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Legge di Stabilità 2023: come sempre i soliti mille commi

 

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La Legge n. 197 del 29/12/2022, nota come Legge di Stabilità 2023, è composta da un solo articolo di 903 commi.

Dal punto di vista dell’impostazione, questa ex Finanziaria non si discosta dalle precedenti ma continua “imperterrita” a seguirne pedissequamente i vizi.

E infatti:

–       la Legge n. 234 del 29/12/2021 (Legge di Bilancio 2022) è composta da un solo articolo di 1013 commi;

–       la Legge n. 178 del 30/12/2020 (Legge di Bilancio 2021) è composta da un solo articolo di 1150 commi;

–       le cose migliorano con la Legge n. 160 del 27/12/2019 (Legge di Bilancio 2020) che è composta da un solo articolo ma di 884 commi;

–       la Legge n. 145 del 30/12/2018 (Legge di Bilancio 2019) chiaramente, sempre di un solo articolo, ritorna però a superare i mille commi; precisamente 1143;

–       non è da meno, la Legge n. 205 del 27/12/2017 (Legge di Bilancio 2018) che è composta da un solo articolo di 1181 commi (primato degli ultimi 8 anni!!);

–       la Legge n. 232 del 11/12/2016 (Legge di Bilancio 2017) migliora, con un solo articolo ma di 638 commi;

–       a ritornare ai quasi mille commi ci pensa La Legge n. 208 del 28.12.2015 (Legge di Bilancio 2016) con un articolo e 999 commi.

Insomma, ogni volta sembra proprio che la mente legislativa neanche si impegni a osservare le previsioni normative della Legge n. 212 del 27 Luglio 2000, conosciuta anche come “Statuto del Contribuente”.

Questa, all’articolo 2), inutilmente rubricato come chiarezza e trasparenza delle disposizioni tributarie, al primo comma dispone che “Le leggi e gli altri atti aventi forza di legge che contengono disposizioni tributarie devono menzionarne l’oggetto nel titolo; la rubrica delle partizioni interne e dei singoli articoli deve menzionare l’oggetto delle disposizioni ivi contenute”.

La lezione continua con i successivi commi terzo e quarto, dove si legge che “I richiami di altre disposizioni contenuti nei provvedimenti normativi in materia tributaria si fanno indicando anche il contenuto sintetico della disposizione alla quale si intende fare rinvio. Le disposizioni modificative di leggi tributarie debbono essere introdotte riportando il testo conseguentemente modificato.”

Vedendo quanto e quanto spesso viene disatteso, sarebbe forse il caso di abrogare lo Statuto del Contribuente!

Ogni Legge di Bilancio o ex Finanziaria, infatti, indipendentemente dal nome che ad essa viene dato, continua ad ospitare disposizioni variegate e multicolore, non rispettando la chiarezza e la trasparenza previste dallo Statuto.

Proseguendo nello stesso solco tracciato in anni precedenti, l’attuale Legge di Bilancio non menziona l’oggetto delle disposizioni e non ne indica il contenuto a cui rimanda ed il relativo testo modificato.

Una legge caotica che rappresenta degnamente il caos che regna sovrano.

Sebbene inutile, ricordiamo anche il richiamo della Corte dei Conti la quale, nel testo depositato nell’ormai remoto 25/05/2007 in merito alle ultime leggi Finanziarie, lamentava “la presenza eccessiva di commi e la mancata indicazione del contenuto sintetico delle disposizioni alle quali si intende far rinvio”.

Sono passati sedici anni ma la musica non è affatto cambiata.

Allo stesso modo non cambiano le difficoltà nell’interpretare e attuare la legge. Il dubbio (ma ormai quasi una certezza) che tutto sia forse voluto rimane.

E spesso mentre il nostro Presidente della Repubblica richiama le istituzioni ad una maggiore attenzione durante l’iter di conversione dei decreti, in quanto pieni di norme e misure che nulla hanno a che fare con il contenuto originario del provvedimento, la Legge di Stabilità viene approvata grazie al suo carattere di urgenza (ma è una scusa) ancora una volta, piena di commi.

Questa legge testimonia ancora una volta e definitivamente la sconfitta generale, perché conferma che il fisco italiano è sempre troppo distante dai livelli di trasparenza e chiarezza che ogni volta vengono da chiunque auspicati.

Ed è certo che tutti li hanno promessi e poi non li hanno rispettati… ma noi siamo e saremo sempre al servizio dei cittadini.

 

Livorno, li 30/01/2023

 

FONDAZIONE COMMERCIALISTITALIANI

Marco Gelli

 

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