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Dati Inail morti sul lavoro. Paolo Capone, Leader UGL: “Maggiori controlli, formazione e cultura della sicurezza sul lavoro”

“In merito ai dati rilasciati dall’Inail da gennaio a ottobre 2022 sono stati 909 gli infortuni con esito mortale sul lavoro, il 10,6% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. Mentre le denunce di infortunio sul lavoro sono state oltre 595mila, con un aumento del 32,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nonostante una lieve diminuzione del numero di morti sul lavoro, si tratta comunque di cifre agghiaccianti che non possono passare inosservate. Pertanto, come sindacato UGL, riteniamo necessario rafforzare la sicurezza sui luoghi di lavoro per fermare questa strage in atto, puntando su maggiori controlli. Occorre prevedere programmi di formazione in materia di sicurezza sul lavoro all’interno delle aziende, soprattutto laddove si svolgono mansioni a rischio infortuni. È urgente, altresì, potenziare il coordinamento delle banche dati e degli organi di vigilanza intensificando, al contempo, la lotta all’economia sommersa. In tal senso, la manifestazione dell’UGL ‘Lavorare per vivere’, ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sul triste fenomeno delle cosiddette ‘morti bianche’, con il fine di promuovere una cultura della sicurezza. L’UGL resta a disposizione del Governo per aprire un tavolo con le parti sociali, dato che si tratta di un tema di drammatica attualità”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati rilasciati dall’Inail sugli incidenti sul lavoro per il periodo gennaio-ottobre 2022.

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