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STOP TAGLIO ACCISE: CONSULENTI LAVORO, ‘DANNO DA OLTRE 6,6 MILIARDI PER AZIENDE’
Sandro Susini: “Stato faccia attenzione al fine di evitare che in settore trasporti si possano infiltrare aziende ‘malavitose’ il cui obiettivo è quello di riciclare denaro”

Firenze, 9 gennaio 2023 – Il governo Meloni ha ufficialmente cancellato il taglio delle accise sui carburanti. Dal 1° gennaio 2023 i carburanti sono aumentati di 18 centesimi al litro. Lo sconto stanziato dal governo Meloni è terminato, quindi, ufficialmente il 31 dicembre. Un’operazione che porterà nelle casse dello Stato oltre 11 miliardi in un anno e aggraverà quelle delle aziende per oltre 6,6 miliardi. Questa è la stima di Susini Group S.t.P., studio di Firenze leader nella consulenza del lavoro.
«Una misura che il governo ha deciso di “abbandonare” anche in virtù del fatto che i prezzi di benzina e diesel sono in diminuzione negli ultimi mesi e mitigano in parte l’aumento delle accise. Le aziende maggiormente penalizzate saranno sicuramente quelle del trasporto. Aziende che difficilmente riusciranno a ribaltare l’aumento del carburante al cliente, in virtù di accordi già contrattualizzati, e che si troveranno a erodere gli utili o, nella maggior parte dei casi, ad avere perdite in bilancio che potrebbero mettere a serio rischio il corretto svolgimento delle loro attività. Nel corso dell’anno 2022 sono state molte le aziende di trasporto che hanno dovuto recedere dai contratti di appalto per insostenibilità dei costi rispetto ai ricavi. Tale situazione di mercato, in virtù del recente aumento dei carburanti, si andrà confermando anche per i primi mesi dell’anno nuovo portando alla fuoriuscita dall’economia delle aziende più virtuose che non possono permettersi perdite in bilancio. Quello che sta avvenendo è un fenomeno molto pericoloso a cui lo Stato deve dedicare le dovute attenzioni al fine di evitare che nel settore dei trasporti si possano infiltrare aziende “malavitose” il cui obiettivo non è quello di acquisire appalti a tariffe congrue ma quello di riciclare denaro. È troppo presto per gettare la spugna del taglio delle accise», commenta Sandro Susini, fondatore di Susini Group S.t.P..
Il governo porterà a casa sicuramente un risparmio da 11 miliardi di euro ma il ricorso agli ammortizzatori sociali da parte delle aziende in difficoltà sarà d’obbligo e si stima che possa incidere negativamente nelle casse dell’Inps per oltre 2,5 miliardi di euro.
«Insomma, quella dello stop totale del taglio delle accise è una misura che poteva essere gestita diversamente, attraverso una riduzione costante dell’agevolazione nel tempo in modo da poter meglio monitorare e mitigare gli eventuali effetti negativi», conclude Sandro Susini, fondatore di Susini Group S.t.P..

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