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Caro bolletta: i reseller perdono profitti e consenso. Necessarie nuove competenze e maggior digitalizzazione

 

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Secondo l’Università Popolare degli Studi di Milano, il 63% dei consumatori crede che i reseller abbiano un ruolo attivo nell’aumento dei prezzi. Stantup fa il punto della situazione, dalla prospettiva dei rivenditori.

 

 

Nell’ultimo anno l’aumento dei costi dell’energia è stato tra i temi di cui si è discusso maggiormente. Molti i fattori che hanno portato a questo importante incremento di prezzo, non per ultimo il conflitto in Ucraina.

 

Secondo un recente studio dell’Università Popolare degli Studi di Milano circa il 63% dei consumatori crede che i reseller abbiano un ruolo attivo nell’aumento dei prezzi.

 

Una convinzione che mette le compagnie di fornitura energetica in una posizione scomoda: da una parte sono costrette a fare i conti – anche loro – con l’aumento dei costi e la riduzione dei ricavi, dall’altra devono capire come affrontare la perdita di consenso e fiducia da parte dei propri clienti diretti.

Una situazione complicata della quale si parlerà in maniera approfondita il 2 e 3 marzo in occasione di ABC Reseller, l’evento organizzato da Stantup – società di servizi in outsourcing, consulenza e formazione nel mercato libero dell’energia – a Salerno presso il Novotel Est Arechi.
L’appuntamento, giunto quest’anno alla sua quinta edizione, è ad oggi il workshop dedicato ai Reseller dell’energia più seguito in Italia: si tratta di un’occasione di formazione imperdibile per chi opera nel settore, per approfondire le strategie e gli strumenti pratici per diventare una vera e propria enertech, affrontando tutte le aree di rischio aziendali.

 

“Ricevo messaggi quasi quotidiani da imprenditori, colleghi e amici che vogliono vendere tutto, uscire dal settore o ricollocarsi in altre realtà. Non nascondo che quando è scoppiata la crisi dei prezzi, nell’autunno 2021, anche io ho avuto molta paura su ciò che sarebbe stato il mio futuro nell’energia.Commenta Giuseppe Dell’Acqua Brunone, Co-Founder e CMO di StantupIn questi casi conosco una strategia per reagire: riflettere, pianificare, agire.”.

 

Per meglio comprendere come i Reseller stiano affrontando la crisi dei prezzi dell’energia, Stantup ha avviato una survey volta a comprendere come la crisi energetica abbia inciso nelle dinamiche aziendali. Secondo i primi dati raccolti – l’indagine è tuttora in corso – è emerso come la crisi abbia moltiplicato esponenzialmente i fattori di rischio in tutte le aree chiave del business, andando ad incidere in modo particolare sugli aspetti economici e relazionali.

 

Focalizzandosi sulle 8 aree di rischio, l’urgenza che viene sentita in misura maggiore dai reseller è la voce “incassi e credito”. Del resto, senza un adeguato flusso di cassa, diventa complesso fare progetti, pianificare e, soprattutto, mantenere i dipendenti e i medesimi standard di servizio. Al secondo posto delle priorità troviamo la voce “approvvigionamento” mentre al terzo posto, con un piccolo scarto, l’area “relazioni con i clienti”.

 

Non possiamo negare che qualcosa si sia inceppato, tante società di vendita sono fallite ed altre sono in grande difficoltà. È una situazione veramente complessa e delicata, e per superarla serve un cambio di passo. – Prosegue Dell’Acqua Brunone – Per questo abbiamo deciso, in vista della quinta edizione dell’appuntamento annuale ABC Reseller, di stilare un programma focalizzato sulle esigenze immediate dei Reseller (ma non solo) con strategie e strumenti pratici da attuare subito. Lo scopo è quello di fornire ai manager strumenti per riprendere il controllo della propria azienda focalizzandosi sul controllo di gestione, di migliorare gli incassi e il credito, di avere l’opportunità di scoprire nuovi modelli di acquisto dell’energia. In pratica, vogliamo che ogni reseller possa realmente diventare una vera e propria enertech”.

 

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