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INTERNI FuoriSalone 2023

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INTERNI DESIGN RE-EVOLUTION

Università degli Studi di Milano – Ca’ Granda, via Festa del Perdono 7

Aula Magna Hall

 

 

 

Gianluigi COLIN, installazione “TIME AFTER TIME”

Produzione: Galleria De Ambrogi

Allestimento con la collaborazione di Studio Deambrogi

 

 

 

 

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA E PROFILO GALLERIA

/   ARTIST’S BIOGRAPHY AND GALLERY’S PROFILE

 

TIME AFTER TIME

Gianluigi Colin

 

dal 17 al 26 Aprile 2023, presso: INTERNI DESIGN RE-EVOLUTION

Università degli Studi di Milano Ca’ Granda, via Festa del Perdono 7

 

Galleria De Ambrogi è lieta di presentare la potente e simbolica installazione  ideata da Gianluigi Colin per l’evento di Interni per il FuoriSalone 2023, prodotta dalla Galleria e realizzata con la collaborazione di Studio Deambrogi.

L’Artista interpreta il tema “Re-Evolution”, con un intervento che affronta una questione centrale della società contemporanea: il sistema della comunicazione, la memoria collettiva e la sua dissoluzione.

Nel tempio laico del sapere, l’atrio dell’Aula Magna della Università Statale di Milano, una serie di drappi fluttuano nello spazio, quasi evocando gli addobbi a festa delle funzioni liturgiche nelle cattedrali: tele cariche di sedimentazioni di colori, striature ripetute, campiture dilatate, quasi fosse il trascinamento meditato di materia pittorica.

Ma questi teli carichi di pittura non sono altro che tessuti prelevati dalla pulizia delle rotative dei quotidiani e dei libri, e quindi carichi della memoria di infinite narrazioni, notizie, parole e immagini. In questi materiali, veri objets trouvés, Gianluigi Colin ha trovato la simbolica rimozione di inesauribili storie, metafora della dimenticanza che avvolge il nostro presente. È la traccia di un tempo dissolto, testimonianza di tante esistenze ormai cancellate. Drappi prelevati nel cuore del mondo editoriale che si manifestano come sudari laici del nostro tempo. Da qui il titolo “Time After Time”: un irrefrenabile continuum, dunque, una “ripetizione differente” che segna lo scorrere del nostro tempo in cui riconosciamo i rumori, la confusione, le menzogne, le retoriche e gli eccessi che animano l’era dell’informazione contemporanea: quella di carta e quella digitale. I drappi sospesi di Colin, memoria di “quel che resta del presente”, evocano le struggenti parole di Marguerite Yourcenar: “La vita ci sfugge. E anche noi stessi”.

 

TIME AFTER TIME

Gianluigi Colin

 

from 17 to 26 April 2023 at INTERNI DESIGN RE-EVOLUTION

Università degli Studi di Milano Ca’ Granda, via Festa del Perdono 7

 

Galleria De Ambrogi is glad to present the powerful and symbolic installation devised by Gianluigi Colin for the Interni event for FuoriSalone 2023, produced by Galleria De Ambrogi and realized with the collaboration of Studio Deambrogi.

The Artist addresses the theme “Re-Evolution” questioning a central issue of contemporary society: the quality of the information system, the collective memory and its dissolution.

In the secular temple of knowledge, the hall of the State University’s main auditorium, a series of drapes fluctuates in the space, almost evoking the festive decorations of liturgical functions in cathedrals: loaded with colour sediments, repeated streaks, dilated fields, almost as it were the thoughtfully dragging of pictorial matter.

But these fabrics loaded with painting are nothing but the result of the cleaning of newspapers rotary presses, loaded with the memory of endless removed stories, news, words and pictures. Within those materials, real objets trouvés, Gianluigi Colin found the symbolic removal of endless stories, metaphor of the forgetfulness that wraps our present. The trace of a dissolved time, witnessing of the erasure of many existences. Drapes picked up in the heart of the world of information, manifesting like secular shrouds of our time. Hence, the title “Time After Time”: an unstoppable continuum, a “different repetition” that marks the flow of our time in which we recognize the noises, the confusione, the lies, the rethorics, the exaggerations that animates the age of contemporary information: that of paper and the digital one. Colin’s fluctuating drapes, memory of “what is left of the present”, evoke Margerite Yourcenar’s touching words: “Life escapes us. And ourselves too”.

 

GIANLUIGI COLIN

Biografia e curriculum dell’Artista

 

Gianluigi Colin (Pordenone, 1956) conduce da molti anni una ricerca artistica sul dialogo tra immagini e parole. Il suo lavoro nasce come investigazione sul passato, sul senso della rappresentazione, sulla stratificazione dello sguardo. Si tratta di una poetica densa di richiami alla storia dell’Arte e alla cronaca, che tende a porre sul medesimo piano memoria e attualità, sfumando i confini tra le epoche. Una pratica civile ed etica, che restituisce all’esperienza artistica valenze militanti.

La sua opera è stata esposta in numerose mostre personali, italiane e internazionali, e in manifestazioni tenutesi in varie parti del mondo: nel 2007 alla 1a Bienal del Fin del Mundo “Pensar en el fin del mundo, qué otro mundo es posible”, Ushuaia, Terra del Fuoco, Argentina; nel 2009 a “Confines/Valencia09. Pasajes de las artes contemporaneas”, presso l’Instituto Valenciano de Arte Moderno (IVAM) e nel 2011 al Padiglione Italia della 54a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.

Ha scritto numerosi saggi e articoli sulla fotografia, il design, la comunicazione visiva. Attualmente scrive di Arte sul Corriere della Sera ed è Cover Editor de “la Lettura”, che ha contribuito a creare nel 2011.

Sue opere sono presenti in collezioni private, musei e istituzioni pubbliche italiani e stranieri.

Vive e lavora a Milano.

 

Principali mostre personali:

Imprimatur. La fabbrica del presente, Palazzo dell’Arengario di Milano, 1998;

La fabbrica del presente, Centro Cultural Recoleta, Buenos Aires, 2002;

Il tempo della memoria, Manege Central Exhibition Hall, San Pietroburgo, 2003;

Dèi, Museo MADRE, Napoli, 2011;

Mitografie, Museo IVAM, Valencia, 2011;

Mitografie, Studio Marconi ‘65, Milano, 2012;

Caos Apparente, Galleria d’ Arte Moderna e Contemporanea, Pordenone, 2014;

Colin: No News Good News, Museo MARCA, Catanzaro, 2016/17;

Sudari, Triennale di Milano, a cura di Bruno Corà e Aldo Colonetti, 2018;

Sudari, per Visionarea Art Space, Roma, 2019, curata da Luigi De Ambrogi.

Nel 2020, nell’ambito di “Parma Capitale della Cultura”, Costellazioni Familiari-Dialoghi sulla libertà, nel Palazzo del Governatore, a cura di Carlo Arturo Quintavalle;

Nel 2021, la mostra-evento Dove la vita non ha trovato parole, rimane solo il silenzio, Porta Palio, Verona, organizzata e curata da Luigi De Ambrogi;

Nel 2022, la mostra-installazione Quel che resta del presente all’interno della galleria Volumnia/Chiesa di S. Agostino, a Piacenza, a cura di Achille Bonito Oliva.

 

 

Artist’s Biography and Curriculum

 

Gianluigi Colin (Pordenone, 1956) from several years carries an artistic research on the dialogue between images and words. His work arises as an investigation on the past, on the sense of representation, on the stratification of the gaze. It is a poetic full of references to Art history and the daily news, which puts on the same level memory and current events, blurring the boundaries between periods. A civil and ethic practice, which restores militant values to the artistic experience.

His work has been displayed in many solo exhibitions, both Italian and International, as well as in events held in various parts of the world: in 2007 at the 1st Bienal del Fin del Mundo “Pensar en el fin del mundo, qué otro mundo es posible”, Ushuaia, Tierra del Fuego, Argentina; in 2009 at “Confines/Valencia09. Boundaries of Contemporary Arts”, at the Instituto Valenciano de Arte Moderno (IVAM) and in 2011 at the Italian Pavillion of the 54th Esposizione Internazionale d’Arte of the Venice Biennale.

He wrote several essays and articles on photography, design, communication.

He currently writes about Art on the Corriere della Sera and is Cover Editor of its cultural supplement “La lettura”, which he contributed to create in 2011.

His artworks are in private collections, both Italian and foreigners, museums and public institutions.

He lives and works in Milano.

 

Selected solo exhibitions:

Imprimatur. The factory of the present, Palazzo dell’Arengario di Milano, 1998;

The factory of the present, Centro Cultural Recoleta, Buenos Aires, 2002;

The time of memory, Manege Central Exhibition Hall, San Pietroburgo, 2003;

Gods, Museo MADRE, Napoli, 2011;

Mythographies, Museo IVAM, Valencia, 2011;

Mythographies, Studio Marconi ‘65, Milano, 2012;

Apparent Chaos, Galleria d’ Arte Moderna e Contemporanea, Pordenone, 2014;

Colin: No News Good News, Museo MARCA, Catanzaro, 2016/17;

Shrouds, Triennale di Milano, curated by Bruno Corà and Aldo Colonetti, 2018;

Shrouds, Visionarea Art Space, Roma, 2019, curated by Luigi De Ambrogi;

In 2020, within the event “Parma Capitale della Cultura”, Familiar Constellations-Dialogues on Freedom, in the Governor’s Palace, curated by Carlo Arturo Quintavalle;

In 2021, the exhibition-event Where Life didn’t find the Words, only Silence is left, Porta Palio, Verona, organized and curated by Galleria De Ambrogi;

In 2022, the exhibition-installation What is left of the Present, Volumnia gallery/Church of S. Agostino, Piacenza, curated by Achille Bonito Oliva.

 

GALLERIA DE AMBROGI

PROFILO

 

Luigi De Ambrogi è attivo come gallerista e mercante di Arte contemporanea dalla metà degli anni Settanta, quando ha esordito giovanissimo con mostre di alcuni esponenti dell’Arte Povera.

Il lavoro dell’omonima galleria, sita dapprima a Milano e, successivamente, a Venezia e Lugano, si è sempre incentrato sul riconoscimento e la valorizzazione di artisti emergenti, alcuni dei quali, poi divenuti famosi, hanno realizzato con lui la loro prima mostra personale.

La galleria storica ha partecipato per 10 anni consecutivi alla fiera “Art Basel” e ha lavorato, tra gli altri, con (in ordine alfabetico): Nanni Balestrini, Jean Pierre Bertrand, Achille Bonito Oliva, Herbert Brandtl, Pierpaolo Calzolari, Ernst Caramelle, Gianluigi Colin, Enzo Cucchi, David Mach, Marco Del Re, Giuseppe Gallo, Dario Ghibaudo, Ange Leccia, Aldo Mondino, Matt Mullican, Mimmo Paladino, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Gianni Piacentino, Sean Shanahan, Rudolf Stingel, Marco Tirelli, Wainer Vaccari, Jacques Vieille, Gilberto Zorio.

Nel 2001 De Ambrogi ha co-fondato la Galleria Pack, a Milano.

Dal 2017 al 2019 ha collaborato con “Visionarea Art Space” a Roma, dove ha organizzato e curato le mostre personali: Robert Stone, La vita è sogno; Dario Ghibaudo, Magno Subsidio; Magdalena Campos Pons, Non si sfugge al destino; Gianluigi Colin, Sudari; Nanni Balestrini, Vogliamo tutto; Pierpaolo Calzolari, Il sogno e il segno.

Nel 2017 ha curato la seconda edizione del progetto “Cortesie per gli ospiti”, Palazzo Collicola, Spoleto.

Attualmente la Galleria De Ambrogi si occupa dell’organizzazione di mostre ed eventi artistici, ideati e progettati di volta in volta per spazi e occasioni diverse, attuati in proprio o in collaborazione.

Nel 2022 ha organizzato e curato la mostra-evento di Gianluigi Colin Dove la vita non ha trovato parole, rimane solo il silenzio, allestita all’interno della Porta del Palio, Verona.

Ha recentemente curato la mostra di Dario Ghibaudo 41 formelle, per l’inaugurazione della Carlo Cinque Gallery, Milano.

 

gallery PROFILe

 

Luigi De Ambrogi has been a Contemporary Art dealer and Gallery owner since the mid of the Seventies, when he started at a very young age with exhibitions of some artists of the Arte Povera movement.

The work of the omonimous gallery, located in Milano and, successively, Venice an Lugano, has always been focussed on recognizing and growing emerging artists, some of them, having become famous afterwards, have held their first solo exhibition with him.

The historic Gallery participated for ten consecutive years to the “Art Basel” fair and has worked, amongst the others, with (in alphabetical order): Nanni Balestrini, Jean Pierre Bertrand, Achille Bonito Oliva, Herbert Brandtl, Pierpaolo Calzolari, Ernst Caramelle, Gianluigi Colin, Enzo Cucchi, David Mach, Marco Del Re, Giuseppe Gallo, Dario Ghibaudo, Ange Leccia, Aldo Mondino, Matt Mullican, Mimmo Paladino, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Gianni Piacentino, Sean Shanahan, Rudolf Stingel, Marco Tirelli, Wainer Vaccari, Jacques Vieille, Gilberto Zorio.

In 2001 De Ambrogi co-founded Galleria Pack, in Milano.

From 2017 to 2019 he collaborated with “Visionarea Art Space” in Rome, where he organized and curated the solo exhibitions: Robert Stone, Life is a Dream; Dario Ghibaudo, Magno Subsidio; Magdalena Campos Pons, Destiny cannot be escaped; Gianluigi Colin, Shrouds; Nanni Balestrini, We want everything; Pierpaolo Calzolari, The Dream and the Sign.

In 2017 he curated the second edition of the Project “Courtesies for Guests”, Collicola Palace, Spoleto.

Currently the De Ambrogi Gallery organizes and produces Art events and exhibitions, created and designed each time for different spaces and occasions, realized on its own or in collaboration.

In 2022 he organized and curated Gianluigi Colin’s solo exhibition-event Where Life didn’t find the Words, only Silence is left, inside the Palio Gate, Verona.

He recently curated Dario Ghibaudo’s solo exhibition 41 Tiles, for the opening of the Carlo Cinque Gallery, Milano.

Riferimenti web/social e contatti:

 

Gianluigi Colin

www.colin.it

#gianluigi_colin

Instagram: gianluigi_colin

 

Galleria De Ambrogi

www.galleriadeambrogi.it

info@galleriadeambrogi.it

 

studio deambrogi

www.studiodeambrogi.it

uff@studiodeambrogi.it

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

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