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L’osservazione più eclatante nel monitoraggio delle relazioni tra Parigi e Rabat negli ultimi mesi lascia perplesso qualsiasi osservatore sull’atteggiamento del governo francese ritenuto inadeguato, soprattutto nel trattamento delle questioni strategiche con il Marocco, che è il suo principale partner nella regione del Maghreb.
Tra le questioni che suscitano lo stupore degli osservatori c’è l’elemento dell’indifferenza di alcuni media francesi che prendono di mira il Marocco solo per riversarne un’immagine negativa, nell’ambito di fallaci tentativi che prendono vanamente di mira Rabat.
Alla vigilia della recente visita del capo di Stato francese Emmanuel Macron in alcuni Paesi africani, un’intervista rilasciata da Frédéric Encel, docente di Science Po e dottore in geopolitica, all’organo di stampa “ParisMatch” ha chiesto con forza un’intensificazione dell’interesse per il Marocco da parte dei decisori francesi.
Secondo Frédéric Encel, in Africa è giunto il momento di passare da una logica di aiuti a una logica di investimenti. In questo contesto, la Francia, secondo lui, deve dare la priorità al Marocco, Paese francofilo, perché è il suo partner naturale nella regione del Maghreb.
L’altra questione, al di là della guerra di influenza condotta da Russia e Cina in Africa, è anche la crescente potenza del Marocco in tutta l’Africa occidentale, che richiede analisi approfondite. Secondo il docente, diversi Paesi di quest’area si sono schierati a favore della posizione del Marocco sul Sahara occidentale. Inoltre, i marocchini stanno conquistando mercati africani molto importanti grazie al loro impeccabile francese e a un livello socio-educativo, manageriale e professionale sempre più elevato.
Secondo l’analisi di Frédéric Encel, il principale errore commesso da Parigi è rappresentato dai tentativi di riavvicinamento con l’Algeria, finora infruttuosi, perché per lui la Francia deve dare la priorità al Marocco, suo partner naturale nella regione, alleato nella lotta contro il jihadismo e anche contro l’ascesa dell’influenza dell’Iran sciita in Medio Oriente.
La ragione invita a privilegiare gli interessi dei partner europei con il Marocco, accentuando il riavvicinamento con Rabat perché il Paese maghrebino è un Paese solido in diversi settori fondamentali.
La posizione del Professor Frédéric Encel,è largamente condivisibile. Infatti, il Marocco, a differenza di altre Nazioni vicine è sicuro che non tradisce i prorpi alleati , inoltre a differenza di altri non crea degli pseudo conflitti, dove possono intromettersi anche forze estranee, per compattare l’opinione pubblica interna . Il Marocco non ha bisogno di ricorrere a questi mezzi , perchè l’opinione pubblica è libera ed in grando di scegliere liberamente, non vi è un sistema nel quale il potere militare domina la società. La Francia deve rilanciare la propria presenza nell’Africa settentrionale attraverso accordi paritetici partendo proprio da un atteggiamento nuovo con il Marocco ed isolando le nazioni che nella regione , in fondo nutrono risentimenti per la Francia , risentimenti che spesso sono usati non per ragioni vere ma per coprire le problematiche della vita quotidiana delle loro popolazioni. La Francia scelga il futuro, scelga il Marocco

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