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Giornata mondiale contro il cancro. Meta Parma: la sperimentazione animale rallenta la ricerca. Liberate i macachi!

 

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Il 4 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro il cancro, World Cancer Day, promossa dalla UICC – Union for International Cancer Control – e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Gli animalisti chiedono la liberazione dei macachi di Parma, e la fine degli esperimenti sugli animali. “Continuare a finanziare la sperimentazione animale significa togliere possibilità alla ricerca che non utilizza animali, e tutto questo rallenta la ricerca”, dice Meta Parma, specificando che questa non è una dichiarazione degli animalisti, ma degli scienziati contrari alla sperimentazione sugli animali.

“La sperimentazione animale è una pratica ormai da tempo criticata e condannata non solo da associazioni animaliste e opinione pubblica, ma anche dalla scienza stessa, vedi ad esempio la Limav, organizzazione internazionale di medici contrari alla sperimentazione animale.

Quando si parla di sperimentazione animale purtroppo si tende sempre a parlare di un conflitto tra animalisti e ricerca, ma non è così. Non solo gli animalisti non sono affatto contro la ricerca, ma altresì è buona parte della scienza stessa a essere contraria alla sperimentazione sugli animali. Il vero conflitto esistente è quello tra una ricerca non-scientifica perché basata su di un presupposto errato, che vede nelle prove su di una specie indicazioni utili per un’altra specie, e una ricerca ben più aggiornata e avanzata, che le straordinarie nuove conquiste della scienza permettono di utilizzare. La sperimentazione animale è un danno per tutti, sia per gli animali che ne rimangono vittime, sia per i malati che aspettano cure. Fare del male agli altri, in questo caso agli animali, non può salvare nessuno e inoltre arriva un messaggio sbagliatissimo, cioè che il fine giustifica sempre i mezzi. Non è così, e non è questo il messaggio di cui ha bisogno la nostra società.

L’associazione chiede la liberazio e di Alan e Larry, i macachi di Parma rinchiusi negli stabulari dell’ateneo parmense dal 2019 per l’esperimento Light-up, un progetto che utilizza i macachi per studiare una rara forma di cecità derivante da traumi. Questa stessa cecità verrà indotta nei macachi, tramite operazione chirurgica. “Alan e Larry hanno subìto le prime operazioni chirurgiche invasive per l’inserimento degli impianti nel cranio, stanno subendo addestramenti e anni di reclusione. A breve verranno operati di nuovo per l’operazione chirurgica al cervello, e dopo cinque anni di esperimenti e operazioni, verranno anche uccisi. Come si può fare questo agli animali? Questa è crudeltà, uccidere i macachi non ridarà la vista a nessuno, anzi renderà soltanto l’umanità più cieca. La vera cecità non è quella degli occhi, è quella del cuore. Proviamo a immaginare cosa significa causare ad esempio un trauma cranico agli animali, con l’intento di studiare i traumi cranici degli umani: significa che gli animali vengono colpiti in testa. Quello che subiscono gli animali nei laboratori  di sperimentazione è agghiacciante, a volte vengono colpiti con oggetti contundenti e feriti, oppure ustionati, per riprodurre sugli animali i vari traumi che gli sperimentatori vorrebbero poi curare, con varie prove.

Nel caso dei macachi di Parma il trauma visivo verrà indotto tramite operazione chirurgica al cervello, con tutte le conseguenze post operatorie che possiamo immaginare (cicatrici, sofferenza, paura). Vogliamo una ricerca etica, per il bene di tutti. Sia il rispetto dei diritti degli animali, sia il progresso scientifico, necessario per sconfiggere le gravi patologie, vanno nella stessa direzione: lo stop definitivo ai test sugli animali in quanto non predittivi per la nostra specie, sostituendoli con la ricerca in vitro su cellule e tessuti umani. Sperimentare sugli animali, disponendo oggi di metodi di valutazione di gran lunga più affidabili, significa sperperare immense risorse, causare immense sofferenze inutili agli animali e un ritardo irrecuperabile nella ricerca.

 

Associazione Meta Parma

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