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Convegno a Palermo sullo sbarco in Sicilia degli Alleati. L’ANVM auspica che sia affrontato il tema delle cosiddette “marocchinate”, le violenze commesse dai coloniali francesi ai danni dei civili italiani. Ciotti (Presidente nazionale ANVM) “Tante le donne violate nell’isola dai magrebini inquadrati nell’Esercito Francese.”

In occasione dell’ottantesimo anniversario dello sbarco in Sicilia, si tiene stamani, martedì 24 gennaio 2023, con inizio alle ore 9, presso Palazzo Sclafani in Piazza della Vittoria, a Palermo, il Convegno dal titolo “1943: da Casablanca a Messina. Gli otto mesi che cambiarono la Seconda Guerra Mondiale”.

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L’Associazione Nazionale Vittime delle marocchinate, presieduta da Emiliano Ciotti, scrittore e ricercatore storico, auspica che durante la giornata di studi siano affrontate non solo le questioni militari e diplomatiche, ma anche i crimini di guerra commessi in Sicilia dalle truppe alleate in generale e dai coloniali francesi in particolare. Queste violenze bestiali, che nei mesi successivi martoriarono anche le popolazioni di Campania, Lazio e Toscana, dal 1946 vennero definite con il termine “marocchinate”.

“In Sicilia sbarcò un piccolo contingente di magrebini francesi – dichiara Emiliano Ciotti, presidente dell’ANVM e nipote di un italiano ucciso dai coloniali nel 1944 – questi soldati si misero subito in evidenza e commisero violenze terribili ai danni dei civili: stupri, aggressioni, furti, rapine, razzie e omicidi. Tutte vicende che per troppi anni sono state volutamente sottaciute e che auspichiamo siano ricordate nel convegno palermitano. Siamo convinti che sia giunta l’ora di raccontare tutta la storia di questo sbarco, senza dimenticare nulla.”

ANVM, associazione nazionale vittime delle marocchinate

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