dovremmo dire che il virus è stato il fine per giustificare i mezzi. Ovvero per legittimare restrizioni contro qualsiasi libertà individuale, obblighi di tamponi quasi quotidiani, codici sanitari da presentare per uscire di casa e per andare a fare la spesa”.
E più avanti: “Sui social, circola un video raffigurante due giovani ragazze, una senza mascherina e l’altra no, che cominciano a discutere con la polizia e gli operatori sanitari. Risultato finale? Le ragazze sono spinte a terra e legate in mezzo alla strada. E questo perché, lo scorso 30 ottobre, non avevano fatto il tampone”.
La mia domanda è: che cosa deve scandalizzarci di più, un vecchio water gettato in una discarica abusiva, oppure anche un solo pezzo di un water gettato, non so, sul pavimento della Galleria Alberto Sordi a Roma o della Galleria di Milano? Fingete che la dittatura in Cina sia la discarica abusiva, e il pavimento delle Gallerie, la democrazia in Italia, ed avrete la risposta.
Che siano calpestati i diritti umani in un paese dove esiste la dittatura, è cosa normale. E’, invece, una grave anomalia che i diritti umani siano calpestati in un paese dove esiste la democrazia. Questo è avvenuto nel nostro paese durante la pandemia, e questo dovrebbe maggiormente scandalizzarci.
Renato Pierri