GRAVIDANZA PER ALTRI, L’APPELLO DELL’ASS.LUCA COSCIONI INSIEME ALLE COPPIE DI GENITORI DA GPA A FAVORE DELLA LEGALIZZAZIONE E CONTRO LA FOLLIA DEL “REATO UNIVERSALE”
24 marzo 2023 – All’indomani dell’avvio in commissione Giustizia della discussione sulla proposta di legge di Fratelli d’Italia sulla maternità surrogata come reato universale, l’Associazione Luca Coscioni rilancia l’appello, già firmato da oltre 5400 persone, per chiedere la legalizzazione della gravidanza per altri solidale. L’obiettivo è quello di normare un percorso che già esiste e che per molte persone rappresenta l’unica possibilità di dar vita a una famiglia.
L’appello è stato lanciato questa mattina, durante una conferenza stampa, insieme ad alcune coppie che hanno avuto accesso alla gestazione per altri all’estero, in Ucraina e in USA, e che hanno raccontato le proprie storie.
La proposta di legge
Per regolamentare la gravidanza per altri in Italia, l’Associazione Luca Coscioni ha elaborato, insieme ad esperti e associazioni, una proposta di legge che nelle scorsa legislatura era stata depositata ma mai discussa. Ora l’Associazione mette a disposizione la proposta di ciascun parlamentare, di qualsiasi gruppo politico, che vorrà depositarla. La proposta di legge prevede di regolamentare la gravidanza solidale per altri, al fine di evitare situazioni di incertezza normativa e fornire piena tutela ai diritti di tutti i soggetti coinvolti e, in particolar modo, ai minori, attraverso: divieto di commercializzazione, possibilità di mero rimborso spese, limite di gravidanze per altri alle quali una donna (che già deve essere madre) si può prestare.
“Voler trattare come “criminali internazionali” persone che non possono mettere al mondo un figlio a causa di malattie, oppure coppie di persone dello stesso sesso, è una una pura follia, figlia di una ideologia proibizionista demagogica e violenta. Così facendo, si alimenta la clandestinità perché si rinuncia a distinguere tra chi subisce sfruttamento per uno stato di necessità e chi esercita una scelta autonoma e consapevole sul proprio corpo”, ha dichiarato Marco Cappato, tesoriere Associazione Luca Coscioni.
“La proposta di legge di Fratelli d’Italia sulla maternità surrogata come reato universale denota una grande ignoranza normativa perché un reato può essere considerato tale solo se è reato anche nel Paese dove è stato commesso. Quindi le coppie che vanno in Ucraina o negli Stati Uniti, paesi dove la gravidanza per altri è legale e normata, non potranno mai essere perseguibili in Italia. Si tratta quindi di una norma che, qualora entrasse in vigore, sarebbe immediatamente impugnabile”, ha dichiarato Filomena Gallo, avvocato e Segretaria Associazione Luca Coscioni, Qui non ci sono criminali. Siamo tutti contrari ad ogni forma di sfruttamento. La proposta di legge sulla gravidanza per altri solidale, elaborata dall’Associazione Luca Coscioni con esperti ed altre associazioni prevede il pieno rispetto dei diritti fondamentali di tutte le persone coinvolte nel percorso, dalla gestante, alla coppia, ai minori ovviamente. La proposta, su cui in queste ore alcuni parlamentari ci hanno già comunicato la loro disponibilità al deposito, prevede un accordo lecito e solidale tra i soggetti coinvolti, in cui la gestante ha un ruolo centrale ed è sottoposta a test medici e psicologici. E’ previsto che la donna non abbia più di 42 anni, il rimborso delle sole spese che riguardano la gravidanza, un registro nazionale delle gestanti e un massimo di due gestazioni. Inoltre, la donna gestante deve essere autosufficiente economicamente e resta il divieto di Gpa commerciale in conformità con il quadro normativo italiano”
Le testimonianze
Evelina e Michele sono una giovane coppia di genitori che ha deciso di ricorrere alla gravidanza per altri in Ucraina. Evelina è, infatti, affetta da una malattia rara che rende la gestazione troppo rischiosa e con quasi scontato esito negativo. Dopo aver tentato la strada dell’adozione (resa impossibile perchè Evelina nel frattempo è entrata in lista di attesa per una operazione), la coppia decide di ricorrere alla GPA. La gravidanza ha inizio, ma a febbraio 2022 scoppia la guerra. Il bimbo nasce subito dopo e finalmente Evelina e Michele riescono a partire, a conflitto in corso, per rientrare in Italia con il proprio figlio grazie al supporto dell’Associazione Luca Coscioni.
“Sono affetta da una malattia rara che non consente di portare avanti gravidanze”, ha dichiarato Evelina, che insieme al marito Michele ha fatto ricorso alla GPA in Ucraina, “Abbiamo portato avanti il percorso per l’adozione, ma è stato bloccato dalla burocrazia dato che ero in attesa di un trapianto, proprio mentre eravamo nel pieno dei consueti tre anni dal matrimonio necessari per accedere alle liste di attesa. Così abbiamo pensato alla GPA. Soprattutto dopo aver scoperto che in Ucraina la tecnica avviene dietro rigide misure di sicurezza. La gestante non deve essere in condizioni di bisogno economico, ma in salute e superare uno screening psicologico. La guerra è scoppiata proprio mentre Achille stava venendo alla luce, da quel momento siamo entrati in contatto diretto con la mamma surrogata che ci rassicurava sulle loro condizioni. Grazie all’Associazione Luca Coscioni e altri avvocati siamo riusciti a raggiungere Leopoli e finalmente abbracciarlo. La mamma surrogata è felice di aver coronato il nostro sogno, non si riconosce in parole come mercificazione e sfruttamento. Tanto che siamo amici, ci scambiamo sempre video, messaggi e quest’estate ci verrà a trovare con la sua famiglia. Lo rifarebbe. Per quanto riguarda il tema economico abbiamo riconosciuto un rimborso giusto, data la responsabilità assunta, i rischi e le spese che deve sostenere una donna in gravidanza”
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