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Le nuove vie dell’UE nella lotta contro migrazione illegale

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La situazione con i migranti residenti negli paesi dell’UE è sempre attuale per la tutta società europea. Di solito ci sono due opinioni. I primi sostengono la deportazione dei migranti, i secondi cercano di ospitarli e integrare nella vita sociale e culturale dell’ UE.

 

La guerra in Ucraina ha reso più attuale il tema di migrazione e ha cambiato un po’ la politica migratoria dell’Unione Europea. Secondo i dati attuali sono arrivati in Italia 173 mila profughi ucraini dopo inizio della guerra in Ucraina (https://www.9colonne.it/401178/ucraina-piantedosi-in-italia-173mila-profughi-di-cui-14mila-in-sistema-accoglienza-migranti). Ci vuole capire in modo complesso la situazione attuale e che cosa possiamo fare per migliorarla.

 

È evidente che quantità dei migranti sta per crescere. Il flusso principale proviene dall’Africa per motivi della guerra infinita in Siria, l’influenza in crescita dei gruppi radicali in Somalia e i permanenti conflitti etnici nell’Africa equatoriale. Il stile europeo di vivere sempre attirava l’attenzione dei migranti.

 

Quali sono le proposte dai politici europei che dovrebbero migliorare la situazione? Per esempio, la commissaria europea degli Affari Interni Ylva Johansson ha dichiarato che costruire muri non è buona soluzione per lottare contra migrazione illegale ). Davvero non è una soluzione buona. Tra punti critici la costruzione richiederà l’utilizzo dei fondi del bilancio UE. Allo stesso tempo il rimpatrio è anche punto debole per i paesi europei.

 

Inoltre, Ylva Johansson ha criticato i governi di Austria e Slovenia per avere reintrodotto i controlli di frontiera. “Dobbiamo rimuovere i controlli alle frontiere interne”, ha detto Johansson. Ma perché devono annullare limitazione se sono efficaci. In questo caso la commissaria europea approfondire il tema per conoscere meglio la situazione.

 

Per quanta riguarda il rimpatrio ci sono alcuni ostacoli da fare in modo efficace. Innanzitutto, ci vuole aumentare i centri di prima accoglienza dei migranti a sud-est. Aumentando i centri permette accogliere i migranti più veloce. Cosi riduciamo il livello di burocrazia che adesso non permette velocemente prendere decisione sul rimpatrio.

 

C’è l’altro aspetto di questo problema. Da molto tempo si dice sulla necessità di introdurre le esami di qualifica nella formazione professionale per i migranti. Se un migrante ha la laurea in psicologia e le capacità di comunicare i governi europei possono usare questa possibilità per integrarlo nel mercato del lavoro.

 

L’altro aspetto altrettanto importante è l’accoglienza preliminare in mare. La guardia costiera non deve solo scortare le navi, salvare i migranti e monitorare l’attività migratoria. Ci vuole aumentare i suoi funzioni. La guardia costiera potrebbe facilitare il lavoro dei centri di prima accoglienza dei migranti. Per esempio, si può proibire il passo ai migranti rimpatriati che cercano tornare all’Italia. Per realizzare questa misura la guardia costiera deve registrare i migranti e passare l’informazione ai centri. Non è facile quindi ci vorrà aumentare la quantità delle navi nel mare.

 

L’ultimo aspetto e più doloroso è la corruzione tra gli agenti speciali in Spagna, Italia e Grecia. I funzionari statali violano la legge per arricchirsi. Qualsiasi misura approvata non sarà efficace mentre abbiamo i funzionari corrotti. La situazione diventa più difficile quando tocchiamo il problema dei gruppi criminali non pronti di lasciare questo negozio redditizio.

 

Tutte le misure indicate si possono realizzare mediante la collaborazione più profonda tra i paesi europei. Anche non è abbastanza che solo l’Italia, Spagna e Grecia sacrificano i loro soldi e le forze nella lotta contro migrazione illegale. La domanda è facile. Sono pronti tutti i paesi dell’ UE per lottare?

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