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In una seduta consiliare monotematica discusso a Massafra l’argomento problematiche ex ILVA – Acciaierie d’Italia 

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In una seduta consiliare monotematica discusso a Massafra l’argomento problematiche ex ILVA – Acciaierie d’Italia

 

 

 

Massafra. Lunedì 5 dicembre presso la Sala Consiliare in Piazza Garibaldi, si è tenuta la seduta  monotematica problematiche ex ILVA – per discutere l’argomento problematiche inerenti alla situazione del Centro Siderurgico Ex ILVA – Acciaierie d’Italia discussioni e proposte.Il consigliere Vincenzo Castronuovo, dopo l’introduzione del presidente Bommino, è stato il primo ad aprire gli interventi della seduta monotematica, alla quale hanno partecipato il senatore Turco,  consiglieri regionali, parti sindacali e rappresentanti Confindustria con una articolata relazione che,  fotografando la situazione dello stabilimento siderurgico ex ILVA, ha evidenziato come il Consiglio comunale mostri un segnale di vicinanza a tutti i lavoratori interessati e un mezzo per rappresentare al governo centrale il reale allarme sociale presente sul territorio, tale da determinare una azione forte al fine di ripristinare la “correttezza socio-lavorativa”. Il senatore Turco, nel corso del suo intervento, ha sostenuto la nazionalizzazione dell’impianto, la necessità di conoscere la politica di investimenti e la ecosostenibilità preventiva. Il consigliere regionale Mazzarano ha evidenziato che la fabbrica non ha la liquidità per andare avanti e si è soffermato sulla necessità di innovazione tecnologica, sulla decarbonizzazione e sulla riqualificazione dei lavoratori. Il consigliere regionale Di Cuia ha affermato che occorre mettere in sicurezza le imprese e i lavoratori e determinare un piano industriale certo.  Massafra. Lunedì 5 dicembre presso la Sala Consiliare in Piazza Garibaldi, si è tenuta la seduta consiliare monotematica problematiche ex ILVA – per discutere l’argomento problematiche inerenti alla situazione del Centro Siderurgico Ex ILVA – Acciaierie d’Italia discussioni e proposte.

 

Il consigliere regionale Perrini ha parlato di errori del passato e ha invitato ad una azione comune e coesa, necessaria a superare questa importante crisi, mentre il consigliere regionale Stellato si è soffermato sulla situazione delle migliaia di lavoratori in cassa integrazione ed ha auspicato una “legge speciale per Taranto”. Nella seduta è intervenuto anche il presidente della sezione locale di Confindustria Davide Pagliara, il quale ha analizzato i “numeri” dell’Ilva mettendo in evidenza i circa 6000 lavoratori dell’indotto. Pagliara ha parlato di sistema ampio che vede la nazione alla ricerca di una autonomia energetica, perseguendo la strada di naturale evoluzione tecnologica.  Antonio Lenoci, presidente della Sezione Meccanica e Navalmeccanica di Confindustria, ha auspicato che lo stabilimento continui a produrre e al contempo si crei un piano industriale per una “fabbrica ambientalizzata”. La seduta ha registrato anche gli interventi dei rappresentanti delle varie sigle sindacali. Rizzo dell’USB ha sottolineato la mancanza di unità di intenti sulla problematica e si è soffermato sulla gestione delle risorse e sulla necessità di mettere in sicurezza gli impianti. Sperti della UILM ha affermato che a ”Taranto si produce cassa integrazione e licenziamenti”. Altro argomento trattato da Sperti è stato quello della decarbonizzazione, della necessità di una occupazione di qualità che miri a riqualificare i lavoratori e del risarcimento per la presenza di amianto nello stabilimento. Prisciano FIM-CISL ha parlato di gravi responsabilità di parti politiche e ha analizzato le problematiche della “nazionalizzazione dell’impianto”, evidenziando la necessità di una “formazione rapida”. Per Brigati della FIOM- CGIL la soluzione è nel cambio del ciclo produttivo ed in una riconversione del personale. Brigati ha inoltre parlato di “amianto”, di “amministrazione straordinaria”. Infine Dipino dell’UGL ha sostenuto il fallimento della politica ai vari livelli e la necessità di trovare insieme una soluzione per essere incisivi presso il Governo, dando così speranza ai numerosi lavoratori interessati. Anche i consiglieri hanno preso parte al dibattito. Miraglia ha stigmatizzato le condizioni di sicurezza e ambientali all’interno della fabbrica.  Cacciapaglia, invece, ha evidenziato le ripercussioni delle problematiche ex ILVA e del settore agricolo sulla Città e di come i lavoratori di pubblica utilità potrebbero essere una risorsa per i Comuni. Gentile ha chiesto la sottoscrizione di un documento unitario con il quale chiedere di conoscere la politica futura per lo stabilimento, indicando come potrebbero essere il destino e il futuro del nostro territorio.

 

 

 

 

Non ne veniamo mai a capo – ha affermato Baccaro – perché non abbiamo avuto il coraggio di inchiodare lo stato e il governo alle proprie responsabilità.  Diamo la parola alla scienza – ha continuato Baccaro – per le questioni ambientali e per non tornare indietro. Dobbiamo iniziare a pensare – ha evidenziato Santoro – a una riconversione economica che ormai è imprescindibile. L’acciaio è fondamentale per l’Italia, ma questo non potrà essere la soluzione per migliaia e migliaia di disoccupati.

Il sindaco Fabrizio Quarto ha concluso la seduta sintetizzando il tutto e annunciando che la proficua serie di interventi gemmerà un documento che sarà redatto al termine della conferenza Capigruppo prevista nella mattinata di domani, condiviso con gli altri attori degli Enti locali e poi trasmesso agli amministratori e parlamentari del territorio per fare un fronte comune. Il sindaco ha trattato anche alcuni punti di chiara convergenza: rimodulare la partecipazione dello Stato; capire come e quando si faranno le cose; fare rete e fare squadra; verificare gli aspetti ambientali e sanitari; comprendere come procedere con la decarbonizzazione;  riutilizzazione lavoratori per pubblica utilità.

Nelle foto tre momenti della seduta consiliare del 5 dicembre.

 

N.B.

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