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Dichiarazione sull’incontro dell’Intergruppo degli Amici di un Iran Libero con la Sig.ra Rajavi

Il FOFI – Friends of a free Iran- (in italiano “Amici di un Iran Libero”) un gruppo interparlamentare del Parlamento europeo, ha rilasciato una dichiarazione a seguito di un incontro avvenuto lo scorso 25 gennaio in cui è stata discussa l’attuale situazione iraniana. All’incontro sono state elaborate alcune raccomandazioni politiche per i leader dell’UE, esortandoli in particolare ad inserire il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie (IRGC) nell’elenco delle organizzazioni terroristiche e a sostenere il popolo iraniano e la sua resistenza organizzata. L’incontro ha visto la partecipazione della signora Maryam Rajavi, presidente eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI) che, in qualità di oratore principale, ha presentato uno spaccato dell’attuale situazione della rivoluzione in atto in Iran.

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Questa la dichiarazione del FOFI:

Bruxelles, 25 gennaio 2023 – Mercoledì 25 gennaio 2023, l’intergruppo degli Amici di un Iran libero al Parlamento europeo ha tenuto una riunione per discutere dell’attuale situazione in Iran. La Sig.ra Maryam Rajavi, Presidente del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran, è intervenuta all’incontro.

Decine di eurodeputati in rappresentanza di diversi gruppi politici hanno partecipato e sono intervenuti a questo incontro, presieduto dall’eurodeputato Petras Austrevicius.

Nelle sue osservazioni, la signora Rajavi ha sottolineato che il desiderio del popolo iraniano per il cambio di regime si è manifestato in una grande e duratura rivolta. Per molti anni, i sostenitori del regime iraniano così come i suoi alleati hanno negato che il popolo iraniano chieda un cambio di regime. Oggi, tuttavia, nessuno può negare la cruda realtà:  il popolo iraniano vuole che questo regime venga rovesciato! Gli iraniani vogliono vivere in una società basata sulla libertà e sulla democrazia governata da una repubblica fondata su valori democratici.

Fino ad oggi il fondamento cardine della politica dell’UE nei confronti dell’Iran si è basato sul coinvolgimento del regime clericale ignorando le richieste del popolo iraniano e della Resistenza. Tale politica è stata dannosa non solo per il popolo iraniano ma anche per la sicurezza del continente europeo.

La signora Rajavi ha aggiunto che il rifiuto dell’UE di attuare la risoluzione del Parlamento europeo, in particolare non inserendo l’IRGC (Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche) nell’elenco delle organizzazioni terroristiche dell’UE, è una grande delusione per i manifestanti iraniani e i difensori dei diritti umani.

Nelle loro osservazioni, i deputati hanno condannato fermamente i crimini del regime iraniano, in particolare quelli che si stanno perpetrando contro i manifestanti oltre alle esecuzioni di manifestanti detenuti e hanno espresso sostegno per un Iran libero e democratico. Il popolo iraniano ha chiaramente dimostrato la propria opposizione a qualsiasi forma di dittatura, sia quella dello Scià che quella dei mullah, hanno aggiunto i deputati.

Hanno anche sottolineato il loro sostegno al Piano in dieci punti della signora Rajavi per il futuro dell’Iran, che si basa su elezioni libere, uguaglianza di genere, stato di diritto, abolizione della sharia e pena di morte, uguaglianza tra i seguaci di varie religioni e minoranze etniche e un Iran non nucleare.

Pur esprimendo la propria indignazione per la mancata attuazione della risoluzione del Parlamento europeo e per la decisione del Consiglio di non inserire l’IRGC nell’elenco dei terroristi, il comitato ha esortato il Consiglio a porre fine alla politica di pacificazione e ad adottare le seguenti misure specifiche:

designare immediatamente l’IRGC e le fondazioni e le istituzioni affiliate come organizzazione terroristica; sanzionare i leader del regime come Ali Khamenei ed Ebrahim Raisi e ritenerli responsabili della repressione e dell’esecuzione di dissidenti all’interno dell’Iran e di attività terroristiche all’estero.

 

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