Advertisement

Gli azzurri di Spalletti asfaltano i bianconeri di Allegri dimostrando, ai gufi italiani che il campionato, nonostante il mondiale, non ha cambiato padrone.

 

Advertisement

Dopo la meritata sconfitta di Milano con l’Inter il Napoli ha ricominciato a volare con la vittoria a Genova e con quella di stasera al Maradona dove La brigata ‘’allegra’’ di mister Allegri torna a Torino carica di meraviglie.

 

Non c’è mai stata partita.

 

Il Napoli ha dominato dal 1’ al 93’/simo la compagine bianconera messa male in campo per giunta con una difesa a tre composta dai brasiliani rientrati dal Mondiale. Disastrosi.

 

Il Napoli ha trovato praterie nella mancanza di organizzazione difensiva e tenuta fisica dei torinesi che, dopo trent’anni  subiscono l’onta di 5 gol in campionato.

 

Il Maradona è in estasi.

 

Napoli straripante, cinico e cattivo con due calciatori che non solo giocano ma si permettono di sbeffeggiare gli avversari:  Osimhen e Kvara.

C’è da dire che il 9 nigeriano, attualmente il più forte centravanti del campionato italiano, quando qualcuno lo indicò come un grande centravanti molti altri saccenti e presunti competenti pensavano fosse invece un capo di una tribù africano. Questi stessi ‘’so tutto io’’ poi disquisivano di poca tecnica della quale Osimhen era deficitario. Anche se non richiesto il nostro consiglio in guisa di suggerimento invita questi soloni del calcio giocato di parlare d’altro o meglio, di zittirsi per evitare ulteriori brutte figure.

 

Infatti per il Napoli volevano Belotti e svariate minestre ribollite e riscaldate.  Il numero 9 del Napoli altro non è in maniera inequivocabile e definitiva che la chiosa secca, la smentita provata per tanti grandi competenti fasulli sulla piazza.

 

Il Napoli ha una rosa fortissima.

 

Tutti accettano le decisioni del mister in silenzio per uno scopo comune: restare nella storia e riportare lo scudetto alle pendici del Vesuvio dopo 33 anni.

 

Tornando alla cronaca della partita: al 14’ gli azzurri sono già in vantaggio con Osimhen che ribadisce in rete una respinta del portiere bianconero a seguito una semirovesciata di Kvara su suggerimento di Politano deviato di testa da Locatelli.

 

Al 39’ il Napoli raddoppia con in delizioso destro a giro rasoterra di Kvara  con un assist, guarda ancora il caso, di Osimhen liberato da uno svarione di Bremer. Il brasiliano della Juventus è stato imbarazzante durante l’intera partita va detto ad onor di cronaca.

 

Al 42’ la Juventus accorcia con Di Maria merito della coppia centrale difensiva azzurra riaccendendo la speranza nei cuori bianconeri. Ma il tempo è finito e tutti negli spogliatoi.

 

Riparte la partita e la valanga azzurra in 27 minuti travolge la Juve. Rahamani Osimhen e Elmas annientano le truppe bianconere del generale Allegri che se ne va senza neanche meritare l’onore delle armi. Anche Allegri cerca di andarsene alla chetichella senza salutare nessuno preso dalla vergogna più che dalla rabbia.

 

Spalletti si è preso una rivincita di bon ton ed educazione ma è stata cercata e voluta dal momento che il suo antagonista, con il suo comportamento da adolescente offeso,  gliela aveva offerta su un piatto d’oro tempestato di pietre preziose.

 

La scena tragicomica ha visto Allegri che se ne andava frettolosamente mentre Spalletti lo rincorreva con il palmo della mano destra aperto e proteso in avanti nell’atto di stringere la sua mano destra.

 

La pantomima di Spaletti è da copione di avanspettacolo.

 

Il Luciano napoletano, sapendo di avere su di se migliaia di telecamere sottolineava come meglio non avrebbe potuto l’atto di eliminare dalle proprie scarpe  le pietre antiche, bianche e nere, decidendo di liberarsene in pubblico.

 

Spettacolare la sua presenza di spirito e l’intelligenza vivida del gesto. Spalletti non ha saputo e non sa  proprio cosa farsene della carezza ricevuta sul collo da Allegri infine costretto ad un certo punto, a fermarsi per forza e contro la sua volontà.

 

Il grande se ne va non sconfitto ma disfatto sia dal gioco sia anche dalla buona creanza dimenticata in una tasca del cappotto.

 

Allegri ha schierato Chiesa da quinto di difesa…..grande intuizione.

 

Cosa dire di più?

 

Oggi è d’obbligo fare i complimenti a Spalletti che ha preparato in maniera impeccabile la partita e ai suoi ragazzi che hanno dato tutto.

 

Una menzione particolare al pubblico del Maradona: UNICO!

 

Migliori del Napoli Osimhen 9 e Kvara 8,5, peggiori della Juve, Bremer Alex Sandro e Danilo 3!

 

Il sogno azzurro continua. Alè Napoli.

Advertisement
Articolo precedente“LA SAGGEZZA E L’AUDACIA”, A ROMA PER RICORDARE DAVID SASSOLI
Articolo successivoSalviamo Riù! L’appello in rete per liberare il gorilla triste rinchiuso in uno zoo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui