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Dalle luminarie a pedali ai led: le iniziative contro il caro energia

 

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I rincari energetici stanno facendo tremare l’Italia, con un incremento delle bollette pari al 135% rispetto a un anno fa. Sono molte le iniziative locali volte alla promozione di alcune regole per contrastare gli aumenti, ma alcune azioni possono essere adottate anche in autonomia. Vediamo come.

 

Da Bolzano a Polignano a Mare, l’Italia si attiva per risparmiare

 

Tra gli enti più colpiti dai rincari ci sono sicuramente i comuni italiani, che non riescono a far fronte all’approvvigionamento elettrico del territorio. Ecco perché alcune realtà hanno deciso di usare metodi alternativi per consumare meno energia e risparmiare così sui consumi.

 

È il caso di Albenga (in provincia di Savona, Liguria), che ha deciso di ridurre la quantità di decorazioni natalizie a vantaggio di proiettori a LED. Le luminarie, inoltre, verranno alimentate mediante l’utilizzo di biciclette con apposite batterie ricaricabili. Chiunque, cittadini e turisti, possono fare la loro parte per far sì che il Natale sia ben illuminato.

 

A Bolzano (Trentino-Alto Adige) un timer farà spegnere le luminarie alle 22, mentre debutterà un innovativo sistema di monitoraggio della sostenibilità che, sotto la direzione dell’Okoinstitut Alto Adige, registrerà i dati sul consumo di energia elettrica e la produzione di rifiuti residui.

 

Di simile avviso anche l’università Bocconi di Milano, che ha deciso di dare un taglio alle bollette semplicemente installando dei pannelli fotovoltaici sul tetto. L’autoproduzione è uno dei temi più caldi di questo periodo, motivo per cui esistono diversi incentivi fiscali per spingere gli italiani ad adottare questa soluzione in via definitiva.

 

Polignano a Mare (in provincia di Bari, Puglia) opta infine per un paesaggio da presepe, evitando luminarie e prediligendo la luce romantica di fiaccole, candele e lumi lungo i vicoli del centro storico.

 

Come risparmiare in autonomia: alcuni consigli utili

 

Le iniziative presentate hanno un grande impatto sociale, e saranno sicuramente efficaci in ottica di risparmio. Tuttavia, molto può essere fatto anche nel proprio piccolo e in autonomia, adottando dei semplici comportamenti.

 

Prima di procedere a un cambiamento delle abitudini e dello stile di vita, è fondamentale risparmiare alla base, cercando di ridurre i costi delle bollette delle utenze. Capire quali sono le migliori offerte gas per la casa, ad esempio, permetterà di scegliere consapevolmente una tariffa proporzionata ai reali consumi domestici, diminuendo di conseguenza la bolletta mensile.

 

Un altro passo da compiere è controllare i vecchi elettrodomestici, che spesso appartengono a classi energetiche inferiori ad A+, e quindi consumano molta energia. Meglio disfarsene e acquistare elettrodomestici in linea con le ultime tendenze del risparmio.

 

Le prese temporizzate sono un ottimo compromesso per risparmiare energia, poiché offrono la possibilità di programmare delle fasce orarie nelle quali la presa erogherà la tensione necessaria ad alimentare gli strumenti. Possono essere associate ad esempio alle luci di casa, oppure a quelle dell’albero di Natale.

 

Un punto molto sottovalutato riguarda il router Wi-Fi, spesso lasciato acceso tutta la notte. Questo potrebbe essere spento visto che, come solitamente accade, non viene utilizzato mentre si dorme. Infine, è consigliato effettuare una manutenzione periodica degli impianti per evitare di sprecare risorse inutilmente.

 

Rincari: le città italiane più colpite

 

Gli aumenti dei costi energetici si sono fatti sentire in tutta Italia e non solo, aggravando una situazione già critica, ma alcune città hanno subìto finora rincari maggiori rispetto ad altre.

 

È Perugia a detenere il triste primato di città italiana più colpita dai rincari, con aumenti che sfiorano il 164% rispetto all’anno precedente. Per cercare di contrastare gli aumenti in questa città e in tutta la regione Umbria è intervenuta anche l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), presentando delle proposte specifiche.

 

Seguono Terni, Teramo, Bologna e Lodi, tutte con un +150%. L’aumento medio in tutta Italia è di circa il 135%, ma ci sono città che si innestano al di sotto di questa percentuale come Caserta, Avellino e Potenza. Una magra consolazione.

 

 

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