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Appello urgente per un’azione immediata per salvare le vite dei prigionieri politici Ali Moezi e Hassan Firouzi detenuti durante la rivolta

Ali Moezi, un prigioniero politico di 70 anni, arrestato il 1° ottobre dal ministero dell’Intelligence durante un’irruzione nella sua abitazione, è gravemente malato e necessita di cure mediche urgenti. Aveva subito un intervento chirurgico poco prima del suo arresto e ne soffre le conseguenze.

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Il sig. Moezi, che è detenuto nel reparto 4 della prigione di Evin, privo di cure mediche e medicine minime, è stato incarcerato tre volte negli ultimi quattro decenni per aver sostenuto l’Organizzazione dei Mojahedin del popolo iraniano (OMPI/MEK) e ha trascorso un totale di di 14 anni di carcere.

Hassan Firouzi, invece, arrestato durante la rivolta di Teheran del 26 novembre, è stato brutalmente torturato per confessioni forzate. Ha perso un rene a causa della gravità delle torture a cui era stato sottoposto. È stato portato in ospedale per cure il 14 dicembre e, nonostante il consiglio del medico di rimanere in ospedale e sottoporsi a un intervento chirurgico, è stato portato in una cella di isolamento a Evin. È entrato in coma a causa delle torture e della mancanza di cure, ma è ancora tenuto in prigione.

Hassan, che è un infermiere e aveva segretamente curato i feriti della rivolta, ha fatto arrabbiare i suoi interrogatori e torturatori con le sue pratiche. Gli agenti del regime hanno informato la sua famiglia che il tribunale della città di Ray lo aveva accusato di Moharebeh (guerra a Dio) e condannato a morte e che saranno contattati un giorno prima dell’esecuzione della sentenza.

Hassan è stato registrato mentre parlava di “torture ripetute” in una telefonata alla sua famiglia dicendo che “Se tu (il regime) vuoi giustiziarmi, vai avanti e giustiziami. Loro (il regime) mi hanno torturato molto, ma io mi sono rifiutato di firmare una confessione forzata e non lo farò perché so che la confessione forzata porterà alla mia esecuzione».

L’agenzia di stampa Mizan affiliata alla magistratura ha scritto in un rapporto sospetto del 2 gennaio che una persona di nome Hassan Firouzi non è né in arresto né sta scontando una pena in nessuna delle carceri iraniane.

La Resistenza iraniana chiede azioni immediate da parte dell’Alto Commissario e del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite per salvare le vite dei prigionieri politici in Iran, in particolare Ali Moezi e Hassan Firouzi, e adottare misure per il loro rilascio.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

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