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Hero Cup: vince l’Europa Continentale, F. Molinari e Migliozzi fanno la differenza

 

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La Gran Bretagna & Irlanda sconfitta ad Abu Dhabi per 14,5 a 10,5. Nella giornata finale i due azzurri hanno vinto il match singolo rispettivamente contro Shane Lowry e Richard Mansell e concluso imbattuti il torneo insieme a Nicolai Hojgaard e a Victor Perez

 

L’Europa Continentale, guidata da Francesco Molinari e di cui ha fatto parte Guido Migliozzi, ha vinto la Hero Cup, superando la selezione di Gran Bretagna & Irlanda, affidata a Tommy Fleetwood, per 14,5 a 10,5.

Ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, sul percorso del National Course (par 72) all’Abu Dhabi GC, Molinari e Migliozzi hanno offerto una grande prestazione concludendo imbattuti i quattro incontri che hanno sostenuto, tre a coppie e uno singolo, conquistando ben 3,5 punti dei quattro a disposizione. Con loro anche i compagni di doppio, rispettivamente il danese Nicolai Hojgaard (che ha sostituito il fratello Rasmus infortunato) e il francese Victor Perez, stessi punti ed entrambi a segno pure nel match individuale.

I continentali sono andati in vantaggio nei fourballs iniziali (3 a 2), poi hanno conquistato un altro punto di margine nelle due sessioni di foursomes della seconda giornata (parziali di 2,5 a 2,5 e di 3 a 2) per un 8,5 a 6,5 che si è trasformato nel definitivo 14,5-10,5 grazie alla superiorità palesata anche nei singoli (parziale di 6 a 4).

La gara è servita a Luke Donald, capitano del Team Europe, per visionare i 20 giocatori in campo, dieci per squadra, e trarre delle indicazioni in vista della Ryder Cup, la sfida con il Team USA in programma dal 29 settembre al 1° ottobre al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma). Naturalmente in chiave wild card, perché una parte della compagine sarà dettata dalle due graduatorie (European Points e World Points) che qualificano di diritto. Sotto questo aspetto i due azzurri hanno sicuramente dato ottime indicazioni per qualità di gioco e tenuta in campo al capitano.

Nella giornata finale lo stesso Molinari ha subito dato un segnale forte alla sua compagine battendo con un secco 3/2 Shane Lowry. Hanno provato a imprimere una svolta diversa alla gara Tommy Fleetwood (3/2 su Thomas Pieters), Tyrrell Hatton (5/4 su Antoine Rozner) e Matt Wallace (2/1 su Thomas Detry), ma i continentali hanno tolto ogni possibilità agli avversari con Nicolai Hoigaard (1 up su Seamus Power), Sepp Straka (5/4 su Ewen Ferguson), Victor Perez (4/2 su Jordan Smith), Adrian Meronk (1 up su Callum Shinkwin) e con lo show finale di Migliozzi (4/3 su Richard Mansell). Ininfluente il quarto punto britannico di Robert MacIntyre (5/3 su Alex Noren).

Gli azzurri – Molinari, che peraltro è sembrato molto a suo agio nel ruolo di capitano, ha messo sotto pressione Lowry con un birdie alla prima buca, poi con un secondo birdie e un par si è portato 3 up alla quarta. L’irlandese ha avuto un’ottima reazione e ha raggiunto la parità alla buca undici (tre birdie). L’azzurro però non gli dato respiro: è tornato subito avanti con due birdie (12 e 13) e con un par alla 16 ha chiuso il conto.

Anche Migliozzi ha mandato subito down Mansell con un birdie, poi con altri due ha concluso tre up le prime nove buche e con un par (13ª) nel rientro ha blindato il risultato senza, peraltro concedere nessuna buca all’inglese.

Nei doppi Molinari e Hojgaard hanno pareggiato nei fourballs con Ferguson/Mansell e nel foursomes hanno sconfitto Shinkwin/Wallace (3/1) e Ferguson/Mansell (2/1). Migliozzi e Perez hanno impattato nei fourballs con Shinkwin/Wallace, poi non hanno concesso chances a Lowry/Power (3/2) e a Power/MacIntyre (2/1).

I migliori – Come detto Molinari, Migliozzi, Hojgaard e Perez sono stati i migliori dell’Europa Continentale con 3,5 punti (tre vittorie e un pari). Ne hanno conseguiti 2 Straka e Detry, 1,5 Pieters e Noren e 1 Rozner e Meronk. Tra i britannici nessuno è rimasto imbattuto. Hanno ottenuto 3 punti Fleetwood e MacIntyre, (una sconfitta per entrambi) 2,5 Wallace, 2 Hatton e Smith, 1,5 Shinkwin, 1 Ferguson, Mansell e Power e nessuno Lowry.

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