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ANCONA, VITELLO IN FUGA: INSEGUITO E ABBATTUTO. GLI ANIMALISTI RICOSTRUISCONO LA SUA STORIA

 

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Un cucciolo di bovino, un vitello maschio, scappa dalla stalla per salvarsi: inseguito e abbattuto. Succede a Monsano, in provincia di Ancona. Gli animalisti ricostruiscono la sua storia, per sensibilizzare e far riflettere.

 

La triste storia di Bobby, il cucciolo scappato dalla stalla, in cerca della salvezza. Bobby era un giovane vitello, un maschio, e il suo tempo era arrivato. Quel giorno sentì l’odore della morte, quel giorno per lui non arrivò la sua solita razione di cibo… e Bobby capì. Aveva già visto altre volte questa scena, avevano già tolto il cibo al suo amico Jack, a Mike, e perfino al bellissimo Ben, e il giorno dopo li avevano portati via, e non erano più tornati. Ti tolgono il cibo, sai, quando devi andare lì dentro, in quei luoghi dell’orrore che chiamano “mattatoio”. Ormai sei ingrassato abbastanza, e potresti vomitare dalla paura, soprattutto quando ti attaccano al gancio e ti sollevano a testa in giù. Neanche l’acqua ti danno, anche se la pipì addosso riesci a fartela lo stesso, dalla paura. Bobby non voleva morire, decise di tentare il tutto per tutto! Avrebbe trovato qualcuno che lo avrebbe aiutato, in fondo gli umani non potevano essere tutti così cattivi, e lui ricordava di averne visto uno diverso dagli altri, che gli aveva anche sorriso. Bobby iniziò a scappare, il cuore gli batteva forte nel petto, faceva un pò fatica… non aveva mai corso. Sentì un suono, e si ricordò della sua mamma, udì ancora quel pianto… La sua mamma! Mamma sei tu? Non era la sua mamma, quel suono era la sirena della polizia, vide gli uomini in divisa, capì che non volevano aiutarlo. Bobby cercò di cambiare strada, imboccò un altro percorso, ma li rivide di nuovo: gli uomini in divisa erano ancora dietro di lui, velocissimi. Bobby aveva il fiatone, pensò che no, non ce l’avrebbe fatta. Sentì uno sparo… poi più nulla. Bobby voleva solo vivere, morì lì sull’asfalto, ucciso mentre cercava la salvezza. Bobby non si chiamava neanche Bobby, aveva solo un marchio, un numero senza nome. Ciao Bobby, te lo mettiamo noi un nome. Vola in alto, e corri, non fermarti, lassù nessuno ti insegue più. Sei libero adesso.

 

Abbiamo ricostruito la storia di questo cucciolo, che è la storia di molti vitelli. Gli abbiamo messo un nome, per ridargli l’identità che gli è stata tolta, e speriamo possa far riflettere. Era un cucciolo destinato al mattatoio, scappato dalla stalla e fuggito per le strade. È stato inseguito da due pattuglie dei carabinieri e una della polizia locale, per fermarlo, catturarlo e riportarlo al suo triste destino. Non ci sono riusciti e “Bobby” è stato abbattuto, dicono. Questo è il termine che viene usato per le uccisioni degli animali, considerati ancora come cose, come oggetti. Bobby è stato ucciso, non abbattuto: quelli che vengono abbattuti semmai sono i muri, non gli animali. L’unica consolazione è che almeno non ha vissuto l’orrore del mattatoio.

 

Associazione Meta Parma

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