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Presso le prestigiose sale del Palazzo della Cancelleria Apostolica Vaticana, per concessione dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, con il patrocinio del Municipio Roma I Centro, sabato 15 aprile alle ore 17:30 inaugura la mostra personale di pittura Morphosis. Antonella Quacchia nell’ambito della rassegna d’arte “Contemporary Icons” a cura di Giorgio Vulcano e Anna Isopo.

Morphosis
invita a riflettere su tutti i processi di formazione ed evoluzione dell’essere umano in relazione al contesto in cui vive, in particolare sulla costruzione e definizione dell’identità umana, attraverso stimoli provenienti dagli ambienti in cui abita: una dimensione in continuo mutamento, che si completa soprattutto attraverso l’acquisizione delle componenti culturali che lo circondano.

I dipinti in esposizione, realizzati con tecnica mista su tela, offrono al visitatore la possibilità di riflettere sul complesso cambiamento sociale e culturale dell’uomo contemporaneo. Per questo importante evento sono stati appositamente selezionati alcuni dipinti della serie “Our Planet” e “Floating forms”; i primi raccontano suggestivi paesaggi astratti, un omaggio alla bellezza del nostro pianeta che l’artista ha avuto modo di esplorare attraverso numerosi viaggi in diverse parti del mondo, i secondi, ispirati a ricordi personali, ritraggono figure antropomorfe, quasi a sottolineare il continuo mutamento dell’essere umano che si plasma attraverso il proprio bagaglio di esperienze.

Vivere un luogo e viaggiare accrescono il pensiero, modificano i significati che diamo alla nostra vita, danno sempre nuova linfa ed inedita forma al nostro incedere quotidiano.

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Osservando le opere di Antonella Quacchia afferma il curatore Giorgio Vulcano: «è come restare sospesi per un istante tra reale e immaginato, in luoghi atemporali nei quali si manifestano pensieri che consentono all’artista di percepire il principio creativo infrangendo lo specchio della mimesis, e al fruitore, con un abbraccio di trepidante sensorialità, di attraversare i suoi ricordi e il suo trascorso. Una proiezione del Sé che ci appartiene come lo spirito al corpo, raccontando di noi e del nostro mutevole “essere nel mondo”».

Antonella Quacchia nasce a Gorizia nel 1957, dai tre ai dodici anni vive a São Paulo in Brasile dove assorbe i colori, la musica, la natura esuberante e la vivacità di quella terra. Completa gli studi in Italia, a Ivrea e a Torino dove si laurea in informatica. Fin da bambina nutre una passione per l’arte che nel tempo la spinge a sperimentare tecniche e linguaggi differenti oltre a frequentare diverse scuole d’arte in Italia, Svizzera, Francia e Austria. Trascorre gran parte della sua vita a Ginevra dove lavora per il CERN – Centro Europeo per la Ricerca Nucleare – e sposa lo storico della scienza Gerhard Jean-Marie Krige dal quale ha due figli. Dopo aver vissuto per un anno a Firenze torna a Ginevra e lavora diversi anni per l’ONU all’interno dell’ILO – International Labour Organization – che si occupa di definire la normativa internazionale riguardante il mondo del lavoro e promuovere progetti di cooperazione tecnica mirati alla giustizia sociale e alla difesa dei diritti umani.
Espone le sue opere in spazi pubblici e privati in diverse capitali d’Europa tra cui Ginevra, Madrid, Vienna, Parigi, Londra e in importanti città italiane in particolare si ricordano Roma, Milano, Venezia e Genova. Diverse pubblicazioni accompagnano la sua attività artistica. Attualmente vive e lavora tra Vienna e Praga.
www.anton4art.com

FOTO

Antonella Quacchia, Marine Cave, 2021

 

 

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